fiume

fiume
fiume della vita

domenica 4 agosto 2013

PIANGI?...PERCHE'? .AH ! LA FEDE TI MANCA. (Divagazioni)


...inquinamenti solo apparenti. Almeno qui.










 


Karina ha camminato a lungo.  Sotto il sole.  Senza una meta precisa se non per assicurarsi che il cappello di paglia le restasse al centro della testa, la tracollina che non diventasse una seconda pelle a supportato della spalla, procurandole delle escoriazioni e che un calzino non finisse completamente sotto al piede impedendole il passo svelto.
La camminata era stata lunga.   Forse tre ore. A lei piace camminare. In altri tempi ancora di più del presente.  Ma tutto cambia, meno la predisposizione che la natura ci donò, condizionamento in seguito e di difficile adattamento.    Aveva raccolto di tutto un poco.   Insetti talmente invisibili da sentirne solo il pizzico cattivo senza potersi difendere preventivamente.   Sentiva un bruciore, vedendo una chiazza rossa che si allargava a dismisura. Inorridita non riusciva a staccargli gli occhi, batteva i denti, e capiva che un nemico l'aveva  attaccata, vigliaccamente e senza pietà.    Si affiliarono le  unghie, diventando baionetta, ma solo per dare piacere al l'invisibile nemico.           Con gusto cattivo aveva imprecato senza sentire nessun rimorso o la necessità di confessarlo al  "loro" creatore.  "Maledetti maledetti maledette!" grugniva senza averne, ahimè, alcun sollievo.    Come sempre esagerata.  Anche lì era di poco cambiata.   Lei però sapeva che quel l'esagerazione era dovuta a una sensibilità acutissima mascherata da disinvolto, e frivolezza che spesso generava equivoci e diffidenza negli altri.      Comunque sia, lei era così, e non si sarebbe scambiata mai in altro che non fosse la sua strada naturale, coi sassi e fiori sorti, e seminati dalla sua sua stessa sensibilità. 
    
Aveva adocchiato della gente seduta a un tavolino di un Caffè, con il giornale in faccia e aveva pensato "Strano! Pare  lo leggano gli occhiali invece che gli occhi!"     Aveva notato qualche donna sulla bicicletta con la borsa della spesa dentro al cestino dove solitamente si tiene un bambino.     Il volto duro, chissà, forse perché non è riuscita a comprare la fettina in più di prosciutto come abitualmente faceva, pensò Karina, leccandosi sul labbro un'invisibile briciola di quel pane imburrato che aveva mangiato poco prima e lasciato a metà.     Aveva avvolta la rimanenza della fetta imburrata con la carta velina, messa nel frigo proponendosi di finirla a merenda, ricordando quando era piccola come un funghetto rosso e capriccioso.    Il suo sguardo si fermò compiaciuto su delle ragazzette in pantaloncini corti, le belle gambe abbronzate e senza ombra di vene varicose in addivenire, l'ombelico invogliante  e in bella mostra come i piccoli perfetti cappelletti dal sapore delicato e speziato che le faceva sua madre.      Raccolse al volo, uomini che si raccontavano storie senza avere l'aria di divertirsi.      Una donna afferra prontamente cosa c'è dietro l'apparenza, a differenza dell'uomo che si ostina più volentieri su una scemenza tralasciando la sostanza dell'insieme, o il "particolare" che vale più della logica e gli annessi (intellettivi) che la costruiscono.       Un bambino cominciò a frignare.    Karina si voltò proprio  mentre la madre, o chi ne faceva le veci  gli mollava uno scappellotto senza alcun scrupolo di preavviso.     Sorrise.

Pur con pochi decimi di vista, non le era sfuggito nulla di quella variegata umanità, unita solo della combustione procurata da quell'agosto torrido e molto inquinato.     Sin da piccola era abituata a quel l'esercizio di osservazione, sviluppando quella acutissima sensibilità  di cui sopra accennata, e che le aveva permesso di allargare il suo campo percettivo a tutto il pianeta umano. 
    
Il suo umore era pessimo.      Era uscita da casa  con quello e, il cattivo umore  continuava a restare.     Le notizie che aveva sentito per radio glielo avevano appiccicato un poco dappertutto.   Così non aveva fatto caso neppure a quel calzino con l'orlo allentato che, prima o poi sarebbe finito sicuramente dentro alla scarpa col preciso scopo d'impedire la camminata svelta.

La condanna di Berlusconi e tutto il "suo" seguito di formichine-formichieri piangenti e in processione per dare onoranze a chi morto "ancora" non è, le aveva messo addosso un'irritazione più vicino al fuoco di s. Antonio che alla   varicella del pupo del vicino.       Il tira e molla della "grazia" salvifica alternata a giaculatorie di minacciato, e pausato da seriose riflessioni sulla nobiltà dell'eroe patriottico alla conquista di  giustizia fatta a misura,  negata perché ancora si è dentro a un regime di democrazia, anche se spesso i diritti, per i "poveracci" sono calpestati..      Da più parti l'angoscioso domandarsi      Si vota o non si vota? E qualora avvenisse, sarebbe col porcello  grottesco e truffaldino, o col porcellino, vecchio, ripulito da parere familiare  ma  nuovo mai (s)messo?         Le sedie per i Beati non mancheranno mai, gli sgabelli per i Reprobi pure, magari a luce di petrolio preso di straforo.  Chi ha la stoffa del suddito si predispone a prestarlo anche all'inferno, accertandosi come tafano rintanato nella manciata di fango e impigliato a qualche pelo nell'attesa poi di risorgere e sbranarlo.       La poesia del Sandro sul trepidare d'angoscia per incipiente guerra  civile o non civile l'aveva fatta scoppiare in una sonora risata alquanto sguainata, subito ricomposta per le altre notizie afferrate mentre stava chinata per allacciarsi una scarpa.  
  .  L'insistenza sulla minaccia terroristica all'USA  l'avevano inquietata e irritata insieme portandola a pronte associazioni vicine e lontane.    Ad analogie.           Il sistema dei segreti della CIA, della politica (profitto d'affari e mafia) nobilitati anche loro dal fatto che in quel 1945 sono stati i "liberatori"  nostri dal nazismo, e poi dal "comunismo" sovietico, e a cui si deve eterna gratitudine, considerando che sono sempre loro a difenderci dal famigerato "terrorismo" islamico...     E guai se qualcuno osa discutere o allungare una critica che,subito si è investiti da valanghe mediatiche con relative alzate di fiero scudo;   Ingrato, terrorista, comunista, nemico della patria, della "libertà" ecc ecc..     Ovviamente da destra,  da sinistra,. centro. 

Ben sappiamo che gli USA sono un paese "tecnocratico di matrice protestante, quindi altro e diverso dal nostro dove è l'integralismo cattolico del papato romano che ha segnato negativamente tutta la nostra storia antica, recente e solo da poco in odore di Dashiell .        Negli USA prosperano le sette e confraternite, come rifugio individuale illusorio alla irrazionalista,  e alla ingiustizia di quel sistema presidenzialista e.  Aberrazioni, forse comprensibili,ma inaccettabili culturalmente.     Anche da noi non mancano  le sette e le logge segrete (anche legate alla CIA ed al Vaticano).   Tutti gli adulti sanno quanto hanno avuto ed hanno il loro ruolo eversivo e mistificante; dalla strage di Portella della Ginestra, all'omicidio Moro, fino allo stragismo podistico e mafioso d'impunità che ha insanguinato il nostro Paese,liquidando l'"anomalia" PCI, gli accordi inconfessabili, gli atti di pirateria internazionali.      Vale per gli accordi militari, per i sequestri, per le torture di personaggi "scomodi";  Vale per i prigionieri di Guantanamo e per i voli pirata della CIA.      Vale per i genocidi e i colpi di Stato del pentagono come per gli accordi commerciali.    Vale per il sistema antimissile di 2^ colpo (detto "scudo spaziale"), per gli F35, per le stragi del Cermis  e per le basi USA ancora ben piantate in Italia.
Perché sappiamo tutti che, politica, mafia, ed affari dilagano;  che  i due modelli, il loro e il nostro s'intrecciano e si alimentano a vicenda. Come sappiamo quale sia la diffusione individuale delle armi in USA . E qui stiamo seguendo un trend non dissimile, con leghisti e fascisti (ma non solo) per giustificare leggi speciali che sanno di "macelleria"  invece che di tutela vera e giusta.    Fatti per coprire relitti, soprusi, ogni arbitro, e ogni illegalità (nazionali e internazionali).     Come le guerre di aggressioni pitturate come "umanitarie", i bombardamenti all'uranio impoverito trattati come atti di guerra necessari, i genocidi di civili presentati come "effetti collaterali".      La disoccupazione, il lavoro precario e sottopagato, le morti "bianche", la dissoluzione della contrattazione collettiva, i ricatti occupazionali, il lavoro ed il lavoratore come merce asservita-in barba all'Art.1 della nostra Carta dei Diritti.       Il degrado ambientale, alle città, al traffico, al clima, gli scandali, l'appropriazione bancaria privata del valore della moneta emessa-con il conseguente  DEBITO PUBBLICO crescente-che ha messo lo Stato, la gente, le Industrie nelle mani della più  feroce speculazione bancaria, col relativo impoverimento di chi aveva investito i propri risparmi.

Karina ha sentito tutto il peso di quella lunga camminata sotto il sole, di tutto ciò che ha ascoltato e visto, col  bruciore sotto la pianta del piede sinistro.   Il calzino finito sotto al piede le deve avere fatto sicuramente una grossa vescica.       Ma...ce la fa ad arrivare a casa.    Forse anche consolandosi con M .Butterfield.   Con la visione di questo Papa dei Poveri.  Un secondo san Francesco.     Chissà.      Forse riuscirà anche a dormire.    Dopo una doccia fresca, un minestrone con tutte le verdure del suo piccolo orto, molto basilico.     E proverà a  dimenticare ogni divagazione veramente storta.  .   Chissà!

Mirka


Un bel di vedremo" (M. Butterfly- G. Puccini)



8 commenti:

  1. La proverbiale tua capacità di sviluppare le "cellule" narrative in costruzioni complesse e vitali, all'interno delle quali si fa largo la passione civile (capacità da me più volte riconosciuta) mi appare, al cospetto di quest'ultimo tuo scritto, volutamente frenata; quasi mobilitata nella fattispecie a essere giustapposta alla minuziosa, travolgente "cascata" del malaffare che inquina da sempre il nostro paese. E, tuttavia, all'io narrativo si ritorna, in chiusa, in maniera a dir poco toccante e umanissima. Complimenti vivissimi per questa narrazione che si legge tutta d'un fiato, con grande interesse e partecipazione.

    Andrea

    RispondiElimina
  2. Grazie ANDREA. "Volutamente frenata" come giustamente da te rilevato.

    Mi ritengo un'interprete più che compositrice o altro. Nel caso attuale gli elementi per interpretare sono ancora troppo in "work" . Quindi lasciati anche a me a una "prossima" nell'attesa di un più chiaro.

    L'ultima parte,invece, è veramente un'aspetto della mia vita quotidiana. A volte,quello che "tocca" più d'ogni altro fatto "grosso" o dizionari di parole è proprio il piccolo anonimato gesto rappresentativo di un'umanità schietta e senza maschere se non per una leggerezza aggiunta "un pò per celia e un pò per non morir".
    Ancora grazie,Mirka

    RispondiElimina
  3. Tematiche di un pendolo implacabile per riconoscere una realtà sempre in mutamento. Complimenti per la descrizione con quel finale dolcissimo che,sicuramente sarebbe piaciuto anche al "nostro" Papa Francesco. Tra l'altro,qualcuno mi ha pure sussurrato che Francesco ama tanto il minestrone di verdure profumate col basilico. Ciao.Sergio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...Allora quello che si dice in giro essere il Papa Dei Poveri corrisponde al verità. Bene SERGIO. Continuiamo su questo cammino colorato delle terre nostre. Grazie,Mirka

      Elimina
  4. Lucida analisi di una realtà che fa molto pensare ai pazienti del prof.Sacks. Preferisco fermarmi qui,non prima d'averti mandato tanti ma tanti baci.Maria R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero MARY, spesso si scambia volentieri la moglie per un cappello vivendo forse felici anche senza psicoanalizzarsi .Un caffè buono per te. Sicuramente quando ci vedremo.Ciao,Mirka

      Elimina
  5. Molto bello. Complimenti per questi brandelli di verità raccolte un pò dappertutto anche in un calzino finito sotto a un piede. Ma per fortuna la bella musica.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e per fortuna che il calzino si può buttare via insieme alla vescica,mentre la music,"per fortuna" resta. Evviva A. e sempre benvenuto.Mirka

      Elimina