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fiume della vita

sabato 24 marzo 2012

TCHAIKOVSKY E UN NOME DENTRO LO SPARTITO.








Compito degli innovatori è,spazzare ogni rottame di ferro arrugginito e inventarsi ogni sorso che si beve.








Cercavo un CD, me ne sono trovata un altro con dedica e tutto fu il  presente di quel tempo. Ruggiva la "Pantera", urlava "Paratore" e la stanza di "lettere"  rossa  sullo sporco bianco, parola di colore e tutta la sua anima, questo mi portavo nel midollo e sulla pelle, eppure non volli perdermi quel concerto che, in qualche modo univa sponde d'uno stesso fiume in rivolta di piena. Credo d'essere stata in terza fila. l'uditorio strabordava, con  schiene per pareti e per  scalini, teste che, dalla platea portavano su sino all'uscita dove si scappa.
I capelli, allora lunghi e folti come spugna che avvolge e asciuga, sapevano nascondere molto bene il torrente che continuava a devastare il mio viso disarmato e nudo..Poi...quell'attacco del primo tempo, preciso, senza sbavatura di sentimentalismo, nè di sermoni in atto e, subito dopo l'elettricità di un nome."E." prolungato e rimbalzato senza che fosse scritto sullo spartito. Divenni piccola e lunga come l'ultimo occhio che guizza colori viola .Voce muta  che, sicuramente arrivò sino a Paratore e, fuori da ogni regola, come un architetto che snoda e svetta gli elementi e il ritmo anche se piange una sconfitta che, forse,  NON sarà mai, ché così vogliono illudersi  i sognatori. Non siamo sempre e solo noi la Storia che ci rappresenta e che rappresentiamo? mi dissi allora come caparbiamente continuo a dirmi ora. Che, questo è il compito di chi si impegna a farsene responsabilità  che liberamente  fluisce, al di là d'ogni schema, bavaglio o limiti di confine sconfinato a restare utopia. Nel suo essere realtà che, se ha in sprezzo la polvere dei "parrucchieri", è per dare ancora più risalto senza vanto alcuno, alla sua autosufficienza di suono che si espande e circola, integro al suo interno, nell'opera unificatrice di quel puzzle di "fatti" che, costituirono l'essenza autenticamente identificata, mentre le sviluppa senza pregiudizi e con critica severa, consapevole si, dei molti sbagli, ma scaturiti da una visione "altra", ampia come infinite cadenze musicali e policrome trascendenti tutte incise dal dolore.
Mirka

Patetique" (Symphony N.6- Tchaikovsky)

22 commenti:

  1. Temirkanov è semplicemente unico nel repertorio russo... interpretazione meravigliosa.

    Per me la sesta ricorda tanto tempo fa, Londra....

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    1. Anche per me,MARZIO,Temirkanov è insuperabile per la musica russa,come anche per me la sesta è rappresentativa di emozioni ormai lontane nel tempo anche se a volte....Mirka

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  2. Mi ritorni in mente bella come sei...A.Fuiano

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    1. Ma allora ti ricordi tutto A.Fuiano che con gioia saluto.Mirka

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  3. L'amore e l'arte,carissima.Gli unici innovatori.Gli immortali.Un bacio. Maria

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    1. Vero,MARIA,eternità incurante d'ogni umano tempo e viatico per quando l'umano tempo si conclude.Bacio,Mirka

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  4. L'amore è spinta vitale e,come tale,vive dentro e fuori dal pentagramma.Spesso si associa a un tormento di un mondo impenetrabile,ed è allora che si fondono in una comune angoscia,trovando insieme la loro ragione d'essere e coscienza.Buona domenica e auguri per una rapida guarigione.Enrico

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    1. Se l'amore è la più potente spinta irrazionale che dà razionalità senso e scopo d'esistere,per certe nature consapevoli del dono,non può essere che un mezzo per avvicinarsi all'impenetrabilità di certi tormenti,inclusi quelli sociali, per parteciparvi attivamente attraverso un lavoro di trasformazione che,per quanto difficile e complesso possa essere,vi rappresenti almeno un nostro segno di slancio mirato a costruire oltrechè a comprendere.
      Grazie per ogni augurio che prendo come spinta valida e forte d'inizio settimana.Mirka

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  5. Meravigliosa sei in questo tuo ricordare, quanto struggimento nella musica di Tchaikosky....ho un doppio cd con tutte le sue opere, non sai quanto lo amo, per me personalmente è l'unico di cui mi piacciono tutte le opere...
    grazie Splendore, un abbraccio

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    1. E chissà,FRANTZISCA che il ricordare non sia un modo per far rivivere emozioni sopite, rappresentative di un noi che ci vide protagonisti e non spettatori di una vita che,se qualche volta ci vide soccombenti non ci lesinò l'orgoglio per non esserci ad essa sottratti?...Grazie cara,insieme all'abbraccio che ricambio sempre con gioia.Mirka

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  6. Questo grosso passaggio mi mancava,ma posso immaginare.Un forte abbraccio.Carlotta

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    1. Infatti,CARLOTTA,in quel tempo c'eravamo perse un pò di vista ma,appunto,forse puoianche immaginare.Bacio,Mirka

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  7. Una vita dove le emozioni sono state motore e conducente,la passione civile olio e benzina.Grazie.Consapevolmente grazie.Erico Spaggiari

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    1. Ben lontana dall'essere "unta dal Signore" ma per temperamento viva e sempre presente dove le emozioni.Grazie a lei per l'onore che mi dà.Mirka

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  8. Non conosco i "fatti",ma sento emozioni ch hanno investito te,il mondo,e ora noi.Affettuosamente ti abbraccio.Av R.S.

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    1. E fai bene a sentire così,caro AVVOCATO che abbraccio mentreaffermo l'arrivederci.Mirka

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  9. E mentre l'amore esplodeva incontrollato. Pedullà e Palazzo ordivano nell'ombra,la "pantera" a terra rivoltata e senza un lamento. Grazie.Ti abbraccio.Luciano V.

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    1. Tutto era predestinato,LUCIANO anche se tutto si poteva prevenire con una mobilitazione "convinta" e "ferma" di massa organizzata bene.Mah...Ciao,Mirka

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  10. Come dimenticare quel tempo così forte e con i cicloni in arrivo? Grazie per questo post,anche se so quello che ti può essere costato a scriverlo. M.Berni

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    1. MONICA,forse anche il il ricordare è sempre una gabbia da cui liberarsi,ma un mai compiuto dal suo essere futuro.Ti abbraccio,Mirka

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  11. Non so a cosa tu possa riferirti,ma vi sento il cuore,la tua sensibilità,la passione civile. Un grande abbraccio. L.S.

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    1. E su cuore,sensibilità,passione e impegno civile,non sbagli,amica cara.Ciao,Mirka

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