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fiume della vita

sabato 19 gennaio 2013

UNA FOTO ALL'AMICA GIULIANNA-G. BELLI E QUALCHE BLASFEMIA.

Preti e frati di carità son privi,cantano sopra i morti per imbrogliare i vivi. (Nonno Gigion l'anarchico)

...ma prego assai il Signor (Mimì-Boheme)





LI FRATI D'UN PAESE

Senti sto fatto.Un giorno de st'istate
Lavoravo ar convento de Gegenzano,
E ssentivo de sopra ch'er guardiano
Tirava ggiù bbiastime a ccarrettate;

 Perchè,essenno le ggente aridunate
Pe ccantà la novena a ssan Cazziano,
Cerca cqua,cchiama llà,cquer zagristano
Drento a le scelle non trovava un frate.

Era viscino a nnotte,e un pispillorio
Già sse sentiva in de la cchiesa piena,
Quanno senti che ffa ppadre Grigorio.

Curze a intoccà la tevola de scena.
E appena che ffu empito er refettorio
Disse: "Alò,ffrati porchi,a la novena!"

(Gioachino Belli-Sonetti)




Giulianna cara,anzi carissima,so che mi leggi e questo mi conforta,un pò.Siamo così lontane! Eppure...Sarà perchè oggi è una giornata strana e il recente si affaccia come fosse qui.Il bene che ci vogliamo,ad es.i grazie che ti devo,sai che è difficile dimenticare,per me.Le diversità che, anzichè dividerci c'han sempre fatto la pelle rossa,io più ancora che te.Ricordi?...Gli anni intercorsi  con noi e tra noi coi loro pesi  e con risate schiette.Le fermate ai tram,quelli persi e tu ad inseguirmi come se un filo ti guidasse e ti portasse proprio nel punto che ognun diceva piangi e dispera"..Eppure...Quel tuo paziente aspettarmi al capolinea del Gianicolo e io felice per averti vista.     Le infinite chiese alle quali, tu,"pia" ,mi trascinavi, a forza, affinchè io trovassi quello che ancora non ho,la devozione ai tanti santi ed arcangeli,ai sermoni ed annessi. Io ti seguivo più per bontà d'amicizia che per sentimento provato e convinto.   Eppure...Ricordi quel giorno come mi spronasti,supplicasti a venire in quella dei Coronari e lungo il gran Corso?...Riluttante te la diedi vinta anche se in borsa fibrillava il cell per scattare fotografie nel caso che la mia proverbiale insofferenza ai "lunghi" mi face scalpitare gli umori.Che il fotografare  bellezze d'ogni forma sacra o profana fu sempre conforto e salvezza..  Sai quanto poco incline io sia ad sorbirmi gli affissi di parole.Mi san sempre così ridicole proprio perchè assenti d'autentica semplicità,quella che viene dal cuore e che solo lì deve arrivare.   Son poche le volte che mi sono lasciata prendere e persino toccare come da brivido.  Però.lo confesso con sincerità.Qualche voltà capitò e non mi vergogno a darne testimonianza.      Così anche quel giorno, nulla riuscì a catturare veramente la mia attenzione.  Mi  distrassi a guardarmi intorno e d'attorno.I visi,alcuni di cera,altri chini come per abbaglio o fissi e sparuti per atavica superstizione che il diavolo potesse saltar fuori persino da un mantello chiuso in sacrario invece che da se stessi,se gli occhi gli avessero lasciati anche solo per un'attimo fuori dall'ottica dell'officiante..    Io non capivo troppo quel chino e quel fisso. Forse dipenderà dal fatto che non m'ha "toccato" il Dio.. Chissà!    Allora ho cominciato a scattar fotografie,per ricordarle bene,poi e, all'occasione giusta anche ricordarle per ri.   Molte sono andate perse,ma una sola l'ho salvata.Quella del buon Pio immortalato mentre aiuta il Cristo a portare la "sua" Croce.   Una cosa "precisa",  mi colpì. La sofferenza vera del Cristo,del Pio la barba ben curata.

Comunque sia, desidero e voglio ringraziarti per tutte le piccole immense gentilezze che ancora doni a me,anche da lontano.Io le ricambio con queste foto.Ti faranno piacere, Ne sono certa,considerata la tua devozione a  quel santo. .Nell'ultima c'è persino il rosario che tu m'hai donato,prima di partire. ..Testimonianza anche questa di reciproco dono d'amore,per me,la  preghiera che dico col cuore,prima d'addormentarmi,perchè ogni nostra sofferenza la custodisca Lui e la porti  sempre con se,magari in Paradiso.    Peccatori,ahimè,lo siamo in pieno e tutti.Riconoscerlo è l'umiltà sincera di cui Lui ne terrà conto,sicuramente.Almeno così io voglio credere sia.
Ti voglio bene,Mirka 


"Pietà Signore" ( Aria da Chiesa- A. Stradella)



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4 commenti:

  1. Conoscendoti ti ho ritrovata in pieno.Ma che bellissima forma per dire ti voglio bene,affermando la propria diversità.Elsa

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    1. Si ELSA questo è l'unico modo ch'io conosca e,che,mi corrisponda in pieno.Mirka

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  2. Sono d"accordo con il commento fatto da Elsa ,un modo originale e nello stesso tempo cosparso di umiltà e purezza nell"esternare i propri sentimenti e ringraziamenti per il piacere e l"amicizia ricevuta,per come la vedo io dovremmo sempre,dire alle persone più spesso quanto vogliamo loro del bene,perchè la vita e imprevedibile e se possiamo manifestarlo,ora il nostro affetto non vuol dire che lo possiamo fare per sempre perciò brava mirka baci caty

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    1. E' così "sorellona" cara,la vita è imprevedibile e prima del tardi meglio dire a gran voce o sussurrato dentro al cuore "Ti voglio bene".Bacio,Mirka

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