Sei Vita mentre voli via, Amico. Uccello carico solo delle tue Ali Bianche. Ma...non dovevi farmi questo servizio da parete!
Questa volta m'hai colto di sorpresa e non ero preparata. Non è da me, consapevole di "sentirmi" gli avvenimenti come un cavallo che fiuta l'arrivo del nemico. Eppure è stato così. Con un puf talmente lieve che non fosse di disturbo neppure per la tua Compagna di vita che ti stava accanto. Era la morte che desiderava, ma per chi resta, il VUOTO prima che si creasse il mondo. Si pensa sempre che il BENE debba essere un diritto a continuare e quando viene a mancare NON VUOI crederci..Lo neghi come realtà, lo rifiuti e invece sai che devi accettare anche questo tipo d'improvviso mancamento che sbanda non poco. Perché tu, con la tua coerenza, col tuo altissimo valore morale, ben inciso nella tua coscienza di intellettuale, laico, razionale, umano, che ha sempre messo al centro l'uomo coi suoi bisogni reali, la sua dignità, scalzata quando questi "bisogni" non sono riconosciuti come altrettanti valori di risorse a cui attingere per il bene della collettività, in quel l'ingranaggio complesso che lo sostiene e che, senza il quale, l'idea, il pensiero, l'azione, l'uomo, l'evoluzione di se stessi e della società sono irreparabilmente frenate, bloccate, se non perse per sempre.
Quanti anni spartiti, spinti dalla stessa passione civile che non ci faceva adeguare a nessun tentativo di omologazione, di comodo, di ibernazione intellettiva, di immobilismo storico asociale, che stagna e inquina invece che percorrerne l'avanzata del cambiamento. Quello che nasce dall'impeto che dissacra per far uscire le verità bellamente occultate, renderle un vivaio per poter esprimere i fatti del nostro tempo, senza per questo sentirsi profeti,ma semplici operai che eseguono un'ordinazione sociale, nella lucida e integerrima coscienza che non tergiversa per qualche ampia e sciolta idea a definire il dramma originale che della passione ne fece arma e rigore di morale . Tu come scienziato (ingegnere dirigente in RAI), io come esecutrice di musica affiancata alla lotta, ma col pallino di migliorare il mondo sbugiardandolo da ogni menzogna, dagli umboni menti abili quanto involutivo e reazionari, contro la finzione di un buonismo solo apparente, travestito da trasformismo psicologico, dalle ciniche furberie di Palazzo. Ricordi Amico, le lotte (ahimè inutili e beffate) dentro e fuori dalle sedi RAI e finite sotto il Cavallo di Troia?... Com'era bello credere che, le febbri che ci tenevano alzate la notte, quasi allegramente, fossero sufficienti per organizzare un movimento forte e invincibile, dopo aver attentamente selezionato i probabili crumiri (Scilipoti ) e farne un bel fuoco di ribaltone pieno di quell'energia che ci esplodeva dentro, d'idee e sentimenti suscitatori di umani problemi, attraverso la mediazione critica delle acquisizioni più vitali di un nuovo mondo, rivoluzionario solo per la ricostruzione di valori caduti a terra e calpestati?... Alla fine però, fummo "noi" a dover lasciare il campo, ben decisi però che la lotta avrebbe dovuto proseguire. Sempre e altrove. Sulle piazze,tra la gente,sui blog. L'ultimo (il tuo) l'hai scritto due giorni fa su Pickline e su quello di Blog Taormina. CAPITALISMO FABBRICA DI povertà erano le tue tematiche. Anche lì volli darti un segno riconoscibile che c'ero. C'ero sempre. Al tuo fianco anche se distanti per chilometri. Ma...fu anche l'ultimo. L'ultimo comunque, per ricordarsi il cammino Impegnato e fatto insieme, e due poesie. La tua "L'altra metà del cielo (A tutte le donne del mondo) quella di Catullo "Presso la tomba del fratello".
Ti abbraccio con l'affetto di sempre. Quello che finisce con noi per trasformarsi ad altra Energia costituente.
Vittoria la tua splendida e dolce compagna di una vita, può intuire quanta profondità ci sia dentro tutto ciò che ho scritto per te. Umile ma doveroso tributo che faccio al tuo valore, all'amicizia con l'A maiuscola, alle Ceneri di OGGI perché si espandano ovunque come luce immortale. Come lo fu per altri grandi che ti precedettero, e che continueranno ad esserci malgrado le tante brutture che genera il male. Profonda stima,considerazione, e affetto tenevi per mia madre. Ora l'hai raggiunta per continuarne l'ascolto e i calorosi dibattiti in festa come da sempre.
Sit tibi terra levis.
Ciao. Il nostro è stato un bel viaggio, con lo sguardo che guardava il mondo in tutti i suoi repentini mutamenti, sempre pronti a tradire le faticose verità conquistate, la Speranza che, onestà e intelligenza avessero sempre la meglio. So che continuerà ad esserci affinché le tue orme restino un'impronta preziosa per ogni cammino di chi crede nel valore di quella Carta Dei Diritti per la quale ai lottato con tutta l'anima, e l'Illuminismo intellettivo che ti contraddistinguevano da subito come biglietto da visita, che ha "solo quello" come presentazione. Per chi non ricorda o ha perso la strada, per ritrovarla e lasciare a sua volta quello che conta.
Mirka
L'altra metà del cielo...A tutte le donne del mondo
A quelle che lottano con coraggio e con lucida perseveranza
A quelle che donano la vita e il coraggio di vivere e di lottare
A quelle che offrono saggezza,gioia,amore,dignità e speranza
A quelle che soffrono,immaginando un mondo da conquistare
A quelle che non hanno paura della solitudine e della prepotenza
A quelle che sopportano il peso della casa e del lavoro maschilista
A quelle che sognano e creano con fantasia e competenza
che combattono le ingiustizie, i soprusi, la barbaria imperialista...
A tutte costoro dobbiamo ammirazione, gratitudine, amore...
Con loro e grazie a loro conquisteremo un mondo migliore.
ENRICO GIARDINO
"Venuto fra tante distese di genti e di acque,
ti reco,o fratello, l'offerta di un rito dolente
per rendere l'omaggio supremo dovuto alla morte
e dire vane parole al suo cenere muto,
poiché la fortuna mi tolse la tua umana presenza,
sventurato fratello a me ingiustamente rapito.
Ma questo,che è antico costume dei padri,
con l'ultimo triste saluto rivolto alla tomba,
accoglilo asperso di molto pianto fraterno,
e ancora,o fratello,salute in eterno ed addio."
(Catullo)
"Ave Verum" ( K.618 W.A.Mozart)
"Il Silenzio" (Nini Rosso)
Ho conosciuto Enrico e tutto resta nell'emozione-sorpresa che tu hai descritto. Vi abbraccio.Elsa Fonda
RispondiEliminaHo saputo dalla radio. La sorpresa mi ha traumatizzata come una perdita di famiglia e preziosa per tutti. La sua onestà intellettuale,la sua costanza a fare luce dove il buio era intenzionale,la sua umanità,continueranno a camminare da soli. Ne sono certa. Un grande abbraccio.Monica Berni .
RispondiEliminaCara Mirka, non ho mai incontrato Enrico Giardino,ma ho imparato a conoscerlo in quello che scriveva. Nel suo forum,nel suo blog pickline,nei suoi libri. Per me era una fonte importantissima d'informazione,per la sua precisione,l'attenzione rigorosa verso tutte le realtà umane e sociali,intellettualmente lucido e trasparente. Partivo dalla lettura con le idee più chiare ma soprattutto restavo toccato per la passione umana e civilissima che animava sempre i suoi scritti. Anche se diversissimi,mi viene d'associarlo a Guy Gilbert. Un prete straordinario,vissuto a lungo in Algeria e poi nelle periferie di Parigi dove le realtà sono dure e desolanti,lui infaticabile in quello che sentiva come scopo essere guida e aiuto ai giovani sbandati,allorchè alla domanda a quale religione appartenesse,rispose senza nessuna esitazione "la mia religione è l'Amore". Quel prete è ancora vivo,fortunatamente, Enrico ci mancherà. Grazie con tutto il cuore per questa bellissima testimonianza. Ti abbraccio.con affetto.Sergio
RispondiEliminaHo conosciuto Enrico qualche tempo fa. Ho immediatamente capito di trovarmi davanti una persona dall'intelligenza aperta,l'onestà dell'uomo,il valore. Questa perdita improvvisa mi ha lasciato senza parole,profondamente commosso. Ci si doveva incontrare presto.Così si era progettato. Gianni
RispondiEliminaNon lo conoscevo ma mi addolora la perdita di una persona come questa. Condoglianze vivissime e un'abbraccio affettuo a te. G.M
RispondiEliminaGrazie AMICI per questa vostra partecipazione che,se anche NON conforta (almeno per adesso) lo ritengo un omaggio di riconoscenza verso una persona che lo ha totalmente meritato.
RispondiEliminaMirka
Quando muore una persona di valore, si spegne una stella nel cielo.
RispondiEliminaSI Guido è così.
RispondiEliminaMirka
E' emozionante questa tua ricordanza. Mi chiedo solo per quali vie sara raccolto il valore di una persona che con tale generosità l'ha donato. Un saluto ad Enrico e a te un'abbraccio. Fabrizio D'Avossa
RispondiEliminaLe vie dei giusti FABRIZIO troveranno sempre una strada maestra a cui tramandare l'universalità del loro esempio.Enrico sino alla fine ne fu convinto.Io continuo a seguire le utopiche orme Un'abbraccio anche a te.Mirka
RispondiEliminaL'esempio o qualche traccia di questa grande persona circolerà sicuramente in qualche modo.Come?....Ma che importa. Provo dispiacere per la perdita di questa grande persona anche solo per averla conosciuta qui. Un abbraccio affettuoso a te. F.
RispondiEliminaGrazie Mirka, solo da te potevano venire queste parole! Nonostante l'emozione forte (vedo che le hai scritte il 3 ottobre) ma con la sensibilità che ti contraddistingue, hai detto tutto di Lui, tracciando anche una via per chi volesse approfondire ( attraverso i suoi tanti scritti, video, articoli, interviste) e portare avanti le sue battaglie, oggi più necessarie che mai. Molti, che lo hanno conosciuto e che hanno condiviso molto con lui, ci chiedono come fare per portare avanti le sue iniziative e le sue lotte, che restano tutte e che come diceva spesso "prima o poi bisognerà farci i conti". Pensare e lavorare per questo sarà un impegno e una promessa. Ti abbraccio con tanto affetto Vittoria
RispondiEliminaHASTA LA VICTORIA SIEMPRE immensamente cara Vittoria che abbraccio anch'io con tanto affetto mentre saluto Enrico con il "nostro" ...IN MARCIA VERSO IL SOLE.Sempre. Malgradotutto e ciononostante.
EliminaMirka
Condivido pienamente tutto quello che hai detto per l'amico comune Enrico Giardino. Lui non incantava la gente con le giuggiole ma con la sua intelligenza. Mancherà! R.Oberziner
RispondiEliminaHo conosciuto Enrico a casa tua.Sul bellissimo terrazzo di casa tua da cui si poteva vivere anche i sogni più arditi,le utopie. Ho continuato a pensare a quell'incontro.Oggi mi dispiace profondamente per averlo solo pensato. Ornella
RispondiEliminaLa sua onestà intellettuale ci tormenterà.Bell'omaggio Mirka. Grazie anche da parte mia.Cesare M
RispondiEliminaNon ho avuto l'orgoglio di frequentare Enrico. L'ho conosciuto in rai nel tempo delle lotte interne per smantellare le orchestre e i cori. Una persona limpida e coraggiosa da non dimenticare mai. Complimenti per il ricordo che hai lasciato di lui. A.Fuiano
RispondiEliminaEnrico era conosciuto da tutti e stimato anche dai più convinti nemici. La sua bella mente, l'audacia d'andare contro gli avversari con limpidezza e a volte nel duro scontro di confronto, sarà un ricordo che non morirà tanto facilmente. Aldo L.
RispondiEliminaHo bene in mente l'entusiasmo convinto che ti facevano brillare gli occhi quando parlavi di questa persona. Ora lo capisco ancora meglio. Mary R.
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