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fiume della vita

martedì 29 luglio 2014

MONOLOGO DI UN'ANIMA ALLA SUA OMBRA GEMELLA





Hai frugato la mia anima come un  kapò a cui gli è stata consegnata la vittima per averne cura.... l'hai trovata piena del suo cielo,un fiore giallo per coperta e per gioielli i sassi rossi e neri e grigi raccolti da ogni strada. Sanguinavano i piedi e tu ne hai ben  visto le ferite  così mi hai allungato l'unguento con gli occhi abbassati.  Ma non era tenerezza quella che intravide e che confusi col vero che lenisce ma solo la Scienza che guarisce prendendo anche i sassi in consegna. E questa fu una terribile realtà che solo "durante" compresi portandosi con le multiple lacerazioni l'inganno per avere immaginato altro da quello che tu volevi fosse.

Hai guardato i miei occhi estendendoli su un tavolo come fa un chirurgo sadico o un collezionista di farfalle. Prima uno poi l'altro. Ti sei allontanato un poco perché non ti pareva vero che in entrambi gli occhi ci spendesse lo smeraldo più bello anche se incrostato dalla polvere e dal fango. Ti sei riavvicinato ancora per guardarli meglio  e in te c'era stupore incrostato da un po di sale. Ma non era tenerezza quella che ti fece raccogliere quegli occhi incrostati di polvere e fango. Era l'arte acquisita nei tempi che conosce il valore dell'innocenza nel grezzo e ne ha cura per la cassaforte col suo codice e la chiave per aprirla o buttarla a mare senza accorgersi che insieme allo splendore originale mescolato ci era il pianto bianco di placenta che più non proteggeva. Quando si è antiquari si è insieme spettatori sai e abili e capaci di mettere distanza dai propri sentimenti e salvaguardarla dagli eccessi della sofferenza, quella che impedisce ogni naufragio, vero, per risorgere in piedi  poi e raccontare del materiale raccolto illudendo se stessi d'essere scampati al pericolo dell'abbandono, quello che solo la fiducia piena da o permette,oppure di una realtà che svela l'impotenza di amare veramente qualcuno.





E l'anima così scoperchiata e frugata divenne vittima di tutti i tuoi capricci. Un Pensiero che,per osmosi  poteva diventare zampillo inarrestabile di Vita da raccontare nella galleria di donne ideali o semplicemente immaginate. Farfalla di sogno a tuo piacere nascosta o fatta volare per poi tarparle le Ali.  Per sempre. No. Non c'è tenerezza a tenere in pugno una vita anche se marcia solitaria  e inciampa per rubare l'unica ricchezza che possiedono i suoi occhi diventati ciechi al mondo ma mai alla Bellezza che solo Dio può decidere di togliermi per sua autentica bontà o meglio tenerezza.  E forse chissà che non mi ascolti davvero. Così dialogò l'anima stanca all'ombra viva della sua gemella cattiva pregandola della tregua Dio permettendolo.




Mirka


"Lascia ch'io pianga" (dal Rinaldo di  G .F. Haendel)











8 commenti:

  1. Pelle d'oca per tutto.. La tenerezza è quel sentimento che protegge e da forza. In mancanza di questo c'è il piombo che piano piano avvelena e uccide. T.V.B.ornella

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  2. A volte l'anima si ribella a qualcosa che le fa male affinchè il suo grido laconduca sul sentiero della preghiera. La preghiera è luce che illumina e guida. Non dimenticarlo mai dolcissima amica ritrovata fra mille strade... E.Santi

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  3. Oh si ORNELLA,la tenerezza è sentimento di bene e bene porta. Altro...è inganno per meglio assoggettare e nulla più. Mirka

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  4. ?..e fra mille strade ritrovata E. e forse neppure a caso perchè so che ora sarai con me nel canto di preghiera. Mirka

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  5. Cattiva davvero la tua gemella.. La diamo in pasto al pescecane? Bella quella foto. Mi ricorda una serata da sballo.Abbraccione. Giulio

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  6. Forse GIULIO non si era monozigote ma "per pietà" lasciami piangere ricordando "ombra mai fu" così si farà a meno del pescecane e sarà riappacificazione strozzata. Bacio,Mirka

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  7. Molto complesso e di difficile interpretazione ma profondamente bello. Gianluca

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  8. Grazie GIANLUCA. Ti apprezzo come sempre. Mirka

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