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fiume della vita

domenica 2 giugno 2013

COSA CI FA "LEI" QUI.



...forse non fu neppure la cosiddetta "lotta di classe" ma l'applicazione degli umili testimoni del Vangelo




"Cosa ci fa "lei" qui?  la apostrofò il Don. "Perché?  le rispose serafica la donna. "sto andando in Chiesa. Non vede?".  "Si vergogni! "rossa" com'è fin dove non è ammesso di guardare!".  la fulminò il Don con le braci delle parole Wolverine. "Se ne vada!  Lei sporcherà il santo manto di Maria e di tutti i Santi."  finì la barzelletta il Don, appoggiando la bicicletta sul selciato della Chiesa e mettendo le mani sui bei fianchi solidi come la pietra che mai aveva scavato ma che scagliava con gusto da domenicano prima maniera che, i Torquemada non son presenti solo nel Santo Ufficio consacrato un certo tempo. "Ma che dice, Don, vergognarsi del mio rosso sin dove non è ammesso di guardare?... Sarà anche così. Però Io vanto il bianco delle mani pure rovinata dal lavoro forte. Lei, non so. Il suo "nero" mi ricorda troppo i manganelli come le coscienze sporche di certi solidi imbustati"  le rispose la donna con fierezza, mentre tranquillamente le voltava le spalle e saliva i pochi gradini che la separavano dalla Chiesa, il Don agguantò la bicicletta e come uno spaventapasseri scappò oltre biascicando  giaculatorie inedite come di cornacchia colpita da una freccia ben centrata.

Dai quaderni di mia madre (2 giugno 1952)

E io rileggendo tutto questo, ho pensato che, dapprima, là, e poi  tra loro ci furono martiri soppiantati dai carnefici.  Perché l'orgoglio, il fanatismo, l'ambizione, invasero i sacerdoti del Signore, scambiandosi gli umili ministri dell'uomo e dio in vili cortigiani di un papa, (quelli d'allora intendo)  che Roma non fu più la Città Santa, ma una Babilonia....un bordello, nel dir di Dante e poi ancora del Petrarca.     "Ahi! serva Italia! di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di province, ma bordello." Dante (Inferno) Petrarca (Rime)

Mirka




"Riso amaro" (Film)








16 commenti:

  1. Non siamo venuti al mondo per giudicare fermandoci al "rosso",ma per condividere i piccoli grandi gesti significativi usciti dal cuore e...moltiplicarli perchè si può e si deve. Solo così anche la "lotta di classe" accomunerà tutti,credenti o non,e vittoria su ogni barbarico dominio.Bellissimo post. Due baci.Elsa

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    1. Noi siamo venuti al mondo ELSA per dialogare con l'amore,fare di ogni nostro piccologesto un dono d'amore e porgerlo come l'unica cosa possibile che possiamo donare perchè scaturita dalla consapevolezza che,dare con amore è l'espressione di un noi,migliore e,che, mai baratteremo neppure fossero i più grandi ideali. Bacio,Mirka

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  2. Le donne! Grandi come questa riportata da te,che con "grazia" passa alla vera "Grazia" a cui attingere la forza e il coraggio per continuare a tenere bianche le mani,operose di onesta "allegra" fatica. Molto bello e indovinatissimo il filmato! A.

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    1. Si A. quella donna fu veramente "grazia" e degna di chiederla,la "Grazia" proprio in virtù di quelle "mani bianche"..Mirka

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  3. Qualche donna seppe condurre la sua vita con questa fede e con questa tranquilla fierezza.L'ambizione,il fanatismo,l'arroganza lasciati ai piedi di quel prete.Un grande abbraccio Mirka carissima.Maria.R.

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    1. ...e come diceva spesso mio nonno chiamato Gigion "preti e frati di carità son privi,cantano sopra i morti per imbrogliare i vivi". Ciao,Mirka

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  4. Ma il comandamento centrale del cristianesimo non è "ama il prossimo tuo come te stesso?" Bel contrasto davvero. Complimenti. G.M.

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    1. Si il comandamento centrale del cristianesimo è ama il prossimo tuo come te stesso ma...le deviazioni non mancano come lo fu per Torquemada, per quel prete e per tanti altri simillari. Mirka

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  5. Chissà se quel prete s'interrogò sul perchè quella donna fosse così felice del suo colore rosso e tranquilla nel continuare a salire le scale e,se lo fece,chissà come ne uscì,ammesso che sia stato capace d'indagarsi con vera onestà. Grazia

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    1. Non credo Grazia,perchè da ciò che seppi da mia madre,lui continuò imperterrito ad odiare il rosso e a portare la lunga veste nera.Mirka

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  6. Ho conosciuto Bianca. Una donna che non si dimenticherà mai. La vedo benissimo in questa scena,lei così fuori da ogni contesto ipocrita e convenzionale a differenza di quel prete invasato strumento di potere caduto nel grottesco. T.B.

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    1. Grazie T. Come concordo su quel "grottesco" incollato a tutti i bacchettoni ipocriti anche se invasati di "fede" . Mirka

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  7. E' facile comprendere che a quella donna poco interessavano le grandi verità dei dogmi. Le sue verità erano le necessità della sopravvivenza e la lotta per tirare avanti. Da lì la sua gioia,le sue paure,la tranquillità di poter varcare la soglia della chiesa. Per una preghiera che le servisse a conforto,oppure per ringraziare d'aver trovato la forza per farcela. Quel prete mah! Lasciamolo tranquillo al tavolo della Santa Inquisizione.F.

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    1. Proprio così F. e a entrambi il loro tribunale fatto a misura "nostra" per immaginare l'esistenza d'un paradiso o del vagare ancora in cerca d'una perduta pace.Mirka

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  8. Bello,secco,essenziale,con precise identità. Il prete un burocrate clericale,la donna rappresentata dall'amore che con fatica la conduce verso la serenità che le dà la preghiera.Enrico S.

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    1. Ben detto ENRICO,burocrate prete la donna con la fede.Bellissimo! Grazie,Mirka

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