"La medicina è la scienza degli impulsi amorosi del corpo, e chi in queste cose distingue correttamente l'amore bello dall'amore malvagio,(...) ed è in grado di operare il loro scambio che il corpo si appropri dell'un amore invece che del l'altro. e nei corpi che non hanno in se alcun amore sa farlo nascere" Platone)
Controvoglia e con un certo sforzo avevo finito di addobbare l'albero di Natale. Niente del fasto di un certo tempo, ciò nonostante la fatica si era fatta ugualmente sentire. Dovevo uscire, ma anche questo mi procurava sforzo, forse perché mancava la spinta del desiderio vero. Non riuscivo a scaldarsi malgrado la temperatura alta che c'era nella casa. Fuori era limpido con dei campanelli luccicanti di gelo sparsi sui rami spogli che mi rimandavano la luce accentuandosi ancor di più il freddo che avevo dentro. Ruscelletti di brividi mi percorrevano le braccia e il petto. Automaticamente mi sono diretta al grande armadio di noce. L'ho aperto e ho cominciato a frugare senza ricordare il motivo che l'aveva portato a cercare. Forse un maglioncino, forse dei guanti, Senza prestare troppa attenzione, anzi con gesto distratto e meccanico ma con un pizzico di curiosità ho aperto uno scatolone rosa. Non mi ricordavo neppure della sua esistenza sicché la curiosità era giustificata .Almeno quella si che aveva senso. Un profumo che non seppi definire mi prese la gola mentre le mie mani tiravano fuori una sciarpa di cachemire dal colore della fragola matura, regalo che io avevo fatto a "lei" un anno prima che se n'è andasse via per sempre. Sospesa tra un vuoto e un pieno come d'ebbrezza che adagio mi entrava nel sangue formando una sostanza di coscienza e mistero, me la sono portata al volto e lì ci è restata per un poco. Un morso di freddo e tanti serpentelli dai capelli ai piedi trasformavano il mio corpo in rugiada calda di sudore. Ne sentivo persino l'odore, tra il dolce e l'amaro. Ho ripreso in mano la sciarpa, ne ho fatto una treccia, e me la sono messa al collo. E fu come se nulla fosse cambiato. Le due poltrone gialle separate dal divano anche lui giallo, l'abajour glicine sul tavolino bois-de rose all'angolo del salotto a forma di L, la gabbia dei canarini, la tenda che svolazzava per la finestra aperta, un violoncello che suonava Chopin coi suoni che creavano una sorta di sensuale misticismo che si assorbiva accordandosi coi battiti dei cuori come linguaggio muto di una preghiera d'amore. Mi pareva d'averla davanti, di sentirne tutto il suo odore, il caldo delle nostre mani intrecciate. Poi... la telefonata che aspettavo senza nessun filo di speranza. Mi sono sempre fidata del mio istinto più che dei ragionamenti e ancora una volta avevo ragione. Chissà, dipenderà dalla mia struttura di brevilinea in cui non esiste pensiero se non riscaldato dal bruciore del sentimento e non esiste impulso che non passi da qualche valvola regolatrice del cervello. Come un gioco involontario che spontaneamente si passa gli scambi. La sciarpa, comunque, l'ho tenuta addosso fuori e dentro casa. Oh se i segni ci sono! Nel mistero che avvolge tutta la nostra vita, nella testimonianza di un dolore nascosto in qualche piega nostra, che all'improvviso ci rivela che l'assenza è solo un'illusione fiutata da un dolore che ne anticipa la presenza, rimosso affinché il cuore continui a battere ancora di tempo "suo", ma che misteriosamente passa alla gioia, e senza il concorso della nostra volontà attraverso inesplicabili vie.
Mirka
"The Lord's Prayer"
Dans la pènombre que nous avons traversèe ... nulla s' è perduto, @Bianca, se un profumo dimenticato, una musica che da tempo non ascoltavamo più, un sapore mai più gustato .... ci destano improvvisamente, inaspettatamente, scardinando l' oblìo, e se quei volti ansiosi per noi ( "copriti, col freddo che fa .... " ) ci sorridono ancora, coi loro nomi così dolci, ormai !
RispondiEliminaLuoghi inviolabili della nostra memoria grata, amica mia, spazi dove nè il tempo, nè la precarietà della vita hanno più potere alcuno .
Così è la vita … di tutti !
Ci si perde anche non volendo perderci, ci si ritrova inaspettatamente per perderci ancora, in una mutazione continua e inesorabile, ora lieta ed aspettata, ora crudele e temuta, ma sempre in una vorticosa, inarrestabile sequenza di avvenimenti e di storie che si intrecciano, di lacrime che si asciugano per farsi sorriso, o ci feriscono senza asciugarsi mai … la vita è questa, ed è bellissima e unica, come la morte !
Cercandoti attraverso @Guido ( una persona dolce, e saggia, e profondamente amica .... ), leggo questo post bellissimo, di una tristezza acuta che fa male, ma subito diventa - attraverso le tue parole - stimolo a vivere sorridendo, a credere nella bellezza che rasserena, e a non dimenticare mai chi amammo e ci amò così teneramente !
BUON NATALE ....
@Bruno
Mi chiedo perchè debba aver avuto la fortuna di leggere la profonda intimità dell'anima umana negli scritti di una "brevilinea". Se lasci l'essenza prima di andartene per sempre, rimani per sempre.
RispondiEliminaCARO CAVALIERE,
RispondiEliminafin qui il tuo "errare" ti portò?!...Sii il benvenuto.Mi casa es tu casa ma...avrai i piedi stanchi e stanco sarà pure il tuo cavallo.Non ti preoccupare.Una "bagnarola" per i tuoi piedi è pronta nel mentre io preparerò per te cioccolata fumante non prima d'averti versato acqua sorgiva e non di frigo,o preferisci un vin brulè? Anche il tuo cavallo sarà il gradito pronta è l'avena la carota e il fieno,dopo,se vorrai,le mille e una notte mi racconterai e io m'addormenterò ai tuoi piedi.
Ho conosciuto il tuo modo distinguibile fra tutti, da Guido il professore e,da sempre sono stata affascinata dal tuo modo d'immetterti lieve quanto forte di sostanza .
Buon Natale,Mirka
LONTANO DA QUI,
RispondiEliminaio me ne andrò come tutti i viandanti ma qualcosa dell'essenza mia nel sangue d'aria continuerà a vibrare e così sia.
Buon Natale,Enzo.Col cuore,Mirka
Scamb io d'amore,Mirka.Energia che si perpetua anche attraverso i "segni".E tu misteriosa magica creatura lo sai e li sai cogliere.Auguri.A.
RispondiEliminaCarissima Mirka
RispondiEliminaringrazio Susanna per questa possibilità che mi permette di leggere i tuoi pensieri e il tuo mondo interiore,pulito,buono,amorevole.Penso tante volte anche alla tua mamma.Speciale e umana come te.Le benedizioni che tutti formuliamo per te,giungano al buon Dio.lui saprà farne tanti copiosi miracoli.La Madonna ti copra con il suo manto e ti protegga.Tutti si ricordano di te.Grazie di tutto.Con riconoscenza e affetto,suor Flavia
Cara e indimenticabile maestra,mi unisco a S.Flavia con gli auguri e con la speranza di abbracciarti qui a Roma dove tutti ti aspettiamo per un buon rimpatrio.Qui si lavora forte e il pianoforte non si apre.Però la musica è in tutto ciò che facciamo.Con gratitudine e affetto ti mando un bacione.Susanna
RispondiEliminaChi ci ha amato continuerà a farlo,forse meglio di prima.L'amore è volere il bene dell'altro.Energia positiva e fortissima che non si esaurirà mai.Quei "segni"...Un grande immenso abbraccio e tanti tantissimi auguri.Sergio
RispondiEliminaNon ho conosciuto tua madre ma ne ho sentito parlare a più voci, all'unisono sul suo valore,carisma,umanità.determinazione sul non usare nessun compromesso o mediazione verso gli ipocriti.Con quelli era inesorabile.Ci sono tanti suoi scritti che circolano e,ognuno li conserva come dei tesori da riportare alla luce nella propria intimità e segretezza di sè.Io ho conosciuto sua figlia.Spero che la nostra amicizia continui e scriva anche lei come ha fatto sua madre.Tanti auguri di buone feste,se non ci dovessimo vedere..Grazia
RispondiEliminaUn grande abbraccio per un sereno Natale ed un grazie per il tuo pensarmi...
RispondiEliminaIn muta ammirazione ,un augurio infinito di un Felice Natale ......Ti abbraccio,Mary
RispondiEliminaA.
RispondiEliminaE' vero.Quei "segni", prove di misteriose presenze amorevoli continuano ad esserci e io rido e piango come la "piccolina" che da me non è mai partita.Auguri.Con affetto,Mirka
SUOR FLAVIA CARISSIMA,
RispondiEliminaquale gioia! Anche VOI siete nel mio cuore legati da un cordame delicatissimo quanto profondo di emozioni che vibrano d'amore.Ci sentiamo a voce,qui ti lascio quei suoni che ti facevano piangere un pò,il GRAZIE per le tue preghiere.Mirka
SUSANNA CARISSIMA,
RispondiElimina"la musica è in tutto ciò che facciamo".Grande! Questa è l'autentica missione del medico! Questo mi commuove! Questi sono i "segni" di un bene che consapevolmente hai donato certissima che la terra avrebbe poi lavorato di suo.Si che ci vedremo,tesoro grande.AUGURI,Mirka
SERGIO,
RispondiEliminaè così e,la serenità che mi porto dentro è assoluta certezza di quei "segni" riproposti a rugiada o a bricioline necessarie per il passero in prossimità dell'inverno.AUGURI,Mirka
GRAZIA,
RispondiEliminamia madre E' in ogni cosa,occhi che continuano (buoni) a brillare verso l'umano,spietati verso ogni tipo di baro o di sepolcro imbiancato.Io sono qui a ricalcarne quelche segno, nell'amicizia spontanea sencera "vera" con chi la merita come la meriti tu.Ci sentiamo,Mirka
LUIGI,
RispondiEliminacome non fare gli AUGURI a una persona di cui se n'è apprezzato il valore "fine" e coraggioso?...Ti abbraccio,Mirka
MARIA,
RispondiEliminagrati mi sono i tuoi auguri come quelli che "ogni giorno" ti mando io.Bacio,Mirka
la sciarpa di tua madre ti avvolga ancora col suo amore.
RispondiEliminache bello avere ricordi simili!
ti faccio i miei auguri, splendida creatura d'Armona.
che ti siano propizi i giorni e i pensieri.
che ti sorrida sempre la creatività, e la bellezza.
buone feste
cri
CRISTINA
RispondiEliminacara,grazie di cuore.So che sarà così.la mia fede è vittoria su ogni "ragionevole dubbio".Bacio,Mirka
Bellissimo! Tu che sai dialogare coi vivi e più ancora coi morti,i "segni" non ti mancheranno mai.F.B.
RispondiEliminaF.B.
RispondiEliminaVero che dialogo a volte più volentieri coi morti.Loro ora capiscono ogni cosa, mai equivocheranno il nostro dire come le nostre necessità.E mai più potranno ferirci.Sarà per questo motivo che la mia facilità di dialogo con loro continua ad arricchirsi d'amore e di gratitudine.L'unica via per me che possa riportarmi con armonia a me stessa dandomi nella gioia anche la misura di mè stessa.Mirka
Anch'io come te,sono convinta che,chi ci ha voluto bene,lo farà "sentire" sino alla fine del nostro cammino terreno.Ricordo molto bene quella espressione d'amore reciproco immortalato da uno scatto,probabilmente di segno altrettanto amorevole.Un racconto che chiude per aprirsi alla gioia come sempre sai fare tu.Monica B
RispondiEliminaMONICA
RispondiEliminacara,al dolore non puoi sfuggire ma neppure far finta di ridurre i conti con la sua intensità,consapevoli però, del dovere di viverlo sino in fondo e trasformarlo in altro.In umanità per esempio o forse anche in un motivo di gioia per avercela fatta.Mirka
Ti manca la sincerità di quei "segni" profondi,vero Mirka? Non so sotto quali altre forme potranno ripresentarsi a noi,però averli in memoria aiutano senz'altro a credere quello che tu affermi.Ti abbraccio.P.P.
RispondiEliminaP.
EliminaSi.Mi manca quella "sincerità" assoluta che,stanca ora troppo strappare le maschere.Mirka
I "segni" saranno sempre il presente del nostro orizzonte.E noi lo sappiamo perchè sentiamo che è così.L.S.
RispondiEliminaL.S.
EliminaE' COSI'.Un bacio,Mirka