A Te figlia della matrigna Terra ti sia migliore il Cielo.
Ti vedo mentre raccogli foglie e petali di rose e nè fai sporta di memoria
le tieni tra le gentili mani in meraviglia di stupore e già sono pennelli
che calmano gli oceani il burrascoso dei passaggi e i venti in fiera lotta.
E ti vedo abbracciata a Me o io abbracciata a Te
a respirare la linfa e i colori sul bianco d'ogni aurora di tutto strabiliante
Rosse le guance hai e uccello palpitante il cuore ovunque in festa.
E ti vedo nell'ultimo atto della vita Tua a stringere a occhi il Sogno grande
sulla cima della porta con la mano a segno del l arrivederci
che mai tornò neppur nei sogni più invocati come di figlia al protettore ventre.
E ora che reale è la distanza tra me e Te e Me e te
non mi resta che sostituirla con tutti quei colori che ancora guardo
ma subito cancello perché fuggito è il senso di un desiderato di rinascita
Com'è inodore il polline dei fiori nella casa dei morti, mamma!
Anche la rosa li superba non s'aggira più e più non sparge il suo profumo
ché il suo destino è l'alba col sole degli uccelli zittito solo all'allegria dì sera
ora tutti assortiti per farti compagnia su quella scienza che conduce al tempio.
E per fortuna che tutto lentamente si consuma e che ad altro prende forma
anche se i prati le rose e i fiori tutti quanti in profumo di stagione
continueranno a crescere fra il selvaggio la rugiada la nebbia ed il sole
nascosti i grilli le api il brusio del mondo raccolto in nenia di gioia o di dolore.
Solo ai vivi è dato il cerimoniale del lento viale come di processionale terra
un vestito rosso a sfidato di intrecciati per emozionare ancora un poco il segno
di un lasciato che condurrà alla marcia poi muovendo incontro al Carnevale della scena in frettolosa pensosa chiusa in frammentario specchio riflettente.
Mirka
"Green green gras of Home"
Quanto amore dev'essere passato tra di voi per scrivere questi dolcissimi versi.Ecco il "senso" di tutto.Una preghiera e un bacio per entrambe.A.
RispondiEliminaGrazie A. Si.Amore oltre la stessa vita terrena.Mirka
EliminaAmica cara quanto ti capisco! Malinconia e sconforto sono inevitabili in questo mese di novembre che c'obbliga a rivivere perdite che mai avremmo voluto. Eppure hanno permesso questa piccola magia.Anche lo scrivere può essere di aiuto e confortare un pò.Un grande abbraccio e tutto il mio affetto.Lilli
RispondiEliminaSi scrive anche per esorcizzare la realtà di un vuoto impossibile da colmare se non ricalcando quelle orme di foglie e petali nell'illusione "consapevole" di poterne sentire ancora scie di profumo solo immaginate per volontà d'ostinazione caparbia.Ti ricambio l'abbraccio,Mirka
EliminaCara Mirka,ho desiderato avvicinarmi allo "scrigno" di mia zia per rileggere una delle lettere che la sua mamma le scriveva.Si firmava e sotto un bocciolo di rosa. Mi sono commosso e anche qui lo faccio.Un fiore e un lumino non mancherà di sicuro.Grazie infinite.Giorgio S.
RispondiEliminaGrazie GIORGIO.E'vero.Mia madre aveva in uso di firmarsi e a fianco o sotto lasciarvi un bocciolo di rosa rossa.Mirka
EliminaDolce come ogni malinconia.Un grande abbraccio.Luciano V.
RispondiEliminaMai togliere alla vita la dolcezza d'una malinconia sottile anche se profondamente lieve.Ricambio l'abbraccio LUCIANO con l'affetto di quel tempo.Mirka
EliminaNon ho conosciuto tua madre ma conosco te.Non puoi allontanarti di troppo dalla grandezza che intuisco esservi appartenenti. Un caro abbraccio.Maria
RispondiEliminaSi dice MARIA che il DNA circoli nelle vene almeno per venti generazioni e,allora vada per tutto ciò che intuisci essere appartenute a entrambe.Bacio,Mirka
EliminaUn abbraccio
RispondiEliminaGuido
GUIDO due abbracci e...sempre un'evviva malgradotuttoeciononostante.Mirka
EliminaLa tua accorata poesia ha una chiusa bellissima: "Solo ai vivi il cerimoniale del viale, il vestito rosso per emozionarsi almeno un po'".
RispondiEliminaIl dolore è come l'amore: affratella.
In teoria,MIMMA,il dolore dovrebbe portare all'abbraccio e alla compassione ma,non sempre è così. Meglio allora indossare un vestito rosso per ricordarci quando la GIOIA era Vita e giocava al corda con noi.Grazie,Mirka
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