fiume

fiume
fiume della vita

lunedì 28 maggio 2012

UN POST DATATO CHE PORTA A CONSIDERARE IL VECCHIO NEL NUOVO.BECAUSE.

                           ..".E ti fisso nelle pupille luce giovane con un nodo in gola" Sinisgalli)

                                                        E mi trovai a "sentire" che in questo scritto ci  vivevo anch'io

           Noi da mille strati coperti, di lato  il Destino e il viaggio inconsapevole che dentro spinge.

                  Non considerare mai te stesso come la causa del risultato delle tue azioni e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività che non cerca.

"Lascia da parte la prudenza,non ti può aiutare contro il destino; preoccuparsi è solo fatica e tribolazione; và,confida nella Provvidenza,fidarsi è la cosa migliore".(Gialal Al-Din Rumi-Massavi)


L'aria era ancora gentile quando abbiamo deciso di rientrare e i suoi profumi ci stavano addosso così che,per un pò ho ritardato la doccia per prolungarne il sapore che pelle e abiti avevono bevuto e che ora sapevano di tutto un pò.Le mie guance naturalmente rosate si erano fatte d'ambra e non dovevo guardarmi allo specchio per saperlo e gli occhi dovevano brillare forse solo un poco di più del loro solito se hanno avuto il coraggio di sfidare impunemente la prima stella,quella che solitamente io cerco perchè so che anche lei lo fa.E' un gesto antico,consueto e complice,il nostro e,quando non avviene non so il perchè ma mi rannuvolo anche se sono in piena risata che dal basso scaturisce e lì si è formata..Because.Sul prato c'erano le margherite,alla siepe il biancospino,in lontananza il gorgoglio del ruscello,più in lù il fischio di una locomotiva,un millepiedi strisciava,un canto aspettava la mezzaluna e uno zuffolo faceva da contracanto a un violino perfettamente intonato.Because.E tutti si era contenti.Del prato con le margherite,della siepe col biancospino,del ruscello che si sentiva in lontananza col fischio della locomotiva,del millepiedi,del nostro odore buono al dna di fiori selvatici fruttati a mele verdi e rosse e di giardino (quasi) come allora.Manca solo il destriero dal trotto allegro sulle rotaie d'un treno.Lui si è fermato a Because.C'è silenzio ora in questa "Casa della Gioia".Butto i cuscini sul tappeto e lascio che mi coprano tutta come facevo nel tempo di because dove sotto bruciava la vita e sopra la luna di cuscini con amorosa tenerezza velava ogni sorta d'impudicizia mista a vermigli cristalli che prontamente diventavano pioggia che scroscia argentina...Non credere mai che il destino sia qualcosa di più di una condensazione dell'infanzia".Già.Chi lo disse? Forse il Rainer Maria Rilke o forse uno che come lui o come me l'aveva dovuto constatare sulla pelle che sempre bruciò.Perchè,che dir si voglia il contrario,il contesto familiare conta come contano i miti familiari come conta l'eredità psicologica. 
La famiglia.
 Una famiglia è come un'organismo vivente ed ha certe caratteristiche ereditarie che sono state trasmesse da una generazione all'altra.Porta in sè anche una serie di dinamiche psicologiche particolari,un clima emotivo che rappresenta il primo terreno in cui la nostra individualità nascente ha messo le radici.Quindi,è inevitabile che si possieda certi modelli interiori,miti ed atteggiamenti nei confronti della vita,acquisti dal terreno psicologico del contesto familiare in cui si è vissuto.In altri termini per usare una metafora da teatro.i personaggi di ogni dramma interiore  sono unici,ma possiedono un'eredità familiare che non dobbiamo ignorare anche se questa eredità psicologica di atteggiamenti profondamente radicati spesso si verifica alivelli nascosti, inconsci,di cui i singoli componenti della famiglia non hanno coscienza.E così per i miti familiari che si tramandano attraverso le generazioni,esattamente come la struttura caratteristica di un viso."Tuo padre era un ribelle,un sognatore,un visionario,un'incosciente un...Tua madre amava parlare stare con la gente meno che stare in casa...oppure,tutte le donne di questa famiglia tengono un segreto,basta andare a curiosare in qualche quaderno,cassetto,scrigno...Because! Miti come questi non hanno bisogno di essere espressi a parole o neppure riconosciuti,poichè passano da una generazione all'altra attraverso l'inconscio,e vengono comunicati in una moltitudine di modi sottili e non verbali.Quindi,ad esempio,il figlio maschio nato nella famiglia di uomini "di successo" erediterà una serie particolare di aspettative a cui egli risponderà in base alla sua natura ed ai suoi personaggi interiori.Ed a una figlia femmina nata nella famiglia delle "donne con un segreto" erediterà certi atteggiamenti nei confronti delle relazioni che in seguito influenzeranno la sua vita,se non  è consapevole di questo copione interiore.Because.Nella vita di una donna il  padre (o chi per esso) non è solo una persona reale ma un sombolo di modello o di una prospettiva interiore attraverso cui la donna si rapporterà alla vita,quindi eserciterà sempre un'influenza potente,non soltanto a ciò che la donna ricercherà nei partner maschili o sul modo in cui si rapporterà agli uomini in generale,ma anche sul modoin cui la donna esprimerà il maschile o il loro lato della sua personalità volto alla realizzazione di obiettivi.E saranno pure le rappresentazioni delle qualità paterne interiori; Il modo con cui si organizzerà e si strutturerà la vita,in cui si definirà e perseguirà negli obiettivi nonchè il modo in cui si formulerà il codice morale,etico ed i suoi ideali.L'immagine della madre sempre per la donna,invece,è anche il simbolo di un principio essenziale nella vita, e di una dinamica o una prospettiva interiore con cui si rapporterà ad essa.L'immagine della madre sarà sempre una descrizione soggettiva delle qualità maggiormente dominanti nella relazione con la madre.Molte saranno note,ma alcune potrebbero rivelarsi addirittura sorprendenti,perchè rifletteranno il comportamento esteriore della madre,ma anche la sua vita interiore; quel suo lato inespresso,e perciò molto potente,per quanto riguarda i suoi effetti sulla donna.L'immagine della madre è sempre la raffigurazione di ciò che il femminile rappresenta per la donna; il modo con cui la donna si rapporta con se stessa come donna,e il modo in cui vive le altre donne,l'immagine delle sue qualità "materne",insomma; la sua capacità di prendersi cura e di occuparsi di se stessa e degli altri,il senso di sicurezza e fiducia nella bontà essenziale della vita,la capacità di fluire con il tempo e le circostanze e di sapere istintivamente quando è necessario attendere,accettando con saggezza le situazioni che la vita presenta.Ecc.
Ed è così che sotto quella coperta di luna fatta di cuscini,non ho avuto bisogno d'avere un'ingiallita fotografia fra le mani che il sogno c'era tutto per favorire ogni dilatazione di mondi invisibili e non e per inventarmene di nuovi solo per risentire l'eco si una vecchia canzone "Because 
scolpita in testa ma soprattutto nel del cuore.Anche l'occhio non è mutato.Ha come allora i suoi baluginii vispi inseguiti subito da qualche ombra improvvisa...Tutta colpa di Because.Così è la vita.Così siamo noi.Pace a noi  vivi e misericordia, ma preghiere per i morti.Rimpianti?...Rimorsi?...No,Solo consapevolezza di un cammino forse difficile da modificare ma che,purtuttavia resta sempre un regalo per la  lucida disarmata dolcezza di totale nudità arresa agli eventi e solo a volte contrastata per spirito ribelle e oltremodo curioso di sperimentarne le incognite  tremando,sfidandole,abbandonandosi alla Provvidenza con "fede sincera".
Mirka

 

19 commenti:

  1. Bella musica, belle immagini, bei testi, la mia anima si è vestita di quella giovinezza antica, che mi affascina.

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  2. Cara,spesso le esperienze umane sono collegate a motivazioni segrete,eredità psicologiche,destino. Però non dobbiamo sottometterci a loro,semmai cercare,esplorando e esplorandoci di comprendere per trovare,finalmente,la pace tanto agognata. Proprio come hai fatto tu in quella chiusa piena di serena accettazione. Ti abbraccio forte. L.

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  3. Tenerissimo,umanissimo,lucidamente sofferto,vittorioso per come l'hai espresso e trasmesso. L'inconscio è si un serbatoio di memorie infantili o ancestrali,ma un mistero vivente e potente che richiede umiltà,capacità di lettura in profondità,una lezione profonda e trasformante man mano che si impara a conoscere,frugando,impietosamente e pietosamente la complessità degli esseri umani,oltrechè la nostra. Belle ogni cosa Mirka. Ciao. F.

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  4. Un complesso e splendido post da rileggere più volte. Vero che il fluire delle cose che capitano e che qualce volta ci travolgono,vengono interpretate in base a ciò che che ce ne ha condizinato la capacità del distacco razionale (parole dette e che ci ferivano pur senza averne afferrato il senso o peggio da quelle non dette ma delle quali inspiegabilmente ma con sicurezza di istinto si lavorava ecc...in quell'età così fragile),poi infine...la wjturità adulta del perdono. Con l'andare incontro a se stessi,agli altri. Questo è ciò che ho capito io di questo tuo scritto cosi preciso,così impregnato di dolorosa ricerca. Ornella

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  5. Ma che bello questo post! Tu ti sei rapportata a dei valori percepiti prima dal tuo inconscio e in seguito diventata coscienza grazie al coraggio d'andare a fondo e scavare,districandoti fra ambivalenze e conflitti,trovando quello specchio che rifletteva anche la luce,vincendo così un "destino negativo",ribellandoti (internamente) a quelle meccanicivptiche dinamiche mentali che si frapponevano fra quei conflitti (affrontati) e la consapevolezza che si poteva costruire altro.

    So che li da te é emergenza. Ci fai sapere? I collegamenti sono muti. Maria

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  6. Quanta tenerezza in questo post così consapevole di appartenere ai solitari vittoriosi!
    T'auguro una notte serena e nel "tuo"letto. Un bàio per quando potrai leggermi.tvb. Bea

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  7. Quando ci vedremo parleremo di questo bellissimo post e ti dirò anche i motivi perchè mi sono così commossa. Adesso ti lascio tutta la mia vicinanza . Forza,mi raccomando eh?! Ori

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  8. Carissimi,
    chiedo venia se non rispondo a ognuno.LA PAURA E I DISAGI DEL TERREMOTO li ho sentiti anch'io ma sono certa di potermi rifare con la presenza attenta di sempre DESTINO BENEVOLO permettendo.
    Grazie,Mirka

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  9. Purtroppo sappiamo e nulla possiamo se non con la partecipjzione di quel sentimento sincero quando accomuna i fratelli nella disgrazia,il nostro esserci non solo virtualmente quando é possibile. Ma torniamo al post che cosg profondamente ci ha colpito. C'è sempre una possibilità per integrare le varie dinamiche di un cammino incrociato. Usare un telescopio anzichè del microscopio onde mettere a fuoco la visione nei suoi strati più profondi e spaziati dall'alto della recita,attraverso uno sforzo cosciente atto a ragìungere l'obiettivo di un'armonia costante e rafforzarne il centro (l'Io). Il libero arbitrio può non comprendere la capacità fl restare saldi di sè pur sentendosi in relazione con i diversi aspetti della psiche,anzichè sentirsi impotenti e vittime di correnti e impulsi conflittuali provenienti dall'interno e dal mondo esterno. La barca si può semse guidare in modo intelligente attraverso le correnti mutevoli dell'oceano. Un grande abbraccio. Sergio

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    1. SERGIO sempre che si comprenda in tempo, si può condurre a riva la nostra nave o che se almeno se ne abbia un "gommone" per condurci alla nostra riva con il sorriso conciliato.E questo credo-spero avvenga per me dopo aver scovato quegli insidiosi "because" e vinti.
      Grazie,Mirka

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  10. Siamo prodotti generati da tessuti lontani,piccole navi nell'oceano del nostro inconscio. (because!). M.

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    1. E come sappiamo rappresentarceli,caro M. pur evolvendoci a sgomitate che sempre qualche ferita lasciano.Mirka

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  11. Che pozzo senza fondo il nostro inconscio! Condannati a percorrere delle tracce lasciate,insegurle quasi con fissata ostinazione,recidivi degli stessi errori,o destino,sino a quando non si ha capito in profondità,deciso di cambiare rotta. Un bel post. Ti abbraccio. Grazia

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    1. Vero,GRAZIA,e spesso solo in età matura ti converti a una gioia che ha il sapore della frittata di cipolle più che di caviale.Peccato ma per fortuna anche.Abbraccio,Mirka

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  12. Forse non arriveremo mai "veramente" a comprendere sino in fondo il percorso di certe parole e come si siano depositate nel nostro "inconscio",di canzoni (because),di comportamenti che ci affascinavano e insieme ci sconcertavano con tale intensità da volerli imitare anche "inconsapevolmente",comunque sia,alla fine del nostro "personale"viaggio,qualche verità avremo raccolto,fatta nostra,"vissuta" come personale Esperienza di un medesimo misterioso cammino.
    Un bellissimo post. Luciano

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    1. Credo LUCIANO che,il nostro "realizzarci" completamente o in parte sia strettamente connesso a una "scelta" che ne metta in moto il cammino e determini un'indeterminato relazionato a una cosa che sta fuori di noi senza tuttavia averne l'assoluto potere decisionale.
      Grazie per il tuo apprezzamento.Troppo gentile anche se provo piacere.Mirka

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  13. Da te s'impara a leggere al punto che l'inconscio ci appare un mondo di realtà solo apparenti. Baci. Pat

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    1. "Realtà solo apparenti" PATRIZIA? Si,se le fai diventare musica che ogni cosa porta a sè e da sè si rigenera.Baci,Mirka

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  14. "Because"! Un magnifico post che parla al cuore mentre la mente elabora e si chiede.
    Come non si può comprendere l'energia indistruttibile che ti anima anche quando sparisci alla vista di tutti.Ti abbraccio.N.Samale

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