fiume

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fiume della vita

giovedì 3 maggio 2012

L'ASPIRAVOLVERE.- L'OSSIMORO DEI FIORI..-DEL RAGIONARCI .


                        Il conoscere altro non è che la cosa conosciuta. Col vedere. Col sentire. Col ragionato




Nel vaso dei fiori. Alcuni gialli, altri del colore dell'arancio. Qualcuno era bello nel chiuso dei suoi boccioli, nel l'arroganza dei suoi pistilli che svettavano il sé del trionfo. Però non se ne sentiva il profumo. Ma altri, anche coi petali staccati e a terra, continuavano a profumare l'aria. Questi ultimi li ho "rubati" io, dall'albero del mio giardino che ogni giorno innaffia.
Un aspirapolvere appoggiata alla parete. L'ha dimenticata Teresa, forse, per ricordare a me le "fatiche" che un tempo ho fatto, spinta dall'amore, dalla volontà di fare dando vita alla vita sul l'amorevole attento coltivato,  e vivere di me, di quel dare prendere che comportano gli scambi veri, nati sulla forza del l'immediatezza, liberati da un piacere gioioso anche quando lo "sforzo" li trascina, alimentati da una "visibile" profondità, cresciuti nel suo divenire di  consapevole maturato adulta nella responsabilità che conduce alla formazione resistente e buona.
Ovvio? Naturale?...No. Solo fatiche "consapevoli" dettate da un amorevole   dovere di vivere l'amore Esistente e resistenziale, dandogli perennemente fioritura. Dato per scontato e ovvio dal circondario, ma ugualmente tirato a compimento con "noncurante" testardaggine di faticoso piacere, o se vogliamo, di poesia al femminile, inutile per risultato personale che potesse anche essere un valore "giusto" di gratifica, ma come espansione di un sentito profondamente rinnovato, l'amore compiaciuto. Che spesso, può essere equivocato a "debolezza" solo da sfruttare, anche se l' ignoranza dell'uno è la misura della scienza del cuore del l'altro.  Chi e predisposto a questo, si resterà comunque, sempre fanciullo nel nostro aver dato da adulti, che, pur conoscendone sforzo e Fatica lo offrirono come Prima colazione, pranzo e scena su tavola apparecchiata a Festa. E anche di questo ne abbiamo consapevole valore d'esperienza, tra questi parallelismi e antitesi per arrivare a qualche centrata riflessione a posteriori da lasciare ai posteri.
 
Ricordo l'irrefrenabile silenzioso delle lacrime sgorgate come da fonte lontana in chiacchiericcio bisticcio fra  di loro, allorché il mio sguardo ebbe a posarsi sui fiori e sul l'aspirazione della scienza. E quelle lacrime sono state l'acqua pulita di giornalista che con sincerità nè scrive a documentazione del vissuto femminile, di ogni vissuto femminile, più o meno, valido sicuramente per il vaso con dentro quei fiori così belli da vedere, e in profumato anche da sfogliato a terra, ma ancora con l'humus del fiore originale.




Ho guardato poi fuori dalla finestra e ho sorriso. Il cielo azzurro giocava con qualche nuvola bianca. Ossimori dialoganti sentenziano la vita, nella ironia che sfuma ogni cosa. In essere come in addivenire
Pittore  di arcobaleni su freccette di pomodoro andato a male, che credi a ciò che  conviene al l'occhio, ignorando il sentito sul pulsare a martello della implacabile coscienza, non indugiare sulla pipa immersa troppo a lungo nel cognac. Questo è l'augurio che di cuore faccio a tutti.


Mirka



"Si dolce è l 'tormento" (C.Monteverdi)




 

16 commenti:

  1. "Ma il tempo è breve e nostra voglia è lunga.Però t'avvisa,e il tuo dir stringi e serra" ( Laura al Petrarca)
    Però tu il merito del distinguo l'hai fatto,con le "fatiche della giovinezza" ormai lontana,un lume quieto che si scioglie nel pianto e diventa sorriso,il cielo così azzurro nel divertimento con le nuvole senza l'affannoso cercare l'ossimoro delle risposte.Sempre affascinante e pura nel tuo sentire come nel tuo dire.F.B

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    1. La vita è tutto questo,FB.Sta a noi trarne lezione per lasciare traccie di felice positività.
      Se il "fascino" fosse seduzione per portare a qualche incantamento di bellezza da scoprire,allora non arrossirei ne proverei imbarazzo per questo tuo indugiare al complimento un pò eccessivo.Grazie,Mirka

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  2. "Nemo potest duobus dominis,eodem tempore et aeque bene servire". Così è impossibile trovare due fiori uguali,la "fatica" con la lievità,la serenità senza il tormento. Salvatore

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    1. Da tutte le bellezze si ha ricevuto,SALVATORE se ,ogni bellezza era desiderio a cui attingere per arricchirci di prodigi.E non importa la differenza che passa tra l'una e l'altra perchè da entrambe si è stati introdotti a un qualcosa di cui avevamo fame anche senza averne coscienza. Ma quanto vorrei che le mie "fatiche" restassero novelle da raccontare ai bimbi.
      Grazie,Mirka

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  3. Vedere la bellezza nei suoi contrari è quiete ragionata. L'aspirapolvere il segno d'un ricordo di fierezza...bagnata.tvb. Maria

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    1. Splendida la tua risposta,MARIA.Infatti si vede coi tutti i sensi e,con qualcuno nascosto pure e,immediate saltano agli occhi ogni più lieve differenza.Su quelle ci si sofferma,si ragiona e poi ci si affida al dio della quiete, in modo che,anche un'aspirapolvere oltrechè a un motivo di fierezza, "bagnata,ci porta a quello stato di grazia.Appunto,la quiete.Un bacione,Mirka

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  4. I fiori governano anche senza profumo,le "fatiche"patteggiano con la memoria emozionale al servizio d'una coscienza consapevole di fatiche forse mai "veramente" riconosciute. Enrico Spaggiari

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    1. ENRICO,desiderare di conoscere a fondo,bisogna amare.Amare in profondità.Le "fatiche" "riconosciute" non sono che la prova di quanto sopra detto.Ma...arriverà il tempo d'ammettere che si "desidera" si "vuole" conoscere.E ben venga questo desiderio e questa volontà anche se potrebbe risultare tardiva,a volte e,inutile ai fini di riso e pianto mescolati insieme.Mirka

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  5. Dio sta sempre nei pistilli d'ogni fiore,nell'interno d'ogni fatica fatta con amore,dolcissima creatura. Affettuosamente ti abbraccio. Av R.S.

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    1. E il nostro gaudio-piacere sta nel riconoscerlo,caro AVVOCATONE anche se molto in là nel tempo.Abbraccione,Mirka

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  6. Quiete e tranquillità, ecco cosa emana il tuo post. Grazie, un abbraccio.
    Paola

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    1. Nel mio cercare dell'ADESSO c'è questo luogo.Di quiete con la profondità del mare.
      Ti abbraccio anch'io PAOLA cara,Mirka

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  7. l'amore incondizionato a volte può prosciugare le energie, ma è l'unico degno di chiamarsi con quel nome.

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    1. "Incondizionato",hai detto bene,MASSIMO,anche se "ragionandoci",ma a posteriori,non so se sia stato giusto il non dire.
      Alto sempre e troppo è il prezzo del silenzio.Mirka

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  8. Noi abbiamo bisogno d'essere amati,conosciuti per essere amati e amati per ciò che siamo. Gratificati dalla solidità propria di quell'amore a cui si è donato la nostra identità multipla e conforme all'autentico e disinteressato bisogno di dare senza nulla toglierci perchè già forti di sè. Purtroppo non è spesso così. Sergio

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  9. Le foto sono bellissime, quella coi fiori sembra un angolo della mia casa, lo stesso sapore.
    Abbiamo bisogno di troppo amore per potercene saziare. È la qualità che manca: accontentarsi è antiumano, ma sempre meglio di niente.

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