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fiume della vita

giovedì 17 dicembre 2015

LETTERINA A UN'AMICA COPERTA DI FEDE E DI BELLETTO






Questa mattina mi hai chiamata. Hai esordito subito con le tue poesie.  Ti ho risposto secca. Faccio  sempre così quando la realtà mi sta stretta. Hai continuato parlando di fratellanza ed esortando a viverla. Ti ho risposto tagliente come una lama affilata e mai smessa all'uso. E tu sai  che non sono cattiva, lontana da ogni più piccola ipocrisia o da quelle inutili consolazioni  se non fuoriuscite dal cuore si. Ma come sempre si farà finta di non avere compreso l'essenzialità Dimostrato coi fatti.


Che ne sai tu. 

No. Tu  tu non puoi sapere  quanto
  fredda possa essere l'alba
 senza le spezie della luna
 sentite in ogni istante. 

No. Tu non puoi sapere      quanto
 piombo ci possa essere nell'assenza di quel l'abbraccio
che precede ogni alzata.

No. Tu non puoi sapere.

Forse il Dio che compone e scompone
 nel Suo gioco di contrasti con la lampada imbrattata di sabbia?


Nell'illusione senza una possibile conciliazione
mediata se non da un inflessibile amore per la Vita?

O in quel grande affresco che io miro
 ricreando ogni volta come un bimbo
 che si ostina a imparare Contro Voglia?
 Ecco. Questo si.

E tu non cercare ancora di smentire la consistenza dello stabile formato 
 col belletto o con quella fede che sfida mentre freddamente ti toglie 
 la Coperta calda mai mancata a te protetta come sei stata fin dal primo UE.

Con affetto diverso ciao.

Mirka




" Ideale" (F. P. Tosti)









6 commenti:

  1. Letterina a @Bianca
    Ohè ... ma che qui i miei commenti svaniscono ???

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    1. Effettivamente si Cavaliere Errante. Non avevo la biada buona per il Suo cavallo,e ho preferito passare oltre. Ma tanti tanti auguri e grazie per la sua visita sempre gradita. Una preghiera infine a lei. Che la Signoria Vostra non se la prenda troppo. Domani mi sarò rifornita abbondantemente anche per la goduria del suo bel cavallino.Oplaaaaaa

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  2. Diretta come sempre quasi fosse la tua anima a spingere e a scardinare muri,barriere o il trucco del belletto per ritrovarsi nel suo aspetto più vitale e vero. Quella naturalezza che riconduce al senso ultimo e così intenso da portare riflessione e insieme tenerezza. Indicatissimo questo commovente Pavarotti. Brava. F.

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  3. Chi mi conosce bene F. sa che sono così. Diretta perchè sincera e umorale nei repentini cambiamenti. Questa amica, che conosco da una vita lo sa e, sono certissima che non di sia turbata minimamente. Anzi un motivo in più per affermare il grande bene che ci vogliamo pur restando Diversamente Simili. Ciao e Grazie infinite per il piacere che mi portano le tue entrata qui

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  4. Un poco complesso ma tenterò un pensiero. Anche l'amicizia più forte,quella che dura nel tempo,può incrinarsi,a volte per un qualcosa in più o un qualcosa in meno. Solo in Dio possiamo confidare ogni nostro urlo senza timore che ci rimbalzi senza avere avuto una risposta. Ma se questa amicizia continua a vivere al di là delle differenze e oltre le stesse differenze,l'incomprensione è solo una variante temporale che non incrina la purezza della nota dominante. E Platone ce lo insegna col riprendere il cammino di quella beata felicità che lega,indistruttibile come l'estasi dei santi anche dopo che si sono svegliati. Salvatore

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  5. Spero di restare l'amante di sempre solo a volte in puzza di santità Salvatore che col cuore ringrazio e brindo all'onore che mi lasci coi tuoi commenti.

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