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fiume della vita

martedì 29 marzo 2016

RESILIENZA AL L 'ACCIAIO



Parevano palline di perle colorate. Eppure   se le guardava bene potevano sembrare anche fiori. Fiori strani che ondeggiavano mossi da qualche vento ignoto che li faceva vibrare se non fosse stato per quel puntino al centro dal colore dell'acciaio.   La retina fu trafitta come da un proiettile.   Distolse lo sguardo   e tutto diventò trasparente e mutante. Restò solo la puntina aguzza dal colore dell'acciaio.    Provò a fiutarlo a narici dilatate.   Vibrò della polvere dal colore del fiele.   Solo i capelli, liberi dai nodi, sventolavano come un saluto dato da lontano o come una promessa mantenuta portata nel becco da un uccello migratore.    E allora capì, perchè nonostante quella confusione   resisteva chiaro il libero volo dei capelli.   Un simbolo che non avrebbe mai perduto né perso di vista. Proprio come quella poesia che teneva nel cassetto e chiusa in una busta blu.  Mirka  (dai racconti Il Destino Nel Nome)


"Poesia a Lara"  (Dottor Zivago)

6 commenti:

  1. Un racconto sulla forza d'animo. Quella che sa guardare tutti i colori,soprattutto quello dei fiori,per quanto strani possano essere, mossi da qualche alito di vento percepito solo nel silenzio.Ma soffermandosi sull'acciaio con interesse e curiosità. Una curiosità quasi distaccata da ogni emozione per studiarlo meglio e unirlo agli altri di quel grande prato che è la vita di ognuno (?),per guardarlo in trasparenza sino a trovarne la luce bianca. Così che anche lui possa vibrare e ondeggiare come quei capelli nel loro ritmico e libero movimento. Una vista bellissima che non nuoce agli occhi ma predispone alla serenità come patto a trattenerla in cambio del ritorno di quel canto chiuso nel becco dell'uccello. Si.Un breve racconto importante. Forse un'affresco,forse una poesia. Un caro saluto. F.

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  2. Nel becco portava una promessa. Chi più dell'uccello può far sognare di libertà? Libertà da ogni peso e dolore,libertà che gioca in casa (sugli alberi e nel nascosto delle foglie o in volo nello spazio senza limiti o confini),nella sua essenza identitaria,la cui vocazione è unicamente quella del cantare per il gusto del piacere. Una poesia per chi li sente. Un grande abbraccio e un grazie per questo breve ma profondo racconto. Elsa

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  3. Grazie infinite F. Si. Forse una poesia lasciata come unico bagaglio o traccia in segno di vittoria

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  4. Libertà che gioca in casa. Si cara carissima Elsa. Il dono più bello e costoso avuto in regalo, la solenne Promessa di non tradirlo mai. Ti abbraccio sempre con la gioia dei vecchi Tempi. Mirka

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  5. Anche questo racconto è una poesia che fa dimenticare le amarezze della vita ma ricorda cos'è la forza conquistata dalle proprie ferite e vinte. Un bacio grande. Mary

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  6. Grazie Mary, fu il vivo della vita a ricordare il valore dell'esistere. Baci

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