fiume

fiume
fiume della vita

giovedì 2 agosto 2012

2 AGOSTO 1980 (SABATO) -2 AGOSTO 2012 (GIOVEDI)


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(...) Questo significa anche che il vero eroe è tragico e non si può racchiudere nelle tradizionali categorie di bene e male. Il suo paese + la complessità,la sua casa è nella zona grigia. Nella descrizione di Shakespeare,Bruto decide di uccidere Cesare,che pure è suo genitore adottivo e che ama veramente. Per lui,Cesare sta irrimediabilmente diventando un tiranno; e il suo amore per Roma,che proprio Cesare gli ha insegnato,non lo consente.
Shakespeare non descrive un eroe che,in modo lineare,rappresenta il bene e combatte il male .Al contrario,tesse l'azione con i fili delle diverse motivazioni di Bruto; il pubblico,che a poco a poco viene catturato,finisce per riconoscersi nella zona grigia. In Bruto l'eroismo non è assente;ma,invece che sul campo di battaglia,si dispiega all'interno dell'anima. (Luigi Zoja)


Sono le 10.25 di giovedì ed è il 2 agosto.  Il 2 agosto dell'anno 2012
Sono davanti a un computer. Oltre al computer c'è un palazzo signorile con tutte le finestre aperte e, sopra al palazzo il cielo .Un cielo di un azzurro ancora indefinibile ma che promette caldo,la freschezza di bibite per stemperare le sfide dei raggi invisibili,un giorno da vivere in serenità di spirito e benessere di corpo.
Mi sono svegliata presto questa mattina. E' una mia costante anche quando faccio molto tardi la notte e sono state insufficienti le ore per il riposo.
Mi sono rigirata nel letto come quel serpentello scaturito all'ombra di un cipresso mentre sostato in riflessioni. Amo i cimiteri. Quelli piccoli,soprattutto, amo i cipressi e,quando mi si presenta l'occasione di goderne,non esito un istante per viverli in pienezza. Pienezza che include anche i pensieri con annesse connessioni,associazioni,riflessioni varie e concentrate.
Rotolo e mi giro nel letto,proprio come quel serpentello sbucato da sotto un sasso e davanti ai miei piedi. Non so spiegare l'inquietudine (strana) che mi ha presa. Strana perchè inspiegabile in una giornata come questa.
Oggi non ho nessun motivo razionale che giustifichi questa inquietudine di fondo e profonda. E proprio da una di queste mie piroette mi trovo a sbattere con la testa sullo spigolo del mio comodino. Il comodino e un bauletto cinese di cuoio rosso scuro comprato al mercatino dell'usato. Qualche volta vado ai mercatini. Sono pochissime le volte che compro qualcosa ma trovo sempre di che su cui incantarmi, far volare l'immaginazione, il "sentimento delle cose",ovvero l'anima percepita dentro a ogni cosa vista. Il dolore che provo alla testa mi porta ad allungare la mano per prendere il cellulare e guardare l'ora e il giorno impresse sul display,
2 AGOSTO. Subito mi trovo a vivere l'inizio di un giorno simile. Solo un poco più lontano nel tempo siderale. Siamo nel' agosto del 1980.Il 2 agosto di un sabato.
Ho nitidi tutti i movimenti  di quel giorno. Stavo andando a prendere in garage la mia macchina (la Carolina rossa),ma prima sarei passata a sorseggiare il secondo caffè nel baretto che sta all'angolo di via Donna Olimpia. Abitudine cara alla quale ci restava fedele anche  quando i minuti mi martellavano sui polsi. Avevo salutato mia madre suonando un ciao burlone e in festa,lei mi aveva accompagnato alla porta e con il suo solito sorriso buono  d'occhi aveva risposto al mio,io di rimando le avevo inviato un bacio soffiato sulla punta delle dita.
La gioia mi ballava dentro al cuore e la serenità si diffondeva tutto intorno.I ragazzi erano a scuola,il lavoro organizzato e a buon punto,mia madre ai fornelli. Tutto,insomma per pensare che il giorno si sarebbe svolto senza scossoni, tranquillo,persino allegro. Un' allegria di festa allargata che via via si sarebbe consolidata per un tranquillo riposo di fine giornata.
Stavo con un piede già in territorio bar,quando un vociare concitato,fuori e dentro al bar inchioda ogni mio movimento e,credo ogni mio pensiero l'allegria diventata parte di me e visibile dalle mie spalle dritte e aperte in modo morbido e perfettamente naturale.
In quel momento seppi cosa volesse significare il dolore cosmico la cattiveria dell'umana stupidità. il terrore che paralizza la vita mentre procede fluida,la rabbia per l'impotenza a non arginarne preventivamente i segni.
Voglio ricordarlo ora.

2 AGOSTO 1980  -ORE 10.25 SABATO

STRAGE DELLA STAZIONE DI BOLOGNA

MORTI 85

FERITI 200

RESPONSABILI GIUSEPPE Fioravanti Francesca MAMBRO-LUIGI -LUIGI CIAVERDINI (estrema Destra appartenenti ai NAR)

SERVIZI segreti e mafia (sospettati)

ricordiamolo RICORDIAMOLO SEMPRE COME OBBLIGO DI DOVERE STORICO,DI MEMORIA CHE "RIFLETTENDO" EMOZIONE E OBBLIGA AL DOVERE DELL'ATTENZIONE VIGILE QUANTO RESPONSABILE.

Lasciamo Danone a Platone, teniamo  (ovviamente) ad esempio "quelle" virtù a cui guardare, il "terrore" dei vizi insiti nelle zone grigie di ognuno,come esempio da NON imitare ma con la responsabilità di non sfuggirgli come i "demoni" che sempre accompagneranno il nostro viaggio quaggiù.

Mirka

"Erbame dich"(J.S.Bach-Passione secondo S.Matteo)



"Confutatis maledictis" (G.Verdi)




Le foto sono mie

16 commenti:

  1. Non sopporto l'idea che i morti , non solo quelli della strage di Bologna, anche quelli uccisi a sangue freddo da quei due mostri MambroFioravanti,possano essere dimenticati.
    Le loro vite e anche quelle di chi li amava, si sono interrotte e questi serial-killer sono vivi e anche stimati.
    Cristiana

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    1. Cristiana sono d'accordo con te.E' insulto ai morti e ai vivi e storica vergogna.Mirka

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  2. Una delle tante storie misteriose d'italia. Ricordo quei giorni, i primi esami all'università. La vita che pulsava selvaggia nel corpo.

    E a distanza di un mese, Ustica e Bologna. Due stragi, una coperta da segreto, deviazioni, morti strane di persone che sapevano, l'altra con due colpevoli che non possono aver fatto tutto da soli.

    Per chi? Per cosa? Non lo sapremo mai. Solo rimane il ricordo di un boato fra la gente che pensava alla vacanza che si avvicinava, o al fine settimana a Rimini....

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    1. MARZIO tutto si copre anche la terra buttata sui morti ma...quanto pesa la responsabilità di chi sa e continua a fongere di poterla passare liscia.
      Mirka

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  3. Ricordo quel 2 agosto come un'incubo.Un incubo reale.Ero in sala operatoria e la paura superava il dolore bruciante.Oggi sostituito dalla rabbia per coloro che sono tutti in libertà.Grazie.Giorgio Calzari

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    1. La rabbia GIORGIO potrebbe mitigare anche ferite e dolori se diventasse energia per parificare i conti.Partecipo con te ciò che devi aver vissuto e ti abbraccio.Mirka

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  4. Quel tipo di realtà ci perseguita ogni giorno.I suoi segni volteggiano come corvi sul nostro inconscio lasciandoci stanchi,demotivati alla costruzione di un bene comune,ma con un'angoscia crescente,oscura,persino fisica,subdola e inqualificabile quanto chiaro è il processo psichico che l'ha creata.Anche in questo 2 agosto 2012 avverto questa angoscia e,mentre cerco di sfuggirle, almeno in questo periodo di vacanza,quella si ripresenta più beffarda e prepotente di prima.Un grande abbraccio.G.M.

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    1. G.come ti capisco! Eppure è un dovere reagire a sconforti e a ogni paura che serpeggia nel nostro inconscio.Vivere è agire in conformità della nostra intelligenza obbligata a NON dormire.Ti abbraccio forte anch'io,Mirka

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  5. Percepiamo,senza per questo sentirci dei paranoici visionari che, nell'ombra personaggi inquietanti tramano il trionfo del male invece che del bene.E questo c' impedisce di vedere lo scorrere vitale dei nostri sforzi per un mondo migliore da lasciare, la nostra energia penalizzata, l'impedimento pieno del godimento delle cose bellissime che ci stanno attorno,l'ascolto della musica bellissima che lei ha postato.Grazie per questo 2 agosto che,resterà in memoria,purtroppo e malgrado non avremmo mai voluto averlo messo in archivio. Enrico Spaggiari

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    1. Si ENRICO i "vivi" captano e pensano il modo necessario per far fruttare il tempus fugit attraverso il coraggio del cambiamento e dell'azione.
      Molte cose si dimenticano per via ma...alcune è giusto tenerle come monito e nutrimento della nostra mente operosa per risarcirne i danni dei vuoti con l'impegno al successivo passo in avanti.
      Un caro abbraccio

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  6. Una poesia di Andrea Zanzotto aiuta a non dimenticare un corpo incenerito dalla bomba e lo trasforma nel simbolo di un´altra Italia che lotta contro la smemoratezza e l´inciviltà: «E il nome di Maria Fresu/ continua a scoppiare/ all´ora dei pranzi/in ogni casseruola/ in ogni pentola/in ogni boccone/ in ogni/rutto – scoppiato e disseminato –/in milioni di/dimenticanze, di comi, bburp».
    Un abbraccio forte , Divina Ebe.

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    1. ...e il tempo risuonava di tutti i suoi splendori...cara cara NUGAE.Grazie per questo ricordo di Zanzotto,
      Un bacio d'affetto,Mirka

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  7. io ero di guardia quel giorno, in Friuli, in un delle tante caserme a ridosso del confine dei cattivi.
    era il compleanno di Stella, lei sarebbe diventata mia moglie. Sempre lei, quel giorno stava al capezzale della nonna, dopo il turno in una fabbrica tessile. mio cugino era passato pochi minuti prima da Bologna, proveniente da Roma.
    è un giorno come i troppi che non dobbiamo mai dimenticare, perché sarebbe come cedere alla barbarie, aprirle porta e finestre, rassegnandoci a tutto

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    1. Caro MASSIMO,il tuo pare proprio un'ordine a NON dimenticare.Come non condividerein toto queste importante associazioni e quel terrible giorno funesto?...
      Noi comunque siamo per la speranza di giorni migliori anche se li sognermo partendo.
      Un abbraccio,Mirka

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  8. E' tremendo sapere che i responsabili sono ancora tra noi.Che la giustizia non ha fatto il suo dovere in modo preciso e giusto,lasciandoci in retaggio la sola speranza come assoluto metro di pareggio del "Confutatis maledictis".Cesare M.

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  9. Terribile condanna per chi,pur avendone i mezzi,non ha fatto nulla per contrapporsi al compromesso mediatico.
    Ma la Giustizia Cosmica esiste e,al di fuori d'ogni umana volontà. "Confutatis maledictis".Ti auguro un giorno pieno CESARE e,tanta leggerezza in regalo della Musica compagna.Mirka

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