e facevo piano per non disturbare il tuo riposo sempre tardo a venire
Che strano questo aprile che si apre con la nebbia che, alzandosi, porta realtà di vissuti forse, mai evaporati del tutto! L'Abruzzo. Montereale. (L'Aquila). Un cascinale dalle spesse mura settecentesche, il silenzio assoluto che lo avvolgeva all'alba, col primo passero in frullino d'ali, io che lo inseguiva arrampicata sull'alta finestra del camerone affrescato, i contorni dei monti appena immaginati ma che di lì a poco avrebbero assunto lo scintillio delle creste ancora innevate, il tuo riposo che continuava sereno col respiro che giungeva sino a me e, che si univa alla felicità che avevo davanti.
Quanto tempo passavo davanti a quella piccola finestra rettangolare e lunga? Non so, che il tempo non ci stava, giocherellone com'era a fissarsi in tutte quelle forme in mutamento, nello sciame di rondini in volo di passaggio, l'oro porporino che le avvolgeva e intorno, le farfalle in amore, una foglia con un filo d'argento ai bordi, una mosca smeraldina che si divertiva col mio naso, le nuvole e la luce a mezzo. Eppure, fortissima ho la sensazione d'eternità inafferrabile con noi risucchiati dal suo vortice lento.
E che meraviglia, quando limpide si stagliavano le informe cose! La grande quercia secolare, l'albero di nespole e il mandorlo. Il prato verdissimo con le gittate di peonie rosa, il Santuario con annesso l'ex convento degli Agostiniani, il campanile del Santuario, il Palazzo Cassiani, la collegiata di Santa Maria Assunta, in lontananza il gorgoglio della fonte di San Clemente che ripetutamente chiamava senza speculare il dono e...profumi, profumi.
Poi, dolce la tua voce mi scuoteva da quel l'incantamento. Seguiva la festosa risata, il bacio gentile, la colazione calda e varia, la pulizia quotidiana, a turno, la ginnastica sul prato con l'aria ancora frizzantina, Klaus il pastore tedesco, con la cockerina spaniel Lara che mi facevano impazzire e qualche volta anche un po paura, i vocalizzi e, alla fine, fuori a parlare con la gente. Perché con la gente comune ci piaceva parlare.
E ora, anche tu sei morto. Morto come lei in quel 26 di questo mese mentre io rinnovavo la mia nascita proprio nello stesso giorno o meglio nel giorno della sua sepoltura e, reimparavo a pregare di un nuovo, sgorgato da questi dolci ricordi sfatti, mentre il vento mi riporta le note del tuo clarino quando suonavi Mozart, la tua fatica di volontà a vivere anche se i giorni più felici li avevi passati con me, così almeno mi dissero, la terra pregna di succhi in germoglio, le mie mani protese a raccattare un che di "famiglia" che non c'è più e che mai più potrà ripresentarsi. Come tutto s'allontana e trasmuta! .Eppure noi sapremo che si è vissuto, forse come una favola che si può raccontare,un'esperienza che ha inciso sulla nostra identità, l' avventurarsi di un Viaggio di cui non sapevamo né l'inzio, né come sarebbe andata a finire, ma neppure il suo seguito, fatto inevitabilmente di qualche intoppo, qualcuno messo in conto, altri arrivati alle spalle, certi comunque della direzione verso la quale ci saremmo incamminati.
Mirka
"Adagio" (Concerto clarinetto e orchestra Mozart)
La foto è mia
Grazie per questo grande omaggio alla vita come alla morte. L. M.
RispondiEliminaTu hai occhi pieni di sogno e di bellezza e ne custodisci una viva memoria dietro quel velo d'ombra che dice anche la profonda malinconia, ma Mozart ti indicherà sempre la giusta direzione......Tvb. Mary
RispondiEliminaTutto si matura in memoria fresca,in prati senza semtieri,in malinconia che lavora sotto e,più reale appare il sogno momentaneamente interrotto.Tu sempre giovane come una preghiera reimparata col cuore del presente. F. B.
RispondiEliminaSovvertitrice delle ingiustizie umane,cercasti nella musica e nel sogno (grande) l'ideale,ti guidò l'amore come unica luce,tua madre,che adesso è una "stella fissa".tanto per copiarti una delle tue espressioni. Affettuosamente ti abbraccia un vecchio amico. Av R.S.
RispondiEliminaSi può guarire dalla malattia che ha contratto l'anima? Io sono convim
RispondiEliminata di si. O con tanto amore, bello,sincero,pieno e dolce,oppure lasciandosi avvolgere dall'amore di coloro che,"apparentemente"se ne sonn
andati. Ti abbraccio forte. Maria
Hai troppe capacità per non sentire quanto io ti comprenda e ti voglia un bene infinito. Com'è per O.anche tu mi manchi. Grazie per quel video che mi ricorda ciò che aveva avviato O... Orietta
RispondiEliminaNon so se da te sia nata prima la donna o la bambina,ma una carezza desidero lasciare ad entrambe. La vita è proprio questo viaggio sconosciuto ma con meta certa. Grazie per questo bellissimo concerto. Sergio
RispondiEliminaTutti i mesi sono importanti,ma questo aprile,in particolare,lo è per te. Per quel "dono" sambiato fra due persone che si sono amate sino al reciproco,seppur diverso,compimento,portato avanti con sofferta naturalezza,si,ma anche con consapevole "festa".avresti detto tu. Ti comprendo,ricordo e ti sono vicina. In silenzio. Carlotta
RispondiEliminaCiò che l'ha spinta sara pure stato un fondo verso l'alto,eppure sono certo nell'affermare che,lei é riuscita a fare della Sua vita,un'opera d'arte in tutti i suoi passaggi. Un'amico che l'ammira e che le è grato. Enrico Spaggiari
RispondiEliminaAnche la notte è tenera se cantata da lei. Giorgio S.
RispondiEliminaRINGRAZIO TUTTI.
RispondiEliminaTanto e col sentimento più appassionato del cuore.
Chiedo comprensione per non avere risposto a ognuno,com'è mia abitudine fare e come mi corrisponde l'educazione che a suo tempo mi fu data in dotazione e come esempio da imitare di civiltà umile e consapevole.Residui dello tzunami passato (bronchite e tosse) m'impediscono d'assolvere quanto con GIOIA avrei voluto adempiere.Ma...mi rifarò
Con affetto,Mirka
È bello poter spostare le lancette del tempo che ci vide felici. Triste sarebbe invece,non poterlo raccontare. Un caro abbraccio e...complimenti per la musica e per la foto. G. M.
RispondiEliminaVerissimo G.M. e,questo, nessuno potrà portarcelo via neppure i ladri più abili di sofisticate strategie.Abbraccio RIcambiato senza pensarci troppo.Tra l'altro non mi è neppure congeniale il calcolare le risposte nè tantomeno gli abbracci.Se li dò,è perchè li sento (a pelle).Mirka
EliminaSpesso sembra un viaggio alla Salgari affascinante da leggere.Grazie.A.
RispondiEliminaE invece è il nostro,carissimo A.che saluto col mio più bel sorriso.Quasi il più bello che col "friccico" di malinconia non me lo rende torrente.Mirka
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