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fiume della vita

domenica 25 novembre 2012

SE CI FOSSI ANCORA...







,,pur se con riserva e diffidenza si avverte, comunque,il bisogno di ripresentare un'iniziativa unitaria, in termini che contengano un richiamo all'azione diretta, di massa, e che contemporaneamente, alimentino una polemica verso il collaborazionismo della destra socialista". (Edmondo Peluso- dal l'alleanza del lavoro- 7 Marzo 1922)



Se ci fossi ancora sarei venuta a trovarti per la solita partitaDopo l'abbraccio di rito, mi sarei seduta e messa di fronte a te.  Durante il gioco, senza troppa convinzione, anzi piuttosto svogliata ti avrei chiesto:" Allora vuoi andare a votare? Ci sono le primarie del DS" . Immediatamente TU ti saresti affrettata a interrompere la partita per te così necessaria quanto per me sbadigliera" e, con l'agilità di quella donna che la memoria bambina ricorda, ti saresti diretta con gesto preciso a prendere il cappotto, l'avresti sveltamente indossato, mi avresti puntato il bastone da lontano e, un po stizzita mi avresti apostrofato di indolenza o se non peggio, di negligenza, quella che toglie la qualità costitutiva dell'esistenza. Come al solito mi sarei offesa perché la permalosità pare sia una costante di casa, mi sarei sicuramente scossa dal l'estemporanea indifferenza e... t' avrei subito seguita, nel bene o nel male, anche se in cuor mio la "convinzione" di quel gesto appartiene solo al circolo che sta dentro al nucleo di un DNA.     In ascensore ti avrei guardato e ironicamente ti avrei zuffolato un vecchio ritornello forse più caro a te che a quella donna che sono ora io, consapevole ahimè che, i "troppi mutamenti portano solo ai tradimenti". Spesso. O perlomeno a un destino pianificato senza troppa possibilità di scelta se non il buon senso del minore dei mali.      Purtuttavia la speranza di una molecola di novità ci esorta a non demordere. Fosse solo per quel recupero di una luminosa eredità forse mai  veramente moribonda anche se inconscia.    Come ideale, almeno, a cui guardare, germinato da una integrità morale che vigila su se stessa, autonomamente e criticamente, ma che abbia come obiettivo la "causa comune", senza voli di fantasia, ma concreta nel servizio di quel bene da dividere e moltiplicare avente la giustizia come mezzo alto di navigazione sicura da affidare a un bravo capitano, discuterle, se se ne presentasse la necessità, dargli sostegno in caso di sconforto o debolezza.

 Questo ti direi, cara donna che mi manchi, offrendogli il braccio a reciproco sostegno. Se ci fossi ancora.

Mirka

"Su fratelli e su compagne" (Canto dei lavoratori- )








17 commenti:

  1. È duro il ricordo, è una pietra poetica a pungere nell'anima. Quello che conta nelle persone è l'integrità morale, la sincerità nei rapporti con gli altri, la generosità nel compimento amoroso del dovere. Il loro credo religioso o politico vale nella misura in cui è supportato dal comportamento umano, quando anche se cento fossero corrotti perché "fanno tutti così", io, centounesima, non mi piego all'andazzo e non perché sono scema o testarda, ma perché è umanamente dignitoso e necessario.

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  2. Duro relativamente,DomenicaLuiso. L'esempio di chi ci ha preceduti al "gran salto" è luce che illumina la strada di chi resta. E noi,vaccinati al dolore,forse sin dalla nascita, siamo cresciuti adulti consapevoli della realtà che,se ogni tanto sbatte alle finestre per far sentire che la "sua" presenza ci passò vicina e per un tratto ci accompagnò,si acquieta nel risposo di chi non conosce la disperazione che nega la realtà immutabile delle cose ma fiduciosa s'affida alla tregua dell'oblio che ristora.
    Il rigore morale è un dovere all'esercizio di coscienza,quello che non bara nè con se stessi ma neppure con gli altri. Una concquista lenta e faticosa,certo,ma che alla fine crea la leggerezza della gioia.Quella che fa danzare a piedi nudi sullo splendore del prato.
    Saluti,Mirka

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    1. Uhe PAOLA!Tutto ok? Ciao e alla prossima domenica con le relative novità!...Mirka

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  4. Un sunto chiaro e preciso delle "possibilità" che ci inducono a tener viva la speranza,sempre che l'uomo ce la metta "veramente" tutta. Bellissimo post.Un caloroso abbraccio.Sergio

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    1. ...sempre he l'uomo rinsavisca e si svegli,SERGIO.Abbraccio caldo Si,Mirka

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  5. Auguriamoci sempre che ci siano esempi come quelli citati da te,con la voglia di recuperare quella saldezza che un tempo era autentica forza della nostra gente che si attivava nell'azione silenziosa lasciando perdere ogni dubbiosità di scelta e di eventuali rischi. A.

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    1. ...anche se di esempi ne dobbiano creare di nuovi emozionandoci a quelle scie,A. costi quel che costi ma...Mirka

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  6. In un tempo dove si programmano anche i cervelli,leggere questo, ci sveglia dal torpore di coscienza,riportando a galla quei valori universali, rimodellandoli come una personale scelta destinale.Bel post.G.M.

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  7. la giustizia come mezzo alto di navigazione, dici tutto con queste poche parole, dici della scelta di come vivere
    e oggi è oro colato

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    1. La giustizia,MASSIMO,a codice chiaro a cui sottomettersi e fieramente proseguire.Mirka

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  8. Non sono andata avotare.Forse non ti stupirai più di tanto. Ho preferito affidarmi a immaginare un mondo fatto da uomini e non da teatranti.Trasparenti,preparati e coraggiosi come chi ci ha preceduto. Oggi è solo illusione pensare il contrario. Bellissimo post,ghepardina.Un bacio.Carlotta

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    1. Se ti capisco CARLOTTA! Anch'io sono stata incertissima sino all'ultimo.Andare NON andare? Vendola o Bersani? Poi alla fine ha prevalso quel imperioso dna.Bacio,Mirka

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  9. Ne tuo DNA vive l'orgoglio di persone libere e consapevoli "sino in fondo" d'ogni suo costo.Credo tu lo sappia.Bellissimo post,Mirka! F.

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    1. Si.F. "sino in fondo".Grazie,una caro carissimo abbraccio.Mirka

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  10. Anch'io ho avuto gli stessi tuoi tentennamenti,superati e vinti ricordando mio padre. Speriamo d'aver fatto la scelta meno peggio! Ti voglio bene.Maria R.

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