fiume

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fiume della vita

giovedì 9 marzo 2017

E CHI SE NE' FOTTE






Ho scritto da forsennata della Vita e 
tranquilla morirò Rivendicando 
anche l'ultimo slancio di quel 
prisma prepotente che muta
al cambiare della luce.  
Non sempre ho rimarcato l'oggetto che
 sfuggiva al mutar del l' energia 
esplosa
in su il cambiare di stagione. 
Candida sino a rasentare l' ingenuità
 mi sono offerta al l'urto inevitabile
 per un rimorso postumo 
ma compatta restai 
liberata che fui da sofferenza il peso. 
 E nel mio mutismo di
patinate volontà istruita al l'uso per la desistenza
sempre trionfò la vita evolutiva e audace
pur nel mancato di un abbraccio che la stringesse forte a sé        
portandola altrove con quella stessa volontà desiderata   
da determinata ebbrezza di acciaio impugnato ad armato campionato.  

E chi se né fotte 

se ancor compongo e
 rimpasto sul flusso placentare 
l'inciso autobiografico
che su una Lira la sua arma ebbe
 il suo originario scopo
e che persino Apollo ebbe
conforto e forse anche sonno? 
 E qui vera  fui sempre 
nella coscienza di ciò che
 è
  e non potrebbe essere altrimenti. 
 Ché in fondo tutto è gioco
 un maledetto divertente Serio gioco.



 Mirka




" Exaudi orazionem meam Domine" (Symphony of Psalms-Igor Stravinsky)




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