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fiume della vita

domenica 7 ottobre 2012

IMPROVVISO- OVVERO BACIAVO UNA DONNA ED ERO FELICE










 



La "mente superiore" è si, androgina, ma in un alchimia un poco particolare dove i caratteri femminili sopravanzano, e di molto quelli maschilista..


Baciavo una Donna ed ero felice.

Era mia Madre con le sue cosce forti.
Sorella per complicità d'intesa comprensiva e buona.
Amante che di spada non ferisce.
Amica dall'intelligenza sofisticata ma fertile per intuito che capisce senza aggiungere una parola in più.

Ballavano un lento o forse un fox-trot che tutto con velocità si alternava. 

 Aveva occhi profondi, quella donna. Profondi come polle da cui la foschia mattutina s'è sollevata e il sole è al meriggio e poi subito annota..    La sua pelle aveva il colore della pesca maturata nella stagione giusta e come la pesca profumava. 
Non conoscevamo vie di mezzo, io e quella donna. Le "vie di mezzo" le avevamo lasciate ai pavidi e agli amorini. Ma l'Impero dei sensi acutissimi e svegli, avevano per sentinella la Dolcezza e la Tenerezza per tenere a bada le illusioni e qualche sogno di troppo.    E non c'era palpito di rimorso in quelle carezze di utopie sessuali ,purché mai Amore fu purissimo come in quei baci a ritmo lento o forse anche a fox-trot.
Che il cielo  scampi dalla mediocrità piacevole e dalla vita facile, liscia senza essere danza, ma salvi  dalle neutre piccolezze e dalle comode ambiguità o bovina compiacenza.

I commensali sparsi, applaudivano con gli occhi e nessuno guardava di sguancio quando ci siamo penetrate coi seni, sino a farci male perché è lì dove la Vita si forma e spinge per uscire.

Era buffa davvero quella mistura di tenero e di morbido dalla quale scoprire erbe ed odori sconosciuti.
Pestava i luppoli in un grande tino, la donna, ed era bellissima nel suo verginale aristocratico riserbo che tradisce il selvatico-selvaggio..
Irradiava luce soffusa di rosa nella sua trionfante superiorità. sottile, agile a volte solo un poco sarcastica.
Si tirava il naso alla decenza in quel ballo cerimonioso  che di due ne faceva uno.
Androgina perfetta, dunque, dove la parte maschile non viene vissuta a scapito di quella femminile, purché, anzi, quest'ultimo s'affermò in tutti gli attributi che il Dio le ha dato in dotazione, e parlo di maternità, grazia, nel potere seduttivo.
Singoli minuscoli flash uscivano, a tratti, su una mappa alquanto complessa e articolata, indecifrabile perché fuori da ogni intenzionalità ma, mobile e cangiante con colonna sonora fatta di tante voci,sussurrate o  urlate. Ed erano guizzi o rantoli, non so,di ricordi d'infanzia appena accennata che si presenta come un bicchiere d'acqua fresca e poi scompare
Nostalgia sottile si respirava e,mentre prendeva fuoco,come per uno scoccare del tempo che un brivido l'arresta, scattava l'intuito a fermare il resto.
E si era "complete", veramente, si.   
Si viveva nel mondo dei sentimenti e delle sensazioni senza salutarli ma neppure senza considerarli un aspetto secondario della realtà.       E il gusto stava  tutto nel reinventare come di prima volta e come si fosse le sole a sentirne la pena e il dolore .  Ci si nutriva di quel coraggio che non è mai caricatura.     E concreta, in un dialogo mai lasciato lì, perché la realtà ha bisogno di atti banali, quotidiani ed interattivi in quella eterna replica di minuscoli ma fondamentali cambiamenti ,flusso dell'esistenza stessa.    
 E "noi" si era un condensato dell'infinita imbecillità del quotidiano,anche,ma con l'intuizione pronta a comprendere che, quello che accade "realmente",non si può travolgere nè negare.  Ma è il solo punto di riferimento .Con tutta la sofferenza che la rinuncia a sovra mondi comporta.
Che l'utopia,come il sogno religioso o politico lasciamolo al maschio, non alla donna completa, naturalmente, di tutto quel che vale.

E nulla era scontato in quella infinita umanità fatta di tenerezza che ci trovava ricche,anzi,ricchissime di dentro come di fuori, perché la trasparenza nostra era la "trasparenza di molecola" che mai si è allontanò  profondamente da se.
E quella donna baciata era  la Gioia, l'ancora, la Pace.....Peccato fosse solo un sogno.   Un sogno che voglio ricordare come uno dei sogni  più belli.

Mirka


"Dafni e Cloe"  (M.Ravel)










Le foto sono mie

13 commenti:

  1. Molto bello questo post che riflette il bisogno di tenerezza come ancora salvifica che esorta a sperare.E l'amore è tenerezza perchè nella tenerezza vive la sua forza.Io avrei denominato il post "libertà d'amare". Al di fuori della genitalità.Perchè quando ci si dona così,vuol dire che si ha piena fiducia negli scambi autentici,profondi e che ritornano,con lo stesso piacere,con "arte", oserei dire,senza finalità di dominio o di strategie che lo ricordano. Troppo bello per essere reale.Debora S.

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  2. Secondo la tradizione,il sogno era un messaggio inviato dagli dei o da esseri soprannaturali.Un modo,insomma,per aiutarci a capire le situazioni,ciò che fermenta nel nostro inconscio,quello che bramiamo avere. Cinquecento anni prima di Cristo,Alcmeone di Crotone,ha localizzato per primo,il cervello come la sede delle emozioni e il comando centrale dell'organismo,secondo Lao-tzù, (Dinastia Han,XI sec.a.C.)lo ritiene indice d'erotismo disinibito. Lascio allora a te qualche riflessione.Ciao.Un bellissimo post.Salvatore

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  3. Interessante.Un sogno che ricorda l'erotismo anche quando è assente,riflesso in tante angolature di specchio.Felice perchè ne permette l'esperienza senza la recita di nessun ruolo.Bello.Complimenti.G.M.

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  4. Che bello ghepardina! In questo post si respira la gioia che cresce e si dilata anche se si tratta di un sogno.Un bacione,no no tanti bacioni.Carlotta

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  5. Un sogno di "mente superiore" che non esclude la realizzazione reale. Le norme non si addicono all'eros,come l'amore,ma alla necessità di realizzarsi col sentimento,nel rispetto reciproco e la felicità che viene quando si ha avviato un progetto di costruzione,non imposto nè da codici religiosi o di tabù sociali,ma che abbia un valore morale, liberamente scelto e concordato.Un "mondo d'umanità fatto di tenerezza" che non ignori il "concreto",proprio come dice il post.Complimenti vivissimi e un'abbraccio affettuoso,rispettosamente permettendolo.Enrico S.

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  6. che meraviglia questo post!che senso di ariosità, di libertà

    e che eleganza Mirka

    davvero complimenti

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  7. UMILMENTE RINGRAZIO TUTTI PER AVERE COMPRESO LO SPIRITO CHE HA ANIMATO IL POST.

    Mirka

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  8. Bello! Bello! Bello! Aggiungere equivarrebbe a sporcarlo.Sergio

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  9. E io bacio il bello,SERGIO, senza paura di sporcarlo.Il bello saprà lui come far ritorno alle sue origini rivestendosi di fertile immaginazione.Grazie,Mirka

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  10. Quella donna baciata era la tua anima bella.Paolo P.

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    1. O forse semplicemente un sogno,PAOLO che malinconicamente ringrazio.Mirka

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  11. In una donna si cerca la forza ( era mia madre con le sue forti coscie) che spesso manca a noi uomini,e la tenerezza impastata d'umanità per farla lievitare.Questo ho letto qui.Luigi Santucci

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    1. E' vero che spesso,quella forza manca agli uomini,LUIGI ma,quando ne sono in possesso è dolcezza di autentica umanità che mai finisce.Ciao,Mirka

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