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fiume della vita

mercoledì 22 gennaio 2020

Quel Guizzo Di Eternità trapassato Alla Fronte Di Un Bambino








Una grigliata d'infinito pareva camminare tra occhi e fianco  
nel solco rosso scavato dal cielo in sul telaio del tramonto. 

  Ordito separante    
filtrato di coscienza  che non conosce alibi
ritorni a un originale Paradiso
 senza mediazione di Miti
 o simulacri deificati a illusorie proiezioni
 iniettando menta sul plastificato degli ombrelli chiusi.

 Poi  tutto sparì.   

Solo agli occhi rimase il guizzo del passaggio 
a memoria di sentenza per ciò che siamo.  

Guizzo.  
Fuoco.  
Armata.  
Frecce. 
  Evanescenza.  
Dissolvenza.  
Lampo di memoria  
 Preghiera a ultima supplica.  

 Preghiera a Circolare intreccio. 
  Intrecciati separati  dal sospeso.
Liberi fluttuanti dì passaggi 
attraversanti dalla immutabile Eternità 
riflessa in ogni cosa e a specchio di un'idea.

 Prometeo alfiere scattato da quel solco di fuoco  
 incisore di ogni battito mortale e a termine serenità
 in limpido risuonare di antica voce
trovati in spaziale di ogni alba giovane. 

Accordo di ascensione sul trovato del coraggio che si slancia  
scontrandosi con la luce senza inganni di lampioni.

 Principio di verità tante volte ferita dal l'oltraggio farisaico
 a cui fa capo misericordia nel l'implacabile giustizia.

Innocenza ritrovata come da primo ordine in placato Caos
 perpetuato solo per fragilità di Terra in feritoie d'armi 
dove l'eroe ebbe a sogno soffi di braciere
 del bilingue dio in tutte le create fessure compiacenti.


Mirka




Sinfonia Dei Salmi. I. Stravinskij





Nota:  Abbozzata a occhi chiusi con matita alle 2 di questa notte, e ripassata qua e là in ripresa di mattino

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