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fiume della vita

martedì 19 giugno 2012

PER I MIOPI COME ME FORSE CHE SI FORSE CHE NO.

                                                              Immaginati vincitore e forse basterà.       


                                Volontà caparbia, esercizi ancor più ostinati,successo quasi assicurato


Conosco Roma come le pareti di casa mia e il pavimento che calpesto affondando leggerezza e peso sepppur con una lievissima differenza.A casa mia giro a piedi scalzi,a Roma mi rigiro e volteggio con scarpe comode dalle suole spesse,volo fra sbalzi e sobbalzi,con quattrocchi là e qui.Ma quanto vorrei averne anche solo uno di occhi e vederci per quattro.Però non è così.
Comunque sia,fu proprio in una di queste "scorribande" care,piene di gioia come della inseparabile malinconia che madre e amica continua ad essermi,che mi trovo seduta al solito bar nella piazzetta di S.Maria in Trstevere,con un calice fresco di bollicine da guardare e gustare,sovrapensiero ma come se il tempo si fosse cristallizzato per qualche strano sortilegio,allorchè una voce mi scuote e mi riporta alla realtà del posto ove posano le mambra affaticate da gran corsa.Strabuzzo gli occhi incerta sul chi poi all'unisono un urlo che risuonerà a lungo per tutta la piazza.Nooo! Tuuu! Numi sogno o siam desti ?   Abbraccio e squarcio di felicitàDieci anni son passati per entrambi eppure lui me lo trovo migliorato.L'ultima volta portava i capelli lunghi e legati con una cordicella di cuoio con occhiali che non rendevano onore a quegli occhi smeraldo come l'anello d'antiche scale che mi porto al dito.Ricordo che lo prendevo sempre in giro chiamandolo i trafiggenti occhi da piccione.Un vezzo di giocosa crudeltà che mi è rimasta ancora.Ora invece capelli a spazzola inargentati probabilmente a forza di guardar la luna anche quando non c'è e...senza ombra di lenti.M'intimidisce quasi perchè mi pare un perfetto sconosciuto.E glielo dico.Anche la timidezza è una mia componente naturale.Lui sorride poi comincia a raccontarmi una storia incredibile.C'era una volta un miope infelice che ora può guardare il mondo da diverse prospettive pur non alloggiando su una nuvola.E dal momento che per un'ora buona mi ha completamente preso,la racconto anche a voi miopi disperati e forse con speranze tutte da riedifinire.
Cominciò con il nome di Meir Schenider,(fondatore della School for international dell'arte del vedere e della visione olistica di S.Francisco). Per chi non losapesse,Schneider è nato si può dire cieco dalla nascita.Cataratta su entrambi gli occhi,sottoposto a 5 interventi chirurgici nei primi  7 anni di vita e con zero risultati.Anzi,il tessuto cicatriziale lasciato dalle operazioni copriva il 99% del cristallino.Ma lui era un tipo tosto e non volle arrendersi."Tutti si rassegnarono al fatto che fossi mio destino restare cieco per tutta la vita,ma io no.Volevo essere normale e alla fine ci sono riuscito".Così racconta Schneider,orgoglioso della sua cocciutaggine che l'aveva portato a credere,mettendolo in pratica il metodo del dottor William H. Bates,Prof
 di Oftalmologia dell'ospedale di New York.E con costanza praticava alla lettera gli esercizi dallo stesso professore indicati anche 13 ore al giorno.E i primi successi non tardarono ad arrivare con i  segnali di luminosità,col distinguere le forme via via più nitide sino ad arrivare al 55% della visibilità,continuando ad esercitarsi con determinazione e fiducia  che proseguiva graziea quei risultati strepitosi ma che non avevano nulla di miracoloso se non la "sua" volontà.
Due parole solo per spiegare in che cosa consiste il metodo Bates. Si potrebbe definire una sorta di massaggio agli occhi,attraverso una pratica che stimola una serie di  corrette abitudini visive che eliminano  le tensioni da sforzo rieducando la vista intervenendo su tutto l'apparato visivo nel suo insieme,dalla sua struttura fisica,alle connessioni con il cervello,a livello mentale che sovrintende a tutto questo.Si basa su 4 principi.
1 Rilassamento della muscolatura.
E' la condizione principale attorno al quale ruota tutto.Non si tratta solo di relax muscolare,ma del raggiungimento di una totale assenza di tensione mentre si usa la vista (strizzatura d'occhi per mettere a fuoco qualche cosa).
2 Movimento rapido degli occhi
Un occhio sano fa 3600 movimenti al minuto involontari e impercepibili dall'esterno.(In un secondo esegue 60 micromovimenti che consentono di mettere a fuoco un'immagine sommando decine di microinformazioni.Più veloci diventano i movimenti,più alta è la definizione dell'immagine e più nitida.) Con gli esercizi (Bates),si impara a rilassare la muscolatura e ad aumentare la velocità dei movimenti oculari.
3 Stimolazione della visione periferica
Credo che tutti siamo coscienti d'essere bombardati ogni giorno da luci di schermi di pc,smartpfonne,tv,tablets,lettura di giornali o libri a caratteri piccoli.Tutto questo coinvolge solo la visione centralizzata (pupille) che si concentrano solo su un punto.Si provi amuovere le mani ai lati del viso.Si attiverà immediatamente la visione periferica,quella percepita con la "coda dell'occhio".Un semplice gesto che,fatto ogni tanto,allena le funzioni visive,quelle che sono meno stimolate.
4 Sollecitazione di memoria e immagine
Vedere non è solo un processo "fisico",ma anche mentale,che trova la sua realizzazione anche attraverso la memoria ma, meno con gli occhi.Per sollecitarli,basta ogni tanto fermarsi,lavorare di immaginazione,raffigurarsi oggetti e persone,cercando di collocarli in un contesto,come può fare un cieco che,appunto si rappresenta che non vede più.
E allora perchè non cominciare la giornata con  un pò di stretching e 15 minuti di "palming" (rimanere al buio con i palmi delle mani sugli occhi,poi puntare lo sguardo per qualche minuto su un soggetto che sia a un centinaio di metri e,quando si è davanti al computer

Assicurarsi di battere le palpebre frequentemente così da idratare l'occhio

Ogni 10 minuti staccare gli occhi dal pc e guardare in lontananza per 15-30 secondi

Ogni tanto stimolare la vista periferica muovendo le mani ai lati del viso

Ogni mezz'ora far riposare gli occhi facendo palming per qualche minuto

Respirare profondamente,alzarsi,raddrizzare la schiena,rilassare collo e spalle.

P.il mio amico ha avuto risultati che gli hanno portato enormi benefici.Voglio provare anch'io e,se fossi riuscita a "incuriosire" alla pratica qualcun altro miope come me,ne sarei felice perchè anche il mio giorno avrà avuto il suo significato per averlo vissuto..Questo è un qualcosa che ognuno deve fare per prorio conto,sperimentarlo,mettersi alla prova,crederci,allenarsi affinchè il "cominciato"  non sia solo un'esperienza d'altri.Funzionerà?...Questo proprio non lo so. Schenider vide e il vedere gli cambiò la vita.Il mio amico miope come una talpa,ora non porta gli occhiali, soddisfatto di se.Io non tralascio nessuna di quelle pratiche e non mi siedo in poltrona aspettando gli uccellini del cielo.. M'auguro  che un giorno possa dire " Almeno c'ho provato,sono padrona di me stessa,del respiro che consapevolmente faccio,per ogni cosa concquistata con sforzo continuo di volontà e,senza autocommiserazione qualora i risultati a venire non fossero conformi a ogni mia attesa miracolistica che,in tutti i casi,il miracolo io me lo porto appresso.In quella  meraviglia. suscitata per un "mezzo" di "conoscenza" avuto sul mio cammino e che io ho preso al balzo senza rimandarlo
Mirka

"Ouverture" (Jean Baptiste Lully-Rolland)










6 commenti:

  1. Interessante. Chissà! Tutti gli allenamenti e di qualsiasi specie,sono fatica,noia,incertezza di risultato. Eppure qualcosa salterà sempre fuori,fosse solanche il risultato d'aver imparato l'esercizio alla volontà,punto di partenza per altro. Un bacione. Lilli

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  2. E la volontà è anche una buona qualità,LILLI con la quale concordo bacio incluso.Mirka

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  3. Ciao carissima. Stimolo e...conoscenza,direi. Mi raccomando... Roma non far la stupida stj sera. Gianni

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  4. Roma farà sempre la "stupida" sta sera,io più di lei.Bacio,Mirka

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  5. Come sai ho fatto l'intervento per cataratta giovanissima.Sono stata molto fortunata,però so per (altro) quanto sia fondamentale l'allenamento.Leggiamo i tuoi scritti con S.e ci commuoviamo spesso senza riuscire a proferire una parola.TVB.Carlotta

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    1. CARLOTTA so.Ma chi ha applicato metodo ed "esercizi" come abbiamo fatto entrambe e insegnato sa pure che i miracolo avvengono per merito dell'uomo.Bacio,Mirka

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