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fiume della vita

domenica 29 settembre 2013

LA MONETINA E LA PERCEZIONE DEL TEMPO




Cosa cercava la giovane donna nella grande vasca di pietra?        La percezione di non poter fermare il Tempo       Un geroglifico scritto su una monetina  che un pesce rosso avrebbe inghiottito e che lei sperimentò con gli occhi aperti, ingannandoli solo per la miopia dovuta a un fatto di natura o  forse per aver letto troppo. Nella penombra  lasciata da un raggio trasversale o da un fioco lumicino situato nel punto più alto del soffitto.  Ancora porta meraviglia respirarne la bellezza  mentre spietata svanisce nel mentre si respirano primavere tenuta a linfa per l'inverno.

Mirka


"Parigi, o cara"     (Traviata -Atto terzo -G-Verdi)










10 commenti:

  1. Intuizione precisa di realtà,che avrà portato a vivere intensamente con qualche inevitabile increspatura d'improvvisa forte malinconia. Sempre grande il "nostro" Giuseppe Verdi. Un'abbraccio.Grazia

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    1. Si può vivere intensamente GRAZIA senza che la malinconia preceda la gioia d'intuirne la sacralità insita in ogni cosa e che così spesso s'infrange o cinicamente s'imbratta? Io questo l'ho sempre percepito. Abbraccio caldamente ricambiato,Mirka

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  2. Probabilmente quella giovane donna, amava pensare e la sua percezione ne era un mezzo e strumento per sperimentare insistendo e insistendo fino a capire perchè lo faceva. Da qui la sua malinconia perchè aveva anche intuito che del suo...ne avrebbe fatto uso un'altro dopo di lei,come aveva fatto qualcun'altro prima di lei attraverso trasformazioni sconosciute. In concreto.....vivere intensamente sin quando si può ,magari non smettendo di sognare come la bella Violetta. Elsa

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    1. ...la bella Violetta che visse si senza mai caricarsi di nessuna illusione. Solo una volta lo fece. Ed era sogno. Ma il Tempo (sèietato) aveva già deciso altro per lei Bacio,Mirka

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  3. Tutto si consuma, come la monetina valida oggi,inutile domani perchè un'altro simbolo ha preso il suo posto. Noi perchè finiamo senza illusione d'eternità. A meno che non resti qualcosa di buono necessario per tutti. (Verdi). M.Berni

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    1. Tutti lasciamo qualcosa che altri ne faranno uso e impiego MONICA ,ai grandi l'essere pitre portanti dell'Edificio Universo. Ciao,Mirka

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  4. Lo spirito avverte l'esigenza d'indagare oltre la Storia umana. La cerca in se stessa. Sa che la Natura gli ha assegnato un posto necessario affinchè lui si senta parte di quell'insieme. Amandola,rispettandola,senza arrogarsi nessun diritto a possederla,ritenendola un valore eterno da tramandare non curandosi dell'angoscia del tempo. La malinconia che può aver provato quella giovane? Forse per la grossa responsabilità dei doni. Sergio

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    1. Forse SERGIO è veramente come hai detto tu. Grazie e...bando a ogni malinconia. Chi ha dato ha dato chi ha ricevuto sarà affare suo evolverlo a opere di bene.Mirka

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  5. Un misterioso sottile senso di coscienza percettiva,salta fuori da questo post..Come sono sempre gli addii quando ancora sono vivi e oscura ne è la ragione che li fa smuovere. A.

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    1. Freud saprebbe sicuramente piegarne la motivazione A.. Noi "condannati" a perseguirne "ostinatamente2 l'esperienza e poi più nulla. Eppure qualcosa restererà. Così almeno ce l'auguriamo.Il significato svelato d'una parola ,una protezione misteriosa per il bene fatto e dato senza aspettarsi se non la coscienza che era giusto agire al di là di ogni ricompensa,. Laf elicità per averci sempre provato dimenticando il suo risvolto ingrato. L'essere portatore di presenza quando ne era necessario consapevole di valorizzare la vita rendendole il dovuto omaggio della nostra piccola conoscenza per evitare gli erroriaccumulati da noi stessi,
      Mirka

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