Oh memoria togliti di mezzo!. Troppo mi ricordi le gioie effimere come quel cantar di vittoria,credendola guerra e non battaglia che acquieta per un riposo necessario quanto illusorio e i dolori. Oppure fa d'ogni sospeso una dominante che risolva a cerchio almeno per chi ancora resta.
Quando la Storia si ripete è un riaccendersi di memoria che vorresti subito spegnere. E non per vigliaccheria o per ignavia. Ricordo come fosse ora la freddezza regalata col sorriso. A proposito. Avete mai visto il potere serio mentre ammanetta?... No lui sorride. Sempre. Beh! quello sghignazzo è qui nei miei occhi diventati anima furente. Oggi la Grecia noi come allora. Accinti per quel concerto d'Inaugurazione-Stagione che si sarebbe mostrata uno schiaffo in piena faccia. A volte mi chiedo se mai finirà la lotta verso chi "usa" a volontà per poi farne lucido per scarpe quando l'uso diventa oggetto ingombrante per l'incapacità a trarne gli adeguati profitti. Fossero pure prestigio di Storia,orgoglio di Nazione,patrimonio di Cultura da tener ben stretta nel mentre le si dà il più ampio spazio.
E oggi,quando nel telegiornale delle 13,mi si sono presentati quell'orchestra, di strumentisti, quel Coro di artisti per l'ultimo concerto prima della chiusura definitiva della Radio Nazionale,ho rivissuto in ogni nota,in tutto quel luccichio d'occhi,negli echi vibranti lasciati a fine "spettacolo",un'identica atmosfera come quella del 2 Dicembre del 1992 a Roma Anche lì si era consapevoli che il sipario sarebbe calato per sempre,frammentate le voci e i suoni,dato in pasto alle mosche un'antica cultura nazionale.
In programma c'era l'Alexander Nevsky di Prokofiev. A metà s'interruppe. Un fremito lungo come chi sa di dover assistere a qualcosa di assolutamente inaspettato e percettivamente tragico, serpeggiò lungo tutte le vene dell'Auditorio. Qualche archetto sospeso un oboe gracchio,in piedi tutti quasi per invisibile ordine,mentre la cantante nel suo abito lungo e nero interrompeva la sua Cantata . Non riuscendo a proseguire nell'oscena beffa, si rivolse invece con la sua voce chiara e ferma al numeroso pubblico accorso. Spiegando.invocando aiuto e comprensione,chiedendo perdono per lquel tradimento operato alle spalle degli artisti e che era d'obbligo mettere in pratica deludendo chi era intervenuto con l'interruzione dello stesso.concerto. Con la fierezza naturale e compagna di tutta una vita,l'artista si diresse verso l'uscita. Lasciò una breve intervista ai giornalisti lì convenuti,andò nel suo camerino,si tolse gli abiti di scena,si mise i jeans e una maglietta neppure troppo nuova,le scarpe comode,lo spartito e quaderno nella tracolla e anonima s'intruffolò fra la folla in direzione dell' uscita centrale. La battaglia era cominciata. Lei doveva correre. Tutti i mezzi erano buoni per informare il Mondo e lo spazio che ignorava e pareva continuare a dormire i sonni dei giusti. E lei li usò ben sapendo che tutto sarebbe servito solo per loro. Nei due mesi vivissimi di abbracci, allegria spavalda, notti di barricate ingenue e goliardiche, il caffè portato dai colleghi di turno.
CHE IDIOZIA QUANDO GLI GNOMI SBAGLIANO IL "PUNTO" E RIMBALZANO IL PREZZO ALLE VITTIME INNOCENTI SOLO POCO PRIMA GRANDI PEDINE DEL LORO TERRIBILE GIOCO.
Con stima e affetto solidale a tutti gli ARTISTI GRECI che ora si trovano ad affrontare la stessa ignominia e paura..
Mirka
"Battle on the ice" ( Op.78 Alexander Nevsky-S.Prokofiev)
Immediato e completo di contorni che c'immedesimano. Solidarizziamo anche noi con te,per ogni scempio perpetrato alla Cultura,alla Democrazia,al Paese,al Progresso libero e senza padrone,se non fosse che,tutti,ahimè,siamo sotto controllo di anonimi padroni,forse gnomi,sicuramente un'unica faccia che "sorride" mentre altri muoiono.Valentino
RispondiEliminaCaro Valentino abbiamo pur voglia di "fede nuova" che costruisca valori nell'unità anzi che smembrarla ma...lascio a te l'ottimismo a crederlo possibile almeno un giorno a venire e,poco importa se noi non ci saremo. Sempre un'Evviva...Ciao.Un'abbraccio,Mirka
EliminaVita dura per i Robin Hood. Per chi "ci prova" a scandagliare il setter,per i bravi artisti impegnati e abusati sino al "lucido per scarpe",per ogni popolo governato da cinici padroni. Fabrizio D'Avossa
RispondiEliminaFABRIZIO,un giorno qualcuno disse che,i veri eroi sono le masse,gli uomini di potere infantili e ridicoli se non comprendono questo e non la temono che,non è mai tardi perchè quella forza, ora sbrindellata e a pezzi,si riformi in autentica forza di coscienza,di vitalità di spinta veramente organizzativa. Ciao,Mirka
EliminaCommossa ti ringrazio per non essere cambiata.Monica Berni
RispondiEliminaoh se sono cambiata MONICA carissima,pur restando fiore di campo bruciato dal sole. Bacio,Mirka
EliminaSono voci che si alternano a raccontarci storie identiche anche se con qualche diversità. Entrambe con la passione lucida della realt,à fusa con la visione di un sogno,il concreto,la speranza che delude "sempre" quando si aggira attorno all'occulto potere.F.
RispondiEliminaSi è anche questo F. con l'orgoglio sempre per avere fatto tutto ciò che era in tuo "aperto" potere fare e contrapporti per giusta causa consapevole di valore universale.Mirka
EliminaAnche noi solidarizziamo con questo popolo caduto in disgrazia per una cattiva gestione amministrativa,un'economia non oculata e forse investita in sprechi e corruzione. Che terribile responsabilità pesa su quelle spalle che hanno portato al macello quelle voci che davano orgoglio al loro Paese come lo diede Omero e non solo,mentre a noi italiani resta impressa nella memoria, l'emozione di quei concerti di altissimo livello,presi in diretta dal Foro Italico e ascoltati in t.v. col cuore palpitante.Un'abbraccio.affettuoso.Giorgio S.
RispondiEliminaGrazie e mille GIORGIO per questa manifesta doppia solidarietà tenendo ben presente che,!fatti non fummo per chinar la testa" Ricambio affetto e gratitudine sincera.Mirka
EliminaHai ragione. La Storia si ripete nelle sue concquiste come nei suoi massacri. Ti ringrazio per il dono di quest'articolo e di quella musica assolutamente nuova per me.Grazia
RispondiElimina...e con la "fede nuova" di poter trarre lezioni dalla Storia prevenendo i tentativi dei subdoli massacri o almeno senza lasciare il campo.Bacio,Mirka
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