fiume

fiume
fiume della vita

domenica 13 luglio 2014

VENGHINO VENGHINO SIGNORI






Un vestito inutile lasciato cadere      la pesante borsa della spesa  inutile per ogni caloria in più consapevoli ma scioccamente indifferenti      le inutili parole puntualmente  ritrovate sull'onda  dell'ultima telefonata non respinta ma della quale ci siamo  trovati compiaciuti       l'indugio su la vanità di sterili complimenti per una luce blu esaltata da un buon ombretto di marca straniera         la sofferenza imbellettata dall'ombra di un  rosso       la corsa verso la gioia bloccata per il  rivestimento di un ruolo lontano dall'essere vero per sentita e corrispondente appartenenza      l'unico fiato che con piacere  avrei volentieri donato alla vita dentro e fuori dalla scena e da ogni palcoscenico calcato ogni giorno. 

Ho spalancato la finestra.     Alveari di luci artificiali. Silenzi sospesi. Solo un cane  raccontava la sua verità fatta forse di prigione accudita.       L'oleandro impassibile a raccogliere  la sua conoscenza, il sole un poco velato di malinconia, la doccia per togliersi  ogni cosa inutile,la bellezza  di un cielo  impolverato di azzurro violetto di  quel tempo rappresentativo di un vero nel suo eterno mutare trapuntato da qualche cognitiva stella della terra.    Venghino venghino signori lo spettacolo continua a giocare dentro di noi mentre ardentemente speriamo non sia così,in virtù di quegli sforzi che sono riusciti ad arrivare  al sangue rinnovandolo senza l'obbligo di una qualche sentenza che scagionandolo scagioni ma con la realtà di una verità interiore  formata sul filo di una "parola compiuta" non stordita
 dal taglio di una  luce troppo assordante. Nella sua varietà, nella sua inconsistente storiografia,in ogni suo dramma umano, nel suo essere guizzo libero e  felice che per incostanza si consegna a un modello altro da se che lentamente lo fagocita e snatura,paradigma di chi educa non educando, come l'Oggi dilatato nel chiuso di una politica che si finge essere machiavellicamente chiara senza agire su  nessun risveglio di coscienza e gode con tutti i vestiti addosso.    Venghino  venghino signori     ma soprattutto che la misericordia  di chi presiede il Gioco dal Principio sino alla Fine non manchi mai,ci liberi da ogni male responsabile di ogni altro male. A partire dalle mie stesse azioni. Ciao mondo mio. (?)  


Mirka


"Libera me" (Dal Requiem di G.Verdi)










4 commenti:

  1. Bello,complesso,profondo.Si ha l'impressione che tutto sia riconducibile all'illusione tranne quello che sente l'uomo dentro se stesso. grazia

    RispondiElimina
  2. Forse le vere motivazioni,al di là della scena o del palcoscenico del mondo,o da ricercarsi solo dentro di noi e in un "qualcosa" che prevarica persino la stessa introspezione. Siamo sempre vicine,a quanto pare. Baci.Susi

    RispondiElimina
  3. Proprio così GRAZIA vera solo nella soggettiva realtà umana. Mirka

    RispondiElimina
  4. ?..o il lampo SUSI raccolto nella vibrazione di qualche eco portato dal vento. Mirka

    RispondiElimina