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fiume della vita

sabato 19 novembre 2016

ERA D'INVERNO E PAREVA DI MAGGIO

 Una carrozzina      un piccolo bimbo     un  volto in adorazione come una Madonna col suo Dio     la percezione del l' Inesistenza del tempo     i battiti del  polso vibranti come stelle d'un rosario antico     una vulnerabile dolcezza che incendiava le viscere evaporante incensi    un ebbrezza generatrice di  tenerezza  infinita      una Ninna Ninna  che prendeva  sempre il via      l'eternità smarrita dentro lo stupore  per una radice  forte e tranquilla che presto avrebbe  ramificato       l'uccello Lira  in gola per l'opera creata      un torrente di lacrime sul peso di una camicetta che sapeva di latte e polvere di riso      la più nobile linfa che si trasmetteva da fiato a fiato     il gesto d'amore restato sospeso per non far male alla fronte degli angeli.      Era d'inverno e pareva di maggio.  E il caldo largo d'un ala vegliava e vegliava   con gli occhi di braccia.   Mirka


 " Ninna Nanna  (Brahms)

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