Possiamo concludere che nella morte non c'è nulla da temere, e che non può divenire infelice chi cessa di esistere; né c'è differenza dal non essere mai nati, quando annulla questa vita mortale la morte immortale. (Lucrezio)
Piange con la pioggia il Cielo
per le barbarie degli uomini
furente fiammeggia
fra le crepe lasciate a bella vista dal
sisma
sisma
di spietata natura e
indifferente
per ricordare a noi
le imprigionate coscienze
il nulla che siamo nel pieno
di arroganza immiserita
dalla presunzione di sentirsi dèi e
immortali
mentre infermi siamo e sordi
sperduti tra nebbie sorte da paludi.
Alto un gabbiano.
Fu lievità d'ebbrezza dentro quell'ala
musica germinale al l'aria
per affermare la vita.
Vita
quanto mai bella e dolente
nel l'affanno del ricercar il vero
dal falso separato
nel precariato dell'esilio.
Mirka
"Du Die Musik" (F.Schubert)
O arte sublime, in quante ore grigie, quando mi soffocavano le tristi vicende della vita, m'hai acceso il cuore di caldo amore, m'hai rapito in un mondo migliore! Sovente un sospiro del tuo salterio, un tuo divino dolce accordo m'hai schiuso un celeste mondo migliore; o arte sublime, io ti ringrazio!
La natura"indifferente" fa il suo corso. L'uomo a volte le da una mano,spesso gliela toglie. Eppure quanto potrebbe fare di meglio per il bene collettivo,per organizzare l'impianto sociale,l'economia,l'ambiente,anzichè delegare ai "poteri forti"che ledono spazi e libertà di ogni diritto individuale!? E questo ci indigna se non peggio. Ciao. Enrico
RispondiEliminaIl Caino e Abele coesistono in ognuno,ENRICO e,manco il sogno è restato agli uomini anche di valore, adagiarlo sull'Ale d'un gabbiano come bellezza su cui soffermarsi almeno per un pò.
EliminaE questo ci amareggia e ci sgomenta perchè Caino sta vincendo in ogni dove.Ciao,Mirka
Versi lucidi quanto accorati che ci inducono a dare uno scossone alle coscienze "dormienti". Perchè è da lì che nasce il presupposto da cui partire. Per trovare soluzioni,alleanze,alternative,strumenti necessari per lottare,resistere e imporsi perchè credibili e non teatranti da piazza o recitanti dietro le quinte. Fabrizio
RispondiEliminaFABRIZIO,credo che più che delle coscienze si guardino ai giochi nel chiuso delle stanze o dietro a ogni sipario abbassato.Dilagano i "teatranti" e noi sempre più spettatori muti e offesi nelle nostre intelligenze mutilata,nel far da cordone ai lupi affamati e in agguato.
EliminaRicordi Roger Waters "Trascorri innocuo il tuo tempo al pascolo,non avverti che un flebile senso di disagio nell'aria.Ti conviene stare attento,potrebbero esserci cani in giro"
E qua ce n'è un'orda! Ciao,Mirka
La parola, la musica, l'amore: il resto è noia.
RispondiEliminaSempre deliziosa.
Un bacio
Giusto il tuo commento,caro professore,"il resto è noia"!
EliminaUn bacio al volo di gabbiano certa che arriverà.Lui sa come.Mirka
Parole poetiche si,ma che richiamano le intelligenge alla vigilanza,mettendo in dubbio la legittimità della vita (gabbiano) a favore della voracità dei barbari corrotti. F.
RispondiEliminaVoracità e barbari fradici per corruzione e trionfalismo facile volteggiano su noi e ci provano a DElegittimare la vita e,spesso ci riescono.Eppure anche loro finiranno nella tomba forse invocando una misericordia che non si farà vedere.Noi intanto difendiamo la nostra diversità adoprandoci con i mezzi che essa ci dona se coraggiosi saremo a farle di spalla.Mirka
EliminaIn questa disamina poetica,emergono forze io antitesi fra loro. Le calamità naturali,l'angoscia e lo sbigottimento dell'uomo per l'impotenza a fronteggiarla,il male che lui stesso crea quando non usa la ragione,non l'apre al disvelamentodi valori relativi alla vita propria e a quella degli altri (barbarie),non saper cogliere le "ragioni del bene". Per contro la vita che reclama il diritto ad essere rispettata nel suo accedere al volo (gabbiano) con le sue personali verità ricercate in se stesso,attento a ogni trasformazione in essere. Il tutto secondo un pensiero universale che lega gli uni agli altri. La musica,pare essere la la sostanziale "non follia" che esorta la vita e il volo. Ciao. Salvatore
RispondiElimina"Le ragioni del bene" SALVATORE stanno nell'aspirazione alla quiete e no nel alimentare le "ragioni del fuoco" che miete senza felicità recare.Tutto dovrebbe essere conforme alla sacralità che ci viene dall'Amore gestito dalla consapevolezza che donare non è mai un ab-usare o sprecare nell'INutilità che dispensa senza averne coscienza.Almeno io credo che dovrebbe essere così,come l'ebbrezza NON effimera ci viene incontro con la musica compagna e splendida amica.Grazie e sempre onorata per la tua gentilezza.Ciao,Mirka
Eliminanon riesco quasi mai a commentare , ogni volta mi annulla la pubblicazione del testo. Comunque passo e leggo i tuoi post con molto piacere. (vediamo se parte questo).
RispondiEliminafalconieredelbosco
Ma che peccato caro FalconierDelBosco! L'intelligenza dei tuoi commenti sarebbe stimolo per me.Comunque è bello sapere che mi leggi.Grazie.Un abbraccio,Mirka
EliminaÈ vero. La musica salva dallo sconforto che procura l'idiozia degli uomini. E in teoria dovrebbe svegliare le coscienze che dormono,ma purtroppo non è così e questo ci procura dolore. Monica
RispondiEliminaPermettiamo che ognuno "senta" che qualcosa non va dentro se stessi,cara MONICA che risento sempre con piacere.Mirka
EliminaLa nostra identità dovrebbe essere quella che si afferma in canto,nella forza delicata dell'amore. L'unica via che porta agli occhi la gioia,la serenità nel cuore. Questo dicono le tue parole. F.
RispondiEliminaSi,le mie parole lo dicono F.ma che illumini il Dio anche la qualità di ogni mio agire.Grazie,Mirka
Elimina"Nulla" possiamo contro la natura quando decide e vuole fare di testa sua,"molto" potremmo fare di "bello" se ci mettessimo davanti il nostro "non" essere immortali.Di questo post è prezioso tutto.Ti abbraccio affettuosamente.Av R.S.
RispondiEliminaA noi lo sforzo,caro AVVOCATO, di crearne possibilità veramente consapevoli.Grazie per tanto immeritato apprezzamento che purtuttavia ho gradito con gioia bianca.Un forte abbraccio,Mirka
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