"e nulla contro la falce del Tempo può farti difesa" ( Shakespeare )
Questa foglia che tu mi hai lasciato a scia di passaggio imperituro a lingua che si tocca
Ti ho vista sempre con qualche cosa in mano.
Un mestolo a scombinare le bollicine gialle
un filo per tessere i colori
una penna per scrivere il viver quotidiano
dei pennelli per fermare il sole.
Ricordo i panni stesi che sapevano di frescura antica
e i cassetti intinti nella rosa
variegato ordine che al tatto diventava
pur mutando di colore.
pur mutando di colore.
Così mentre brucia la candela
"vano" è l'oblio che invoco a pace
"vano" è l'oblio che invoco a pace
perché tu non ci sei più
Eppure apro un quaderno e ti ritrovo intera
la foglia secca lasciata come briciola sul tavolo
o il segno dell'insonnia che ti portava a strada
Oh quanto sa di sale quel salire le altrui scale dicevi
ora che ne comprendo il "senso" pieno
nulla posso fare se non guardar la luce
immaginata solo agli occhi spalancati.
nulla posso fare se non guardar la luce
immaginata solo agli occhi spalancati.
Mirka
"Trova do vento que passa"
Non so se la tua sensibilità ti ha portato dei benefici,agli altri sicuramente si. Ti abbraccio. Sergio
RispondiEliminaSi SERGIO,è come tu hai detto.Ti rinvio l'abbraccio,Mirka
RispondiEliminaE sarà il miraggio di luce quando arriverà la notte. Ti abbraccio. Fatti viva. Paolo
RispondiEliminaChissà PAOLO che la notte non sia invece luce per "altro".
EliminaScusami per l'assenza,prometto che ci sentiremo per telefono appena possibile dato i tempi "ballerini".Abbraccione,Mirka
la foglia secca nel cuore, è un sempreverde
RispondiEliminaSi MASSIMO,secca solo nei quaderni.
EliminaBianca 2007
"che al tatto diventava pur mutando di colore"...c'è sensualità in questi versi anche se dedicati a un ventre maturo di donna. Ti abbraccio.F.
RispondiEliminaPer vedere F. io debbo sempre "toccare" almeno quando posso e se questo mi foss negato,allora faccio ricorso all'immaginazione naturalmente piena di tutto.Prò apprezzo questo tuo non lasciarti "sfuggire" quella cellula d'essenza che sono.Grazie,Mirka
EliminaSei forte come una montagna ma col cuore di burro.tvb.Orietta
RispondiEliminaForse tenerissima ORI,bacio,mIRKA
EliminaPer scrivere versi così e insaporiti di sale,si deve aver scambiato amore. Amore profondo. Enrico
RispondiEliminaENRICO si.
EliminaMirka
Una poesia sulla via di Damasco e non una passeggiata all'Ikea. Luciano
RispondiEliminaMagari alla ricerca di Shangri-La pur passando da Damasco,caro LUCIANO che con il piacere di sempre saluto.Mirka
EliminaQui c'è il mondo intero. Ti seguirà sempre e, nulla potrà condizionare la tua esistenza,perchè entrambe vi siete formate alla sorgente che "determina" ciò che veramente vale. Ti abbraccio. Klaus
RispondiEliminaE so pure che mi ha preceduto per prepararmi all'intuizione di ciò che vale veramente,KLAUS che saluto con un "malgradotuttoeciononostante sempre un Evviva",Mirka
EliminaNo,non è illusione che una persona amata scompaia. Su le scale,incollato e "colla fresca" vi sarà il valore lasciato,potenti "bricioline" che unite e insieme saranno pane. Pane fatto con il sale dell'amore. Bella,intensa,purissima poesia. Ti abbraccio. Mario
RispondiEliminaE i miei magazzini sono stracolmi di tutto quel pane e anche di tutti i vini di annate buone che mai spariranno,MARIO e,di questo ne ho assoluta certezza.Grazie per l'onore di tanti apprezzamenti gentili e cari.Mirka
EliminaCiao Divina . Sono qui e torno ad abbracciarti........Mary
RispondiEliminaChe gioia risentirti MARY! Credo tu sappia la magnifica sintonia che mi lega al tuo scrivere in attesa sempre di quel tuo flusso da cui parte il senso d'ogni cosa,lo ritma attraverso i molti passaggi sino a restare occhi mai disgiunti dalla percezione di un compiuto.Un'immenso dolcissimo abbraccio,Mirka,Mirka
Eliminain piena luce, scorgere la luce che manca è solamente dei poeti.
RispondiEliminaDi sale e salite sono sapide le scale dell'ascesa (non dell'ascesi, chè si escluderebbe il sale di vita)nel tuo "vano" arredato con gusto...
Arrossisco STEFANO (?) nell'essere chiamata in causa la poesia che,quella è "orma di grandi" più che la mia,anche se mi perito indomabile "ossessiva" inseguitrice d'ombre e di luce.
EliminaGrazie per il tuo passaggio qui dopo certo tempo.Mirka
Si sanguina sempre, quando con il peso del sale si salgono le scale,consapevoli però che,solo dopo si arriverà alla leggerezza (sognata e come obiettivo finale)e con la riconoscenza nel cuore,cara e dolcissima amica mia.Av R.S.
RispondiEliminaSi R.il "finale" è solo quella leggerezza che ci accompagnerà come filo d'argento.Grazie,un bacio.Mirka
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