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venerdì 18 novembre 2011

UNA LEZIONE DI PIANOFORTE FATTA DA UN'ALLIEVA ALLA "SUA" MAESTRA


UNA LEZIONE DI PIANOFORTE FATTA DA UN'ALLIEVA ALLA "SUA" MAESTRA

 

 
E' un fiore che si può aprire in molti modi...Schiudi i petali delle (tue) storie a uno a uno e vedrai qualcosa di grande (H.Storm)



 "Primo Dolore" (Op.68 n.16 -R.Schumann)
http://www.youtube.com/watch?v=0csSVcf82Lg&feature=related


La bimba col vestito giallo a fiori rossi ha appena finito la sua lezione di pianoforte.  La sua maestra è contenta, le fa una carezza sulle belle mani e le dice "Brava!".Suona il campanello della porta. La maestra guarda la bimba con un sorriso che le riempie tutta la faccia. Sa che il campanello le annuncia che la  mamma è arrivata a riprendersi la bimba. Ma la bimba non si muove dal banchetto. Il campanello con insistenza  fa capire che si può anche essere preoccupati e forse anche un poco irritati. La maestra allarga ancor di più il sorriso per provare a ingraziarsi la bimba e, come una spaccatura di cratere che erutta allegre scintille, come una deficiente continua a dire alla bimba è arrivata la mamma la mamma è arrivata. La bimba si volta verso la maestra e molto educatamente ma con altrettanto molta fermezza le dice:"Per favore, dica alla mia mamma che ritorni fra un ora. Io debbo finire la mia lezione".La maestra cerca di convincerla che la lezione è terminata e che non va bene fare aspettare la mamma. E lei di rimando:"La lezione sarà pure finita ma non per me!"  Per un attimo lo stupore riempie tutta la stanza,poi un abbraccio forte lo suggella mentre il silenzio l'accompagna dalla sua mamma nitidamente stagliata sulla vetrata della porta. La maestra si scusa con la madre, la saluta (pensosa), poi si chiude la porta alle spalle.  Quella bimba avrà un futuro da pianista, dice fra se,.  la maestra,ma senza ombra di dubbio,come donna saprà farsi rispettare. E' l'ora di cena ma non ho fame. Ritorno al pianoforte e continuo io a suonare quello che alla bimba le è stato impedito di fare. Rifletto con tristezza a come oggi sia così scarsa la fermezza "convinta" nel mondo dei "grandi" mentre una visione di Speranza mi fa scorrere le dita con virtuosistica agilità sulla tastiera del pianoforte. Ora posso anche andare a cenare. La zuppa di porri coi crostini c'è, il coniglio alla cacciatora pure  e anche dell'ottimo Morellino di Scansano. Forse riuscirò anche a dormire. fiorendo per quel perso o lasciato, consapevole d'avere altro guadagnato. Auguri mia "grande" Bambina dal giallo e rosso vestitino!


Mirka. 



Traumerei-- Schumann



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