fiume

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fiume della vita

mercoledì 30 ottobre 2013

QUANDO LA POESIA. QUANDO LA VOCE DEL POETA






 Ho pensato a quanto fossero belle nella loro malinconia le foglie in autunno quando gialle stanno ancora sull'albero.      Mi sono chinata per coglierne una appena caduta.     Non aveva più carne addosso ma dentro le vivevano una memoria di soli.

Ho guardato l'erba del mio prato cresciuta di colpo e con le foglie lunghe e affilate come denti di leone.   Ho pensato a quel contadino che sta nella valle.  Lui saprebbe cosa farne, goderne con la fatica l'odore.

Mi sono fermata davanti a un albero di melograno.    Ne ho sentito il dolce e l'aspro in ogni papilla della lingua, il palato grondava linfa..      Il Mistero della Vita.

Una mosca ha tagliato l'aria insieme all'ultima farfalla.    Una luce tiepida la spruzzò per un momento.  Prese i colori d'uno scarabeo.    Non infastidì. Sparì anche lei nella bellezza e forse nei ricordi di una risata a quattro.

Ho ascoltato distrattamente alcuni politici alla radio.  Mi sono ancora più confusa senza capirci nulla che i sofismi quando sono inventati prostituiscono il pensiero più che chiarire.   Ho provato l'avversione  di sempre per tutti i ruffianismi quando cercano di umiliare le Intelligenze della gente, il loro gran daffare per convincerli che tutto cambierà coscienti che la farsa è presente e nel prossimo futuro.    L'egoismo il loro tornaconto nella veste che ricorda il Re Nudo..

Ho avuto uno scatto l'Aspide e ho spento.

Sono andata al mercato a comprare dei fiori  per Onorare i Morti.    In una piccola città i cimiteri sembrano il prolungamento del proprio  giardino.. Bello perché si ha l'impressione di aprire l'uscio di casa in ogni momento e trovarli davanti come se fossero tornati da una lunga camminata o dal peso della spesa.     L'umore mi è tornato buono.

Ho parlato con gentilezza alla gente che ho incontrato e la gentilezza mi è rimbalzata come una palla di lana colorata.

Sono tornata a casa e ho creduto giusto viziarmi con l'amata poesia di Neruda.  Mi sono detta "Se morissi ora avrei negli occhi la Bellezza".

Poi ho addentato un panino col culatello e ho capito che ero sana anche se ipnotizzata dalla magia di quella poesia,delle cose viste nel giorno.

Gli occhi  di cangiante azzurro  e pieni di meraviglia della mia nipotina anche se solo immaginati,  i fondali del mare.    la cresta dei cavalloni di quel l'uva subacquea quando  a schiuma si ferma sulla sabbia, l'acquerello d'una foglia caduta fatto da mia madre, io che continuo a vederla col suo grembiule blu con tanti piccoli fiori colorati.   La prima ferita di muschio su una pietra bagnata.     Un altro Natale dietro l'angolo.

Mirka


"Si tu me olvidas" (Pablo Neruda)









16 commenti:

  1. La poesia. La bellezza che si trova nelle piccole cose.Una ricerca continua e inesauribile per l'anima,anche per materialisti (?) come Neruda. Un mezzo per godere e sopportare i dolori,le sofferenze le ingiustizie,per entrare nel reale e trovarne le verità nascoste,smascherare i "ruffianesimi",col fiuto del profeta. Sempre rivoluzionario, il poeta,maestro non di diplomazie ma di furori quando lo sporco si nasconde in doppi - petti col cambio appresso. Elsa Fonda

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    1. Verissimo ELSA,il poeta,l'artista,è al di sopra di tutto,coscienza inesauribile di lucido Fuoco Furore che scava nei "sepolcri imbiancati" senza nessun timore di critica o di "leggine" ad hoc a salvacondotto di una vita fatta solo per uscire dal coro. Noi a pensarci senza più timidezza.
      Bacio,Mirka

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  2. Un bel viaggio. Con tante immagini,la meraviglia della poesia di Neruda che,se rivela inquietudini e contrasti,sa esaltarli in tutto ciò che la sua sensibilità visionaria ha carpito. Astratto o concreto che sia. Bellissimo. Con affetto ti abbraccio.M.Berni

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    1. Grazie MONICA,nel "mio" viaggio voglio solo portare testimonianza e onore a chi è stato degno sostenitore di Vita,Bellezza,Impegno Civile,Umanità che canta mentre gli piange il cuore.Con affetto,tua Mirka

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  3. Sembra di vederla quella piccola città dove i morti sono attesi festosamente sull'uscio della casa. E chi più di Neruda,invita a dar vita ai sentimenti,a guardare dentro le cose,tirandone fuori valore,forza, preziosità. Buone feste Mirka e un caro caro abbraccio.Enrico S.

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    1. L'amatissimo Poeta dei miei giorni inquieti e irrequieti per voler sfidare la parte misera del mondo sbattendovi la fronte per confermata illusione di un sogno sospeso che morirà con me mentre percorro l-e-n-t-a-m-e- n-t-e un suo verso.
      Di cuore Buone Feste anche a lei carissimo Enrico a cui ricambio anche l'abbraccio. Mirka

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  4. Quanti colori regalati per interrogarci su la vita che li contiene tutti non escluso il nero! Bello! Un abbraccio.Grazia

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    1. La vita generosa e matrigna,calda come un bacio smocclolato di bimbo,dura come un camminare nudi fra i rovi. Abbraccio a te,Mirka

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  5. Mirka mi hai incontrato in molti luoghi, smetti adesso di pensare talvolta dove possa essere finito quel blogger. Sono FINITO qui.

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  6. ENIGMI. Ecco la parola che mi hai suscitato ENZO. Enigma il mare. Enigma l'uomo, (spesso) certi bloggers,ma soprattutto l'Immaginazione di uno scrittore.

    SALUTE a te Blogger Enzo. Ti cercherò nel mare,allora. Ma premetto che NON so nuotare. Sono Donna con radici di Terra io con qualche ramo, che osa il Cielo con l'imprudenza di sfidarne le ire.

    Ciao,Mirka

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  7. Frequentare Pablo Neruda ti ha fatto bene e ti fa bene.
    Hai scritto un post bellissimo, poetico, nonostante quello scatto ribelle,
    più che giustificato.
    Un abbraccio.
    Cristiana

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    1. Grazie CRISTIANA. Neruda è stato il mio mito da quando ancora non conoscevo il Cile nelle sue aspre lotte. La sua carnalità un pò mistica mi appartiene come la ribellione a ogni forma d'inciviltà,di scortesia,di maleducazione,di cattiveria,d'ingiustizia.

      Ti ricambio l'abbraccio col cuore.

      Mirka

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  8. Alleanze di segno contrario che aiutano a ritrovare una volontà salvifica negli occhi innocenti di una bimba,il quadro della mamma,la garanzia di cicli cosmici turbati solo da un caos transitorio. Il muschio come prova d'ogni ritorno con un pò di vecchio e molte mutazioni. Molto intenso e vibrante. Baci.Maria R.

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    1. ...e tutto a velocità della luce,cara MARY che abbraccio aumentando di frequenza trasformandomi in fotone,solo per te . Mirka

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  9. Nelle piccole città di provincia,la civiltà di identifica con le visite ai cimiteri proprio come fossero case accoglienti o pour coltiver son jardin.. E tu cara l'hai descritto bene quel raccogliersi in preghiera o in festa Affettuosamente ti abbraccio..Av R.S.

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    1. E con tanta bella civiltà AVVOCATONE caro,io mi raccolgo e prego.Mirka

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