fiume

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fiume della vita

giovedì 17 settembre 2015

CONSERVO ANCORA QUELLE MICRO CASSETTE

Mi sono svegliata con My Way in gola. Tutto era come quel mezzogiorno quando la lucina rossa della segreteria telefonica ha cominciato a lampeggiare.  Ho sempre pensato che, con chi si ha un'intesa alchemica, fossero delle onde magnetiche a propagare energia, a inviare messaggi da decifrare, a scegliere una musica precisa scartandone altre, a formare le  stesse parole anche senza averne coscienza. Così tra noi, dopo quel l'addio voluto più che sentito, avevano preso il via degli strani segnali che riuscivo a interpretare senza timore di equivocare il senso, godendo e agganciandosi a loro come fosse il mio interno, mentre l'immaginazione si cullava di ricordi che credevo persi per sempre e ai quali davo ogni volta forme di esclamazione. Ah! Oh! Uh!. Li stava tutta la realtà di essenze brucianti per superiore intelligenza e che si impossessavano d'ogni neurone portandolo fuori da ogni relatività. In fondo noi eravamo degli geocentrici, quindi Aurora continuava a deglutire sapori immaginati tra un ricordo e l'altro, tra un'esclamazione e l'altra variata solo dalla vocale. E pur fra un lampo e l'altro di quei ricordi ne percepiva l'interezza e l'unità. Proprio come un fine al quale entrambi avevano dato un contributo formativo. Nitido il ricordo di quella pioggia fine di uno di quei crepuscoli lenti e chiari di giugno che paiono continuare sino alla metà della notte. Non si erano baciati, ma le loro mani si erano congiunte in una morsa mandando in circolo una valanga di ormoni. E la potenza dell'amore era materia viva, palpitante nei polsi, nel l'ebbrezza di fondali dove zampettano farfalle cristalline. Anche quel giorno era di giugno. Non c'era la pioggia ma un sole già forte da invocare lo scuro degli occhiali. Ma perché le batte così forte il cuore?... Salta due gradini per arrivare alla porta, una caviglia le fa male ma caccia con fastidio il dolore che avanza. Non trova la chiave. Si innervosisce. Rovescia a terra tutto il contenuto della grossa borsa. Fumano gli occhi e tremano le mani ma la chiave è li. Lucida e bella. La raccoglie, le dà un bacio virtuale e apre la porta. Con uno strattone la spalanca e corre nel corridoio. La lucina rossa le parla nel solito linguaggio familiare. Si tranquillizza e ritorna indietro a riprendersi le cose lasciate a terra. I gesti pensano ad altro e più tardi pagherà il disordine con del tempo prezioso che le recherà altro nervosismo. Lo sa bene ma non se ne cura. Il silenzio della casa è quasi palpabile,se non fosse per i canarini che come sempre si azzuffano. Indugia in cucina. Comincia a sgranocchiare un biscotto restato sul tavolo dalla colazione, fa il verso ai canarini, cerca d'imitare l'usignolo. Apre il frigo. Prende la bottiglia di Francia Corta versandosene due dita. Con lentezza studiata si dirige alla segreteria telefonica. Ma perchè continua a batterle così forte il cuore? Tituba un poco mentre fissa la lucina rossa,  poi decisa spinge il dito sul bottoncino rosso. La voce inconfondibile di Frank Sinatra riempie tutti i muri della casa ma soprattutto la canzone MY WAY. Raggela mentre come una Mummia va verso la sua camera da letto. Si depone sul letto. Chiude automaticamente gli occhi. Fuoriesce un rigido cristallo facendo strada ad altri.  Duro come la  prima pietra  consapevole del dolore senza conforto di nessuna spiaggia. (Estrapolato dai Racconti Il Destino Nel Nome )

 Mirka




 MY Way













6 commenti:

  1. Destino o karma quello di Aurora? Averlo capito nel tempo giusto lei avrebbe spezzato quel cordone del Fato e cambiare per sempre il corso dellla sua Storia. Un abbraccio forte. Ornella

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  2. Perchè
    Restare qui
    Se la platea
    E' già deserta
    Perchè
    Che cerco più
    Del successo?
    Perchè in fondo io
    Non ho lottato
    Che per questo
    Ed io
    Lo scelta già
    La mia vita
    Vorrei
    Stasera Si
    Vederti Li
    In Quella fila
    E tu
    Soltanto Tu
    Vedresti che
    Sono cambiato
    Che in me
    Non c'è già più
    L'entusiasmo di una volta
    Ma io
    Lo scelta io
    La mia vita!

    Tornare indietro
    Non si può più
    Tornare indietro
    Scegliere Te
    No non si può
    E lo Vorrei
    Adesso Si,come
    Lo vorrei
    Perchè era in Te
    Soltanto in Te
    La mia vita.

    Lucio

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  3. Non sperare mai di vincere il Fato senza che la bontà del Cielo l'abbia deciso.
    Ricambio Ornella il forte abbraccio

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  4. Conosco molto bene Lucio quella perfetta traduzione di My Way. Grazie comunque per avermela riproposta

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  5. Quando viene a mancare una magia resta nell'aria la vibrazione di quella musica lasciata a tardivo conforto e per ricordarci il nostro mutevole cammino. Paolo P.

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  6. Già! E nel risentire quella musica "precisa" rivedi come se fosse ora l'ostinata beffa del Destino (?). Ciao è sempre un grande piacere sentirti. Mirka

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