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fiume della vita

venerdì 20 febbraio 2015

SPUDORATAMENTE AMARAMENTE RIDICOLO








Fu la spudoratezza amara del ridicolo a farmi desistere dal proseguire l'avventura del viaggio, quest'oggi.  Reagì l'intelligenza  prendendosi la sua rivincita col distacco  e facendosi seria mentre ragionava.  "Non raccoglierò i battiti furiosi del cuore", mi son detta, semmai li rallenterà portandoli su un binario di normalità solo apparentemente banale" .  Un punto tradì la virgola e tutto fu spudoratamente amaramente ridicolo. Anche la scena a sipario chiuso.     E dire che gli occhi tenevano ancora il bocciolo fresco della rosa appena spuntato e inatteso, l'amplesso del giglio alla notte defraudato dal piacere del giorno per una realtà multipla ma camuffata dall'inganno.     Anche lo sfregio in Casa si doveva avere! Sfregio di quella "Barcaccia" che costò al Bernini la gioia del sudore, a me il ricordo di tanti pigri pomeriggi stesa al sole immaginandosi di Fortune che restano quando ne ha cura l'uomo.   Non so se ridere o piangere.  Guardo il cielo interdetta mentre gli chiedo.   Nessuna stella.  Solo i tetti di qualche palazzo illuminato ancora per le luci che mandano riflessi strani con quei grandi occhi da gufo.   Mi sembra così vicino il cielo da sentirlo quasi tra le dita.  Ma sfugge.  Sfugge anche lui come tutte le cose.   Tutto è ridicolo se come timoniere non guida la ragione.   Seria è invece la fatica dell'uomo a sera se non ha il ritorno del compenso, la solitudine che non confessa,il pianto di un bimbo senza che qualcuno lo consoli, La morte.      E intanto il ricco Epulone ridicolmente si affanna dietro ai suoi conti mentre il terrore d'aver sbagliato un  euro gli fa la faccia larga come una smorfia ben definita, la ferita di chi geme sentendosi Essi al sacrificio del figlio, anziché sentirsi stretto per avidità.  Ridicolmente amaramente ridicolo ma.    Cercherò allora nel sonno la Stella Polare perché protegga la mia piccola casa, la custodisca come fa il nocchiero sempre di vedetta sicuro di non confondere i miraggi con la luce.  E sara dolce la notte come un bimbo come fa coi suoi pennelli.  E chissà che al risveglio non veda fiorita anche la prima rosa davanti al mio balcone..  

Mirka





"Mon coeur s'ouvre a ta voix" (Sansone e Dalila- C.Saint-Saens)





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