C'era una volta un Re seduto (sul sofà) ma ci stava?
che girava a tondo tenendo a bada i suoi mille cani gatti le selvatiche bestie
.E viveva. Si fa per dire,
coi suoi mille cani gatti le selvatiche bestie i suoi giocattoli vari e svariati tutti stipati sul bel trenino blu di latta da sorbetteria bu bu
Il trenino (elettrico e di latta) correva sempre e sempre a sbuffo,
con le ruote arrugginite
che LUI, il Re
teneva CURA di far lubrificare a tutte le stazioni.
Aveva un orologio, il Re seduto sul sofà ma ci stava?
con mille cani gatti e bestie selvatiche,
un orologio magico che fermava il Tempo.
A piacer SUO .
Già.
Perché Lui era il Re.
Lo faceva correre
quando voleva,
lo fermava
quando la melodia del toc toc lo infastidiva.
Ma si sentiva triste quando non sentiva più il toc toc.
Triste come può essere un Re con la barba bianca
che sa di giocare
anche se fatica sbuffa suda e poi s'inceppa.
Anche Lui si può rompere
come tutti i congegni fatti dagli uomini.
E Lui era un uomo anche se era Re.
che girava a tondo tenendo a bada i suoi mille cani gatti le selvatiche bestie
.E viveva. Si fa per dire,
coi suoi mille cani gatti le selvatiche bestie i suoi giocattoli vari e svariati tutti stipati sul bel trenino blu di latta da sorbetteria bu bu
Il trenino (elettrico e di latta) correva sempre e sempre a sbuffo,
con le ruote arrugginite
che LUI, il Re
teneva CURA di far lubrificare a tutte le stazioni.
Aveva un orologio, il Re seduto sul sofà ma ci stava?
con mille cani gatti e bestie selvatiche,
un orologio magico che fermava il Tempo.
A piacer SUO .
Già.
Perché Lui era il Re.
Lo faceva correre
quando voleva,
lo fermava
quando la melodia del toc toc lo infastidiva.
Ma si sentiva triste quando non sentiva più il toc toc.
Triste come può essere un Re con la barba bianca
che sa di giocare
anche se fatica sbuffa suda e poi s'inceppa.
Anche Lui si può rompere
come tutti i congegni fatti dagli uomini.
E Lui era un uomo anche se era Re.
E sospirava il Re come fanno tutti gli uomini
e come si fa quando si squarta un pollo.
Povero Re
che così tanto il gioco gli piaceva
da farsi venire i luccichii
mentre la testa di pensieri si riempiva.
Si sa, che i cani, i gatti, le selvatiche bestie e poi anche gli Orologi
litigano sempre,
quando infregolati non son a far comizi e
nulla è del Re la volontà
unita al buono sentimento (intenzionale)
di far giocare lui e insieme tutto il mondo.
Ma si sa "anche" che la democrazia a un Re
crea solo problemi,
starnazzi e sguazzi tondi
a giro girotondo di repubblica borghese.
Anzi,
Lui pensava,
grattandosi la barba lunga e bianca
"Ohibò! sta a vedere che mi faranno presto un rogo
in piazza del Gesù,
come all'epoca della Inquisizione.
Un crepitar di legna secca
un fil di fumo
e senza che il buon Dio intervenga a pioggia.
Perché così va il mondo.
Un poco di divertimento per spaccare la noia,
un' ubriacatura magari col vino "mio"
per dimenticare alla svelta il pizzico di cuore,
poi tutti quanti,
svelti,
alla chetichella
e senza nessuna ombra di asma
da palpiti e languori
via a correre per arraffare li quattrini mii
magari dando un bel calcione
ai cari e stupidi giochini.
Oh! povera la mia zucca"
si disse il "grande" Re
spulciando il pelo alle palle la pelle
Qui va proprio tutto alla malora!
Manco la Gatta Pia mi fila più
che se ne ITA con "uno" della strada
facendo le spallucce alla zuppa di sovranità gallina!"
Ma intanto una vocina gli diceva
"Allocco Re che hai creduto al peccato di Democrazia.
Prova a farti giustizia ora che sei a terra
a scontare i guai che hai combinato.
Statti coi servi or che al servaggio sei destinato
e lasciati smozzicar
dal tuo nuovo carezzevole padrone.
E spera.
Spera che almen la "LEGA" si ricordi di TE a funerale spento!".
Questo è l'auguro che col cuore cucinato e cotto ti faccio io
con la sincerità che continua ad essere coscienza
di quel che il grillo-popolo ti sussurrò
e che tu non ascoltasti.
A te che volevi la pace e non la guerra
nel mentre a letto ti portavi la regina carrierista e speculina.
Questa è la povera ricca e lunga filastrocca
della Storia d'un Pipino re dei nostri tempi
che credeva alle giuggiole d'una scimmia democratica
più intelligente del suo re
che potesse proteggere anche l'onore
che a Lui mancò per puro caso d'infortunio.
Furba sicuramente fu la scimmiesca specie
col sorcio in bocca,
ma solo per avere capito a tempo,
l'opportuno tiraggio e blocco
per le falle e i peccati d'un Sovrano
che per bontà di gioco
voleva fermare il toc toc del l'orologio..
Mirka
"Tempi moderni" (film-C.Chaplin)
e come si fa quando si squarta un pollo.
Povero Re
che così tanto il gioco gli piaceva
da farsi venire i luccichii
mentre la testa di pensieri si riempiva.
Si sa, che i cani, i gatti, le selvatiche bestie e poi anche gli Orologi
litigano sempre,
quando infregolati non son a far comizi e
nulla è del Re la volontà
unita al buono sentimento (intenzionale)
di far giocare lui e insieme tutto il mondo.
Ma si sa "anche" che la democrazia a un Re
crea solo problemi,
starnazzi e sguazzi tondi
a giro girotondo di repubblica borghese.
Anzi,
Lui pensava,
grattandosi la barba lunga e bianca
"Ohibò! sta a vedere che mi faranno presto un rogo
in piazza del Gesù,
come all'epoca della Inquisizione.
Un crepitar di legna secca
un fil di fumo
e senza che il buon Dio intervenga a pioggia.
Perché così va il mondo.
Un poco di divertimento per spaccare la noia,
un' ubriacatura magari col vino "mio"
per dimenticare alla svelta il pizzico di cuore,
poi tutti quanti,
svelti,
alla chetichella
e senza nessuna ombra di asma
da palpiti e languori
via a correre per arraffare li quattrini mii
magari dando un bel calcione
ai cari e stupidi giochini.
Oh! povera la mia zucca"
si disse il "grande" Re
spulciando il pelo alle palle la pelle
Qui va proprio tutto alla malora!
Manco la Gatta Pia mi fila più
che se ne ITA con "uno" della strada
facendo le spallucce alla zuppa di sovranità gallina!"
Ma intanto una vocina gli diceva
"Allocco Re che hai creduto al peccato di Democrazia.
Prova a farti giustizia ora che sei a terra
a scontare i guai che hai combinato.
Statti coi servi or che al servaggio sei destinato
e lasciati smozzicar
dal tuo nuovo carezzevole padrone.
E spera.
Spera che almen la "LEGA" si ricordi di TE a funerale spento!".
Questo è l'auguro che col cuore cucinato e cotto ti faccio io
con la sincerità che continua ad essere coscienza
di quel che il grillo-popolo ti sussurrò
e che tu non ascoltasti.
A te che volevi la pace e non la guerra
nel mentre a letto ti portavi la regina carrierista e speculina.
Questa è la povera ricca e lunga filastrocca
della Storia d'un Pipino re dei nostri tempi
che credeva alle giuggiole d'una scimmia democratica
più intelligente del suo re
che potesse proteggere anche l'onore
che a Lui mancò per puro caso d'infortunio.
Furba sicuramente fu la scimmiesca specie
col sorcio in bocca,
ma solo per avere capito a tempo,
l'opportuno tiraggio e blocco
per le falle e i peccati d'un Sovrano
che per bontà di gioco
voleva fermare il toc toc del l'orologio..
Mirka
"Tempi moderni" (film-C.Chaplin)
Un Re repubblicano?...Forse nell'intenzione,ma impensabile nella scelta "reale".Tutto può cadere nella tragedia o nella commedia come dice la splendida filastrocca.Un carissimo abbraccio.Enrico
RispondiEliminaAmica cara,è difficile avvicinarsi al pensiero che ti ha ispirato questa interessante filastrocca.Ci sono tante verità sfumate e riconoscibili che portano a riflettere seriamente anche se scritte in forma di gioco (libero) e insaporito dalla tua famosa ironia che ti salva e che ci salva.Con tanto affetto.Lilli
RispondiEliminaBella filastrocca anche se surreale.Emblematica anche la foto.Magnifici i films.Io però mi soffermerei al discorso sull'umanità.Eccellenti comunque queste mescolanze del nostro tempo con l'universale a intenzione di continuità anche se molto nebulosa.Come sempre grazie.Enrico S.
RispondiEliminaGrazie infinite a tutti voi.
RispondiEliminaMi scuso vivamente per l'assenza motivata da svariati problemi che mi tolgono la concentrazione e il piacere di rapportarmi con voi.
Prometto di rifarmi appena possibile.
Con affetto vi abbraccio,Mirka
Filastrocca strana come la fotografia. I "re" non assurgeranno mai a un'idea repubblicana o democratica,neppure nei loro primi sogni d'infanzia. Loro amano il trono un trono,con seguito appresso e che lo incoroni monarca assoluto,come si può fare per un giocattolo che piace ma si sa che si rompe,un'idolo d'argilla che si briciola al tempo d'ogni terremoto e,di cui qualcuno ne erediterà l'onere della riesumazione per cartacei di uguale piacere e probabilmente anche di tornaconto.Dal momento che ogni lavoro si paga.Poco, ma si paga.Salvatore
RispondiEliminaE' vero SALVATORE,ma alla pena bisogna aggiungere la compassione.Forse nella loro buia notte anche i Re piangono.Grazie,Mirka
RispondiElimina