E tu sei morto senza sapere quanto ti amava questa tua madre
(S. Angelica- G. Puccini)
"Papà,non scappare" Me lo sono
trovato davanti ai piedi,con il ciuffo rosso quasi negli occhi e il pigiama di
quella sera. Quella del respiro spento con la manina piccola nella mia. Sono
scappato fuori dalla stanza,inciampando nei
vestiti abbandonati sul pavimento:(...) "Papà,sono qui".Mi ha
afferrato la spalla e il suo viso ha baciato la guancia. Le lacrime sono cadute
senza che potessi far niente."Papà,non piangere" .(...) E' rimasto
fermo è si è lasciato abbracciare."Devo andare adesso" ha sussurrato
dopo un poco,e le mie mani hanno stretto
"Papà,non scappare".Me lo sono trovato davanti in piedi,con il ciuffo rosso quasi sugli occhi e il pigiama di quella sera. Quella del respiro spento con la manina piccola nella mia. Sono scappato fuori dalla il suo viso.(...) "Si" ho detto,e forse ho sorriso. (...) E le lacrime non facevano male." (Maria Giovanna Luini Gatti - Dal racconto Il chiama angeli)
"Papà,non scappare".Me lo sono trovato davanti in piedi,con il ciuffo rosso quasi sugli occhi e il pigiama di quella sera. Quella del respiro spento con la manina piccola nella mia. Sono scappato fuori dalla il suo viso.(...) "Si" ho detto,e forse ho sorriso. (...) E le lacrime non facevano male." (Maria Giovanna Luini Gatti - Dal racconto Il chiama angeli)
"Senza mamma,o bimbo,tu sei morto!
Le tue labbra,senza i baci miei,scoloriron fredde,
fredde! E chiudesti,o bimbo,gli occhi belli!
Non potendo accarezzarmi,le manine componesti in croce!
E tu sei morto senza sapere quanto t'amava questa TUA mamma!
Ora che sei un angelo del cielo,ora tu puoi vederla la tua mamma,
tu puoi scendere giù dal firmamento ed aleggiare intorno a me ti sento.
Sei qui,sei qui,mi baci e m'accarezzi. Ah! dimmi,quando in ciel potrò vederti?
Quando potrò baciarti? Oh! dolce fine d'ogni mio dolore,
quando in cielo con te potrò salire? Quando potrò morire,
potrò morire? Dillo alla mamma,creatura bella,con un leggero scintillar di stella.
Parlami,parlami,amore,amore,amor!"
"Intermezzo" (S.Angelica-G.Puccini)
"Finale" (S.Angelica)
E ti sentivo nell'aria anche se non ti vedevo e...palpitavi con me come palpitano le stelle a inizio-fine giugno, tesoro mio solo intuito. E io che ti amavo prima ancora di conoscerti,ho dovuto rinunciare a te, fiamma che innocente fiammeggiavi senza sapere!...E sentivo le tue piccole mani sul mio volto bagnato di lacrime e di sudore e il TUO nome (non dato) "Giovanna" che significa il prediletto,era lì davanti ai miei occhi. E oggi saresti stata TU la luce mancante dei miei occhi, (I lumi del cimitero sono tutti accesi; il chiostro è ormai quasi oscuro. S. Angelica è come in estasi. Nella semioscurità delle figure bianche,camminano,in silenzio,come non toccassero terra. Con esaltazione abbraccia la croce,la bacia,si curva,prende la ciotola col veleno fatto coi suoi "amati fiori" e lo beve; quindi si appoggia a un cipresso e lentamente lascia cadere a terra la ciotola mentre le nubi coprono la luna. S. Angelica,di famiglia aristocratica e che forzatamente ha abbracciato la vita monastica per scontare un peccato d'amore, ha saputo dall'altera e implacabile zia Principessa venuta a trovarla, dopo sette anni, per chiederle l'atto di rinuncia alla sua quota del patrimonio familiare per darla come dote alla sorella minore prossima alle nozze che, quel bimbo,l'unica ragione del suo restare in vita,è morto. Disperata per il gesto folle che l'ha indotta a cercare la morte per unirsi per sempre al suo bambino, conscia del gravissimo peccato contro la vita,invoca un segno di grazie e perdono. Ed ecco apparire la chiesetta come gonfia di luce e fra uno sfolgorio di ali riempita di Angeli .Sulla porta la Regina del conforto,solenne e dolcissima,e avanti a lei un bimbo biondo, tutto bianco. La Vergine, con un gesto tenerissimo e materno, sospinge il bimbo fra le braccia protese della morente S. Angelica che serenamente si riversa a terra e muore).
Buon ipotetico Compleanno, Giovanna. So che sei ovunque io sono, e i tuoi occhi sono in ogni stella che vedo anche quando il cielo è coperto di nubi, come oggi e la balena madre giace sognando con gli occhi sgranati sulle acque che tutto circonda dall'inizio sino alla fine. Eppure grande fu la visione di quercia con foglie e tanti tanti rami, nel mezzo,una piccola (foglia) mai nata ma brillante nel suo epicentro di cristallo che sorride come io sorrido a lei nel richiamo d'un incompleto nido che chiamo quale "SEGNO DI GRAZIA". Un ciao in questo giorno importante di festa,su per giù come in quel tempo e...una nanna per TE.
(Bianca 2007)
"Pavane pour une infante defunte" (M.Ravel)
Che sia suor Angelica, o che sia una madre qualunque, la morte di un figlio è un dramma che non passa. Mai.
RispondiEliminaE la bellissima musica di Puccini, o quella a tratti oscura di un Ravel pieno di echi di gioia perduta non possono non far riflettere....
Un abbraccio
Con la tua sensibilità umana e d'artista,l'empatia porta al reciproco abbraccio MARZIO che insieme ringrazio.Mirka
EliminaCiò che hai scritto non è "decorazione",nè "estetismo" che ammorbidisce per stile o classe. È "totalizzante",come la musica che hai messo,come per un dolore di un figlio "mai nato". Tu hai espresso il "senso" dell'esistere al di là dello stesso dolore che può aver bloccato il "fluire" del fiume... Perchè solo fra tutti gli esseri l'uomo ha coscienza di sè,una coscienza che nell'artista diventa come presenza ossessiva,quasi una maledizione.Una consapevolezza che è anche voluttà ed autocompiacimento,perchè da quel baratro su cui sta sospeso,i panorami sono incredibilmente belli e l'ituizione di questa bellezza fa male in modo quasi fisico.Il tempo non si consuma in una serie di attimi immobili (cretini),ma è tutto presente nella sua consapevolezza,nel sentimento di questa consapevolezza.E nulla consola.K.Voigt
RispondiEliminaMa c'è la volontà di chi è riuscito a trasformare l'esistente schiacciato dai pesi,in bellezza di vita da vivere, in nuovi colori purificati dalla pioggia,la musica,un prato al suo nascere,certezze di speranze,talenti attivati,la positività della vita,il sentimento non parassita,l'amore che salva e redime. Grazie,Mirka
EliminaGiovanna non si è mai allontanata dalla sua mamma e,la pace che si percepisce in chi ha scritto questo dolcissimo port,lo testimonia come quella "grazia" ricevuta da suor Angelica quando ne ha invocato un "segno".Sergio
RispondiElimina..."ed aleggiare intorno a me ti sento,sei qui,sei qui,mi baci e m'accarezzi".
EliminaGrazie infinite,SERGIO,Mirka
Puccini! Il grande conoscitore della psiche femminile. Con amore si avvicinò a loro. Sempre con amore seppe capirle e assolverle da ogni errore o nei loro estremi. Ravel così misterioso! Un grande,toccante,umanissimo post,signora! Grazie per tanta generosità regalata con con consapevole semplicità. Enrico Spaggiari
RispondiEliminaPuccini col suo incredibile fascinoso amore verso il femminile in "tutte" le sue forme che seppe riportarle con la sua musica sublime e toccante,alla "scelta originaria" senza ombra di colpa,ma neppure in un'edulcorata miscela d'illusioni per farne sparire gli alibi.Ma amore che perdona col pianto libero e abbandonato per sicura "grazia" ricevuta.
EliminaGrazie ENRICO con semplicità.Mirka
Ho letto con molta emozione questo post...ma ricordo,e mi commuovo,le tue superbe e perfette interpretazioni della zia principessa in quest'opera breve ma cosi difficile. Ti abbraccio forte. Carlotta
RispondiEliminaSi,CARLOTTA.Nel ruolo della zia principessa andavo proprio con "superba nobiltà"! Bacio,Mirka
EliminaIl dolore per la perdita di un figlio,non smettera mai di aprire la sua ferita nell'improvviso di uno "stato",di un "avvenimento',di consapevolezze cosmiche. Ma nel suo "trasformarsi" in "stella",sarà lui l'eterna primavera di un sogno "sospeso" solo per darci la "certezza" che la luce non mancherà se si saprà guardare quella stella anche in inverno.
RispondiEliminaCommosso di lettura e di musica. La saluto con rispettosa partecipazione. Giorgio S.
Grazie infinite,GIORGIO.E'così.Io le stelle le vedo anche in inverno.So immaginarle e...la paura scompare,pare,almeno sin che le guardo.Mirka
EliminaColpisce la profondita di questo dolore sublimato. Ti abbraccio. G. M.
RispondiEliminaAccettare il dolore come parte del tutto,umani errori inclusi G.M. è.un modo per RIconoscere che ci si può aiutare chiedendo perdono e alleggerendoci di misericordia che impone l'impegno a riveder le cose sotto nuova luce e,conseguentemente agire.Mirka
EliminaOh! se "il chiama gli angeli" funziona,dolcissima amica mia. Un abbraccio tanto lungo perché arrivii fino alla tua stellina. L. S.
RispondiEliminaNon a caso ho compreto il "Chiama Angeli" e...proprio a Roma,cara amica e,sai una cosa? A volte mi tiene compagnia ma anche mi sveglia.Bacio,Mirka
EliminaS. Angelica ha amato suo figlio sino a morirne. Tu sino a vivere. T. V. B. Orietta
RispondiEliminaBeh,dovevo "meritare" il paradiso,non credi dolce ORIETTA che spero di rivedere quanto prima con "mostra" e altro?...Mirka
EliminaCi sono persone perlopiù donne,che subiscono il dominio assurdo,crudele e "implacabile" di un contesto familiare e sociale,(s.Angelica-islam-ìndia-ecc ecc) altre come te che scelgono la responsabilità imposta da un destino avverso,affrontandolo e vivendolo sino in fondo.
RispondiEliminaMi complimento (?) per il valore aggiunto delle musiche.Un abbraccio veramente sincero. Luigi Santucci
Questione di "diversa" consapevolezza e coscienza,LUIGI,o forse, solo di un'indomia fierezza chepreferirebbe morire piuttosto che soggiacere a qualsiasi tipo di dominio "imposto".Grazie,Mirka
EliminaLa tua bellezza anche se dolorosa,ci stimola a penetrarne il mistero.
RispondiEliminaTi abbraccio con affetto,stima,tenerezza.A.
I "misteri" vanno solo sfiorati A.Loro appartengono a un "giardino segreto" dove l'albero della conoscenza porterebbe danni,se violato.Meglio allora guardare le meraviglie dal buco della serratura.Ciao,Mirka
EliminaMa il passato può essere modificato,liberandolo in preghiera consapevole dei propri limiti umani.Dolcissima amica, quanto bene ti voglio.Tienilo presente e nel cuore.Maria
RispondiEliminaSi.MARIA.La "preghiera" fatta col cuore può liberare e certamente aiutare più velocemente anche il processo di guarigione,sempre che si unisca anche la "volontà" di riparare e a nostra volta trasmettere con convinzione ciò che si ha imparato.T.V,B,Mirka
EliminaLo stato contingentdm ha portato alla luce questo post struggente di dolcezza ma non di tormento. Senti che "Giovanna" è la tua stella "fissa" insieme alle tante persone che ti hanno voluto bene e che "ora" ti proteggono,vigilano,pregano.
RispondiEliminaCome mi emoziona "ancora" il ricordo e l'ascolto di Suor A ngelica!... Un bacio grande,amica. L. S.
Lo "stato contingente" e...il bisogno di Giovanna,dolce amica che con emozione si ricorda! Bacio,Mirka
Elimina