fiume

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fiume della vita

sabato 11 febbraio 2012

PIU' D'OGNI ALTRA COSA UNA MANO CHE A UN'ALTRA S'ALLUNGA CON "NATURALE" ALLEGRIA COME DI NEVE GLI "SPALATORI" (NON OBBLIGATI) AD ESSERLO)



Siete ciò che siete a causa di ciò che lavora in testa ed è per questo che non avete pace. .Ma quando è  il cuore a spingere è allora la vita che muove la vanga..


Il silenzio parla nella neve che scende. Solo la vanga degli "spalatori" spezza quel  silenzio spandendo "fraternamente" meraviglia alla meraviglia. Tutto è così irreale nello sfondo di alberi incappucciati di bianco come fiori mai visti, da sentirsi storia millenaria anche te che li guardi e dentro a ognuno ti senti e ci premi la bocca. Osservo gli spalatori, curvi sotto il peso della fatica, eppure il loro volto è consapevole e sereno, mentre la bocca s'apre all'altro per dire la parola "necessaria" per incoraggiare o promuovere la battuta che svegli l'allegria. L'istinto vorrebbe portar loro qualcosa di caldo. A me servirebbe per farmi sentire unita a loro rinvigorendo la mia anima nel guizzo di gioia improvvisa che ne seguirebbe, per loro, forse rappresenterebbe solo l'inopportunità di un gesto gentile si, da ricambiare,ma senza sentirne la convinzione. Così mi fermo e mi lascio invece, frantumare gli occhi dal luccicare del bianco. C'è del bene unioni in quelle schiene piegate, tanto da diffonderlo intorno dando rigoglio di fierezza alla natura e alla "specie"  umana. Qua e là una parola che spazza via la stanchezza, un tiramisù" un poco rabbioso del naso, una frase concisa in franco efficace dialetto. Tot a post. Sol al cul le zlè, ma al s'ascaldrà sta not. ( Il volto della città non si vede, qui, dove attualmente io vivo,è lontano e lo si deve immaginare Visibili ci sono solo le  tracce di fiato lasciate nell'aria che per qualche secondo prende forma dell'esistente umano e, mi dice che sono in una comunità che si sta adoperando per il bene di tutti..Un uccello fischietta seguito da un altro. Mi distraggono. Ne annuso i suoni cercando fra gli intrighi, di indovinarne il suono, l'altezza, gli intervalli. Ecco questo è l'intervallo minore, questo il maggiore, questo il là. Mi è sfuggita la cosa ad alta voce promuovendone una bella risata nata dal basso. Come per magia prende anima una conversazione che è tutta un sole, mentre i piedi cominciano a battere  l'uno con l'altro come le teste dei bambini quando si azzuffano trasferendo ai corpi un'energia positiva che toglie ogni ombra di fatica. Le guance rubizze come da gran vino,il naso sbuffante che scava rigagnoli nebulosi, una finestra che s' apre spalancata da una voce che urla un nome. E' allegra quella voce,pare anche lei un'esaltazione alla vita. L'esempio è contagioso, la parola ben detta pure,l'allegria  un lampo da ricordare perché in qualche modo ha cambiato anche qualcosa di noi, lo schietto altruismo, una benedizione che con umiltà  fa ringraziare senza nessun debito se non la speranza di poterlo ricambiare, almeno come "volontà" di non dimenticarne il valore o a lasciarsi contaminare da egoistici interessi. Ora è il gelo che crea disagi, ma presto il primo fiore spunterà. Limpido e senza parola si farà sentire e, forse, anche noi cercheremo il Dio anche lì. Nel principio più profondo della natura, nel  suo "richiamo" di anelito ad essere apprezzata, in una lingua e parola che risana come un albero di vita che cresce,nelle parole d'amore  che si dà a una persona cara quando è ancora in vita preferendolo al panegirico di un funerale o alla lacrima che striscia su una lapide senza far rumore ma con l'imbarazzo grisaglia rimpianto di chi sa che è arrivato in ritardo a un'importante appuntamento e non ha scampo per rifarsi anche illudendosi di poterlo fare. Un alito di vento freddo mi porta per la frazione di un secondo dove una tomba si è da poco chiusa per sempre.  I "lontani" continueranno a vivere come se niente sia avvenuto, guarderanno il sole che spunta e la "sveglia" che imperterrita continua a ossessionare le orecchie, prenderanno un caffè  senza neppure gustarlo in casa o al bar prima d'entrare in ufficio,accuseranno alle incombenze del quotidiano, faranno l'amore, ma in cuor loro sapranno che ora dovranno "veramente" ricordarla  non più da viva ma da morta. Forse solo lievemente addolorati come per puntura d'insetto e nulla più. La nostra vita è determinata dalle scelte e non dal caso, anche se, spesso, inconsapevolmente scegliamo. Nella parola "giusta" da dire e accuratamente scelta, nell'azione che, volente o no cambierà il corso delle cose e,quindi anche della nostra vita.
Tutti abbiamo bisogno di dire grazie come di riceverlo. Così. Semplicemente e,con naturalezza sorridere mentre lo si dice o lo si riceve. Non si ha bisogno di tante parole, ma di una sola, si, uscita dal cuore, con allegria donata da noi a un altro essere, imperfetti sempre sino all'ultima verità che tutto perfettamente livella. Pensiamoci e, forse...chissà.


Mirka



"Disney Fantasia " (The Pastoral Symphony -Beethoven)


  

28 commenti:

  1. Sei un'osservatrice colma di umanità.
    Delizioso il filmato.
    Cristiana con un grande abbraccio

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    1. Il Destino Nel Nome e la "scelta" consapevole poi,CRISTIANA a cui ricambio con allegria l'abbraccio.Mirka

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  2. Sei sempre dentro alla "vita" anche se...relegata a s.Elena.F.B.

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    1. F.B.
      Anche Salgari non si spostò mai dalla sua stanzetta ma vide il mondo e continua a farcelo vedere.
      Ciao,Mirka

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  3. La nostra gente è quella che tu magistralmente hai descritto con tanto verismo e umanità.Significativo e "allegro" il video che hai postato.Brava! Sergio

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    1. Si,SERGIO,la "nostra" gente con tutti i suoi "grandi" pregi e un pò di difetti.Grazie per l'apprezzamento,Mirka

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  4. un grazie agli spalatori che ti hanno suggerito col loro lavoro di braccia e di schiena questo bel post
    un grazie al fischiettio degli uccellini che hanno liberato la tua bella risata tra un intervallo minore e uno maggiore
    un grazie a te che fai parte della nostra vita
    un grazie alla vita

    http://www.youtube.com/watch?v=7pZKNd8hRPw&feature=related

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    1. La spontaneità "rara" che tu hai, limpida e sincera è pari alla sostanza di questo post,perciò sono io che ringrazio te, FALCONIERDELBOSCO.
      Mirka

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  5. "Il bene più lo si difonde più cresce" e rende allegro il volto,come la parola che arriva diritta al cuore perchè la si sente sincera.La parola "gentile" che costruisce e non distrugge,come il "grazie" che è un dovere dire quando una persona ci regala un post così bello Grazie..Enrico Spaggiari

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    1. Si,ENRICO,la parola gentile può cambiarti in meglio anche la vita e,mai il grazie uscito dal cuore fu "dovere" più leggero.Grazie,Mirka

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  6. Influenzati e scollegati dal mondo,cara ghepardina.Ma il pensiero tuo era fra noi.Leggerti e ascoltare la bellissima musica che posti aiuta e mi fa trovare l'illusione di un tempo ritrovato.Tanti baci.Carlotta (gazzella se non lo ricordassi)

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    1. Anch'io col "tiramisù" del naso e...le immagini più silenziose e dolci.Baci esquimesi a colei che è gazzella di boschi senza lupi.Mirka

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  7. Quando si aiuta si è allegri,ma quando si comunica perchè è il cuore che ha cercato la parola e spontanea la dona,è vittoria su tutto.Ti voglio bene.Maria.

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    1. E mai vittoria fu pienamente goduta,cara MARIA alla quale rimbalzo il mio bene e ne auguro tanto altro.Mirka

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  8. E' un onore comunicare con una creatura preziosa e grande come te.Cantare è essere .....generosa amica .Mary

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  9. Non mi recare imbarazzo,MARY, che molti limiti ho anche se il cuore comprende.Mirka

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  10. E' bello il quadro da te rappresentato: in esso si percepisce quasi fisicamente la fatica degli spalatori, l'indifferenza dei "lontani"; la morsa crudele del gelo peraltro non eterno e, suo malgrado, vinto da un fiore. Questa tua prosa dà l'impressione di intercettare il ritmo vitale; un ritmo fatto di bellezza e meschineria, in egual misura. Brava veramente!

    Andrea

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    1. Solo un poeta di finissima sensibilità e di levatura civile come te,poteva cogliere e "rilevare" il divario fra la realtà che si fa forza di grandezza nel mentre l'"indifferenza "altra" la frantuma.Grazie,Mirka

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  11. Sono pure certo che,gli spalatori irradiavano felicità senza neppure rendersi conto d'averla stampata in faccia.Ma del perchè lo fossere,loro lo sapevano per il fatto che stavano "valorizzando" se stessi come tu l'hai fatto con questo post straordinario,"vittorioso" su ogni indifferenza di cuori troppo aridi per conoscere la felicità quando si dona con un "grazie",una parola "giusta" che abbia peso e leggerezza,un aiuto quando è necessario,senza avere il bisogno d'essere spinti a donarlo.Mario

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    1. Verissimo MARIO,quello che hai detto che,fare del bene è valorizzare anche se stessi,premio una felicità "inconsapevolmente" portata addosso.Mirka

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  12. Il mondo sta allargandosi in durezza più che in allegria,carissima Mirka che,anche senza volerlo, ci continui a dare lezioni di semplicità e di profonde spunti su cui riflettere.Un abbraccio.A.

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    1. A.io sono una persona semplice anche se il mio "cercare", spesso è molto complesso e complicato.Scusa il ritardo e un affettuoso saluto.Mirka

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  13. Un post ricco di valori e di fede che induce a coltivare il bene,non come utopia,ma come una dinamica necessaria per un processo evolutivo per migliorare noi e il mondo.Brava.Ti abbraccio.L.S.

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    1. Il bene non è mai utopia ma conquista consapevole di un noi dibattuto fra gli intrugli del concime-martirio,cara L.S. alla quale RIcambio con allegria l'abbraccio.Mirka

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  14. Quando si fa per il bene comune,si dimentica ogni vecchia routine, e si è uno per tutti tutti per uno.Ma che post importante,compreso il finale! Grazia

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  15. Qualcuno in più rispetto ad altre regioni del nostro Paese.si trova ancora nella padania, pronti ad aiutare con naturalezza e senza aspettarsi un grazie.Auguriamoci che questo non si perda.Bellissimo post,Mirka,bellissimo.Ti abbraccio.G.M.

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    1. "Auguriamoci che questo non si perda" e,che guizzi come da consapevole DNA.Ti ringrazio G.M.dare testimonianza del valore altrui attraverso la parola di sè è altrattanto piacerecon a mano il dovere. Abbraccio di (festa) ricambiato,Mirka

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