"L'individuo nasce dalla società e non la società dagli individui".
(Durkheim)
(Durkheim)
Nella mia famiglia originaria come quella a seguito, allargata o concentrata che fosse, si è sempre festeggiato il Primo Maggio. Era una festa sentita e non per il sole già assicurato, i fiori in crescita, il via ai picnic "fuori porta" o sui prati. Ma perché ci si sentiva "lavoratori convinti" reclamante il "diritto" alle ore di riposo come necessaria e giusta conquista "concreta" che doveva compensare la fatica dello stesso, l'orgoglio degli sforzi per non soccombere allo sfruttamento, la volontà di uscire da ogni forma di schiavitù, consapevoli d'essere uno legato all'altro e con l'obiettivo di migliorare non solo la propria condizione personale, ma tutta la società E la consapevolezza d'essere noi i primi a sentirci "civili" perché si pensava civilmente e ci si adoperava a "volere" questo era un motivo di felicità. di festa. Uno per tutti famiglia-identità-LAVORO tutti per uno.( beh quasi così). Lì era il senso "concreto" del nostro esistere. Nella libertà di scegliere ma legati gli uni agli altri. Non separati, giacché il "progetto" di tutti (quasi tutti) era quello di realizzarsi attraverso il lavoro, un voto elettorale che valesse, che la scelta dei rappresentanti eletti fosse a suffragio del popolo e non viceversa. Ed era con questo spirito che si sventolava una bandiera (rossa). E i ragazzini imparavano che, "possederne quell'insieme" avrebbe dato significato alla propria "identità" attraverso un lavoro umanizzato con la speranza di poter realizzare questi sogni, forse un tantino utopistici, idealizzati certamente, ma possibili se sostenuti dalla "lotta" chiara per finalità e per coscienza del pensante. Tenendo presente la Storia, gli avvenimenti politici ed economici che la formarono, i fallimenti e i perché ci sono stati, le conquiste, l'impegno a portarle avanti. E i bambini, pur non comprendendo a livello cognitivo, percepivano che era bello seguire l'entusiasmo dei grandi perché ne sentivano la spinta di "pelle" e di una "forza morale". E con che gusto poi, si mangiava la pasta al forno o le tagliatelle al ragù incuranti dei baffi rossi lasciati su tutta la faccia, la torta di mandorle inzuppata nel vino bianco frizzante!
Oggi guardo con tristezza la bandiera tricolore appesa al mio balcone già da tre giorni, e mi domando dov'è il lavoro (assicurato) non solo come mezzo per realizzare una propria identità umana (sogno-illusione non importa), ma sottopagato (quando c'è), saltuario e dato in pasto a dei "mercanti in fiera"?... ché, perpetuare i valori, come può essere per un voto elettorale non fittizio ma che incida, è necessario avere chi lo dà capendo che fa bene a lui e attraverso lui in quel "diritto" cresciuto perché ci si è "auto educati" e a propria volta capaci di esercitare una buona educazione, coscienti che sarà un mezzo fondamentale per far crescere se stessi e il globo insieme, nel rispetto verso se, il tempo del quale un giorno si dovrà dar conto, nella fierezza che spruzza energia anche quando sarà cenere...
Mah! Comunque io un bel PRIMO MAGGIO lo auguro a molti.
Mirka
"Canto della lavandaia al Vomero" (Amalia Rodrigues)
Quanto hai ragione! Infatti non può esistere progresso se non quando l'insieme" sia un tutto coerente coi quei valori. Grande la Rodrigues anche se so che sommessamente canterai l'Inno dei Lavoratori libero da tutta la polvere. Luciano V.
RispondiEliminaLa coerenza presuppone la crisi delle intelligenze in un prima,nel durante, una presa di coscienza guidato da un pensiero positivo che unisca "ogni diversità" per un bene comune e non solo di pochi,come senso di finalità,così io credo,LUCIANO anche se non faccio testo.Canterò pur sommessa,dici?...Uh! Ho troppo male alla gola.
EliminaMa...Buon Primo Maggio.Mirka
C'è poco da festeggiare questo primo maggio. Uno, nella scheda elettorale, può scrivere il partito che più gli piace o meno gli dispiace e sventagliare la bandiera del colore preferito: liberissimo. Però nessuno è libero di sopraffare gli altri talmente da spingerli al suicidio per disperazione della vita. Di tutti costoro che si agitano in televisione vedo ben poco su cui posare l'occhio senza disgusto.
RispondiEliminaIn perenne contraddizione,DOMENICA,reale solo per far ricchi i già "strabordanti",alle ossa gli svestiti ricchi solo di "povera" dignità.
EliminaBuon Primo Maggio.Mirka
Un post che riflette molto bene lo stato d'animo dell'individuo senza maschera. Ciò che siamo ora. Questo Primo Maggio. Svuotato di credo,di forza,di valori. Vivi nell'improvviso segno di "presenza" che si ripete ogni 4 anni (se non prima o subito dopo) in un "voto" buono per darci l'illusione di contare,per poi svanire subito. Nel nulla. La società di oggi. Fatta di codici,di marchette,di egoismi. La "nostra" bella società!
RispondiEliminaMa a Te e a tutti quelli come Te,col cuore, Buon Primo Maggio. F. B.
La nostra è una democrazia solo formale,caro F.B. e il "voto" non è che la sua espressione.Libertà (fittizia) di scegliere in un voto, già speculato e da una scelta alienata in partenza così fortemente condizionati dalla prepotenza dei plagi,delle "compravendite", del poco esercizio a ragionarci su.
EliminaCol cuore,Buon Primo Maggio a Te.Mirka
Su fratelli e su compagne...ma solo dentro al cuore. Quando l'egoismo e l'avidità hanno preso il posto alla razionalità che affratella le differenze e assicura un lavoro giustamente retribuito per tutti,resta la "follia" puntata su un voto elettorale,come ancora di salvezza consapevoli della sua materia fatta di plastica.
RispondiEliminaBuon Primo Maggio. Sergio
Dell'Inno, su parole di Filippo Turati,ricordo gli "storici echi" frammentati dalle urla "reali" di un'oggi svuotato di forza,d'umanità,d'ideee e di ideali,dal lavoro che manca e che rende "stranieri" in patria o semplicemente a se stessi.Mentre i "folli" che hanno diretto la giostra se la sguazzano e ridono ridono.
EliminaBuon Primo Maggio,ciononostante.Mirka
Molto abbiamo perso cammin facendo, e molto abbiamo tolto al futuro...purtroppo con le armi spuntate non c'è speranza tranne quella che le cose cambino, ma perchè cambiano ciascuno di noi dovrebbe, nel suo piccolo, "fare" qualcosa...non rinunciamo a palesare il dissenso.
RispondiEliminaOggi festa dei lavoratori qualcuno ha pensato di lasciare aperti i negozi e le povere commesse, molte mamme, pagano la babysitter per FESTEGGIARE!!!
La scusa è di ridare ossigeno al commercio, ma quale ossigeno se le tasche sono tutte vuote, e quale onesto lavoratore sottopagato e oberato di tasse avrebbe voglia di passare il 1° Maggio facendo shopping?
Un caro abbraccio.
Già! FRANTZISCA,festeggiano i "TRITACERVELLI" per cucinarli cotti.
Eliminama...Buon Primo Maggio,cara.Mirka
Buon Primo Maggio,Mirka,nella condivisine delle verità scritte in queso post. Beatrice
RispondiEliminaIn pochi siamo a condividere le molte verità scritte in questo post,cara BEATRICE, ma quand'anche fossimo un 'esercito di prdi,saremmo pur sempre dei "prodi" intabarrati.Bacio,Mirka
EliminaBuon 1 Maggio?... Ma se anche il cielo si ribella! Qui è diluvio. Vuol dire che,anzichè bandiere sventoleranno le banconote (ma ci sono?) nei negozi aperti. Vergogna! Però qualche bandiera c'è. La tua che non vedo ma immagino. Baci. Maria
RispondiEliminaSi.vergogna,MARIA, tanto le coscienze si sono ibernate per "astratti" fatti nell'indeterminato tempo che non vive.Le "banconote"?...Ma qualcuno le moltiplica prosciugando la vita degli altri,ma che importa?,tanto per "quelli" ci sono i "Dulcamara" con risorse da "Alice" fin che ce penserà il "fisco" della falce con a casa il martello. E allora...godiamoce il "bel sole" di "Oggi".Baci a te,Mirka
EliminaCiao. Ci sono molti problemi per entrare nel tuo blog. Anche per mandare delle email. Come mai? Polvere?...
RispondiEliminaComunque noi abbiamo brindato. Brindato a chi sa resistere e agire senza far chiacchere. La dialettica la rapita Hegel e i parolai sono tanti più dei funghi prataioli. Se vuoi fatti viva tu. Luigi Santucci
Ciao LUIGI,mi dispiace per le difficoltà che hai trovato per entrare nel mio blog.Il mio prato comunque è "verde" e con le margherite risponde,BRAVI.
EliminaCiao,Mirka
Auguri ghepardina e al di là del primo maggio. Un bacione. Carlotta
RispondiEliminaCARLOTTA, e che sò tutti sti auguri anche se graditi?...Mica sò moribonda o affetta da incurabil male,neh?! Baciotto,Mirka
EliminaCiao, sono in ritardo, e quindi non faccio gli auguri per la festa del Lavoro, anche perché ho visto che ti impermalisci... ;-) Un salutone affettuoso sì, però, te lo lascio. E un bacione. :-*
RispondiEliminaPaola
No,PAOLA carissima.Non m'impermalisco anche se la mia sensibilità spesso mi fa chiudere a riccio.E' solo che,l'insistenza di tanti ostinati auguri mi facevano sentire Mimì o la Violetta sul bordo del letto.
EliminaSempre beneaccetto è il tuo affettuoso saluto che percepisco senza commedia o formalità.Cosa che "noi" di "terra" e nati sotto il segno del "toro" ci è congeniale e quanto mai ci garba.Bacio,Mirka
Ciao grande Mirka. Io il primo Maggio non l'ho proprio festeggiato , non ho avuto il coraggio e la volontà di farlo.....Tvb.Mary
RispondiEliminaSiamo stati in molti,MARY,purtroppo e con gran tristezza e peccato.T.V.B.Mirka
EliminaNon sapevo che questo antichissimo canto popolare delle lavandaie del Vomero fosse stato cantato anche dalla grandissima Amalia Rodrigues. Bello anche nella versione della Compagnia di Canto Popolare.
RispondiEliminaGrazie, Mirka
MA tu GUIDO non potevi che apprezzarli.Grazie ancora per le tue favole (?) preziose e che saranno quantomai utilissime.Mirka
EliminaLa penso come te. Nel mio quartiere,ad es. alle finestre di tutti, c'erano bandiere. Ma che importanza potessero avere,questo non lo so se dentro le case vi stanno le pavide pecore?
RispondiEliminaMa ti ricordi ciò che si diceva,io e te,nelle appassionate e rabbiose discussioni sulla "tragedia" umana?... Ti abbraccio malgradotuttoe... Paolo P.
PAOLO,malgradotuttoeciononostante sempre un'Evviva,
EliminaPotremo rifarci?...Sicuramente si, ma...noi osserveremo il cambiamento da lassù e ne gioiremo senza il malgrado.Ciao,Mirka