fiume

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fiume della vita

mercoledì 30 maggio 2012

IL TERREMOTO.OVVERO L'ORA CHE "BOLLA" IL NULLA CHE SIAMO

                                       
     "Perché nessuno ti chieda di significare qualcosa" (Zolla)


                                               
                                            "...E il sapiente che dice di sapere neppure lui ha trovato". (Qohélet)




Puzza di macerie Fumanti e in scheggiate di Fiammate
colpi di materia animata da tremende divinità in zuffa
terra aggregata in urticante scontro senza vista
l'aria rap presa come da coito interrotto e incerto del continuo
che a sorpresa prende e sgomenti in sbigottito lascia nel

zittito di uccelli
animali gelati in lamento lungo 
terror vacui
piante piegate
case in glabri giri di
tarantola
la vita"bollata" 
a nulla 
senza possibilità d'arbitrio
il sapere a
terra
le mascherate a
terra
i sogni di potenza a
terra
i dubbi arrotolati a
terra
solo l'essenza fuggita
in una lacrima
spettacolo inerme di
paura
mentre si abbracciava a te
"donna" che tremava più di me
e della terra martoriata
in quel silenzio cieco che docilmente
si lasciava portare
a visioni di azzurrini colli
trafugati dalla casa dei morti
poi...il primo pigolio
la lacrima sull'altare della
terra
cera di quel l'essenza
sciolta dalla fiamma
non ancora finito.




Mirka






(Prelude-Op 28 N. 24-Chopin)







Le foto sono mie

12 commenti:

  1. Hai descritto una cosa che ha colpito una mia amica di Ferrara: nell'intorno della scossa gli animali, impauriti, hanno smesso di emettere i loro suoni. Cani, uccelli, insetti. Tutti muti. Attoniti.

    Il gatto della mia amica ad ogni scossa fa le prove di evacuazione: si fa trovare direttamente dentro il trasportino, sa che sarà portato in salvo più facilmente....

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  2. MARZIO,gli animali,nel caso da te descritto il "gatto,sanno chi li porterà in salvo o in caso di "irreversibilità" chi li abbraccerà cullandoli nel mentre ...Mirka

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  3. Ma quanta "passione" in questo sforzo che ti ha fattto vivere e scrivere la "vita"! F.

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    1. La passione F è il solo olio che mi unse quando ancora in pancia di mia madre.Mirka

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  4. Hai saputo concentrare in modo eccezionale il terrore che stai vivendo che si piega alla vita nel richiamo di qul primo pigolio.
    Coraggio amica. Nutriti oltre a un buon vino della nostra terra,di quell'atto che ha creato e continuerà a creare. La tua amica. L.

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    1. Sarà sforzo d'un dovere verso questa vita L.che mai conobbe tregua se non per sonno abbandonato.Ti abbraccio,Mirka

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  5. So che sei forte come la poesia che hai scritto. L. Santucci

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    1. Nell'immersione di eventi come questi la forza è nulla,caro Santucci che purtuttavia ringrazio.Mirka

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  6. Ma da questa descrizione così realisticamente apocalittica,il trionfo della vita,la 'goccia"a concime della terra. E dentro questo segno ci abbracciamo. Gianni

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    1. Dentro a quel "segno" ci abbracciamo si GIANNI anche se mettere in fuga S.Giovanni e i suoi cavalli è impresa da titani,Mirka.

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  7. In questi versi c'è la coscienza del viaggio... Siamo in ansia per tutto e stretti a te. Ori

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    1. ORI carissima,in pancia di mia madre fermentò la mia coscienza dellincognita del viaggio e d'ogni suo carico tutto scandito dal pendolo e come tale vissuto in pienezza.
      Grazie per quell'abbraccio stretto in questo caso avvinghiato mentre respiro tenerezza.Mirka

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