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fiume della vita

venerdì 24 aprile 2015

25 APRILE 1945 -VIVA LA RESISTENZA VIVA L'ITALIA LIBERA



Di questo scritto posso dare un'orgogliosa testimonianza lasciatami come cammino da seguire-

Mia madre.  Bianca Menozzi. Staffetta partigiana,organizzatrice del Primo Movimento Femminile in loco e fuori (UDI) e Consigliera Del Primo Consiglio Comunale Della Prima Repubblica  
 
Nel giorno di festa del 25 aprile 1945 mentre si accingeva a salire sul palco addetto alle testimonianze di dolore,di lotta,di vittoria,si vide in contemporanea consegnare un'enorme mazzo di rose rosse da una signora di Milano,vestita di nero facendo seguire il gesto da queste parole:"Da parte di mio figlio Giulio salvato da Lei da un primo rastrellamento fascista,ma in seguito preso dagli stessi,torturato e ucciso. Fece però in tempo a parlarmi di Lei. Aveva 22 anni. Grazie"  mentre dall'altra parte dell'orecchio sinistro qualcuno le sussurrava che il fratello Giuseppe si era spento proprio in quel momento.  Spento a seguito delle percosse date su tutto il corpo ustionato dopo essere stato stirato da un ferro da stiro e restato per tre giorni dentro a uno stagno respirando da una cannula consapevole che gli squadroni neri della morte lo stavano cercando e avevano invaso tutta la campagna.  Riuscì a a cavarsela e grazie a un'amico si rifugiò a Lugano,ospite dallo stesso dandogli anche lavoro come contabile nella sua azienda.  Vi restò solo sei mesi. Sentendo avvicinarsi il "suo" momento",preferì far ritorno nella sua terra emiliana e fra i suoi cari.  In eredità la sua familiarissima sigaretta lasciata a metà.
Con passo deciso e svelto mentre le lacrime uscivano come limpidi inarrestabili zampilli dai suoi occhi,abbracciata al suo mazzo rose rosse riuscì a concludere il suo discorso con queste parole:" Noi siamo liberi.    Ciò che verrà poi sta in questa consapevolezza.  Viva La RESISTENZA Viva l'Italia Libera.






Nota
Scrivo a braccio perchè ho ancora la febbre ma ho sentito necessario dar retta alla spinta della pancia all'obbligo morale di darli ancora vita. Non rileggo neppure.  Tengo comunque a precisare che non fu un'episodio unico e casuale quello di aver salvato la vita di Giulio, maprima e dopo di lui,molti altri ne seguirono e sempre col rischio certissimo della propria vita, sempre consapevole nel cuore e nella testa come nello sguardo lontano. Qualcuno ce la fece e sopravvisse rimboccandosi le maniche dell'unica camicia per costruire sulle macerie un nuovo, altri, purtroppo, fecero la fine di Giulio.

Mirka



8 commenti:

  1. Non c'è bisogno di rileggere, Mirka, " Noi siamo liberi"
    Ciao,
    Marilena

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  2. Si. Ma smembrati e NON uniti dalla stessa gioia

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  3. Quanto devi esserne fiera, giustamente!
    Buon 25 Aprile, febbre o non febbre.
    Cristiana

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  4. Si. E se qualcosa di Lei a me è passato anche il mio essere nell'esistente regalando emozioni e nell'impegno a lottare "contro" ne avrebbe acquistato merito per presentare come fatti sulla soglia quando s. Pietro. Ciao cara, Mirka

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  5. Troppo commosso. Un grande abbraccio.F.

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  6. Orgoglio d'occhi a te mentre ricambio l'abbraccio nel silenzio. Mirka

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  7. La signora Bianca era tutto questo.Umana idealista lottatrice un esempio di positività per chiunque l'avvicinasse. Ornella

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