Le trappole delle trappole,quelle quasi inevitabile,è la trappola sociale"
(Simon Weil)
E io aggiungo se alternativa manca,meglio sarebbe ritornare ai campi come
deciso fu il Cincinnato di storica memoria buona...
.
Si spegne il giorno si accendono i lampioni
suona l'Ave Maria
i pensieri appiccicati alla prima stella
come uccelli in volo d'insetti
non educati per essere mangiati
nostalgia che prende mentre il Rigoletto canta
e tu sperduta perchè non avevi fatto i conti con lei
nel suo rindondar di pietre alla testa
di chiari volti con ancor più precisi dettagli su cui soffermarsi
un sassolino entra nella scarpa
si muove e il fastidio porta a levarselo di torno
una donna ritira i panni stesi
ha la pelle nera e non si vede il pallido del viso
ma se nè intuisce la stanchezza antica
un bimbo gli si appiccica alle gonne colorate e stinte
piange l'occhio e sgocciola il naso
la guardo muta mentre con mano fredda di mio abbozzo
un cenno di saluto e gli dico Ciao
nell'aria c'è odor di primavera ancora un pò distratta
Un operaio passa con gli arnesi da lavoro soddisfatto ma
con la schiena china
un aeroplano trapassa quella stella l'aria e il cielo
mette scompiglio in quella natura che a strattoni avanza
e il parcheggio cerca
Andrà a Bruxelles mi dico e gelati mi si fanno i piedi
odore di polvere e di sparo,odore di "segreti vecchi" che
come bisce continuano a girare
gli "illuminati" nel buio fanno il loro gioco
lento conteggiano gli State Federal Reserve Bank per arrivare a noi
come "cabala oscura" di cui non si saprà se non dai posteri la clemenza o no
Se n'è andato l'aeroplano lasciando tracce di striscie-bianco-piombo
nel cielo blu-fondo come un occhio senza fondo
un cane s'avventa al cancello e mi abbaia come fosse un kapò
io gli faccio del baubau il verso e gli mollo un versaccio
di felicità in libera uscita senza la censura della corda
si susseguono i ricordi di cameretta mia e poi anche del mondo
stanotte la luna non potrà nascondere Atene nel suo essere al suolo caduta
con Papandreu che nel segreto della room pasteggia a birra
e col signore K.Strauss vi si affoga dentro e dentro al FMI resta impigliato
una coccinella fa lume ai miei occhi
severa nel suo essere di carnevale vestita come Arlecchino da riva a riva
passo davanti a un campo
dei ciuffi d'erba già alta presagi di papaveri e spighe
m'immergo per uscire da tutti i teatri - teatrini paranoici dove Troika FMI e gli Illuminati
sono un tutto uno litiganti come mercanti in fiera e con schiaffoni dati per burla
ma il campo che vedo è solo quello che sta davanti ai miei occhi
di un lavoro quotidiano che ride al mattino e chiude gli occhi la sera pago
per ciò che ha fatto e per ciò che resterà di lui perchè altri continuino
e tutto s'impara
a cucire come a far di conto che mamma e la serva
a far la veglia a un bambino che la pancia ai pensieri che non sono stelle
ed è pure così che impari
che i pesci resteranno pesci tutti svegli quanto muti e sott'acqua
che lì è il loro esser natura in acqua quieta che ribolle
o schiumi corazze e grasso di petrolio
canta il Rigoletto le roi s'amuse in barba al gobbo e anche al mantovano
il cavallo nitrisce a festa per avena e fieno che sia d'inverno o di prima primavera
mentre la luna ride e spampina nello mare cielo di noi poveri cristi in croce
sereni solo se ancor si può guardar fuori da una qualsiasi finestra
i piselli che spuntano il gatto che s'arrampica sull'albero un cielo a disposizione d'occhio
il cimitero lì vicino
un cerino di speranza un rosario dimenticato nell'archivio e via che la felicità arriva per tutti .
Mirka
"Oblivion" ( Notturno-Tango-Astor Piazzolla)
Sei sorgente inesauribile di vitalità . Passare da te significa ,PER ME, percepire la luce...Grazie davvero. Mary
RispondiEliminaAnche "volendolo" mai ci si potrebbe sottrarre alla responsabilità di una spinta partita dal cuore,che si è formata pensiero,riflessione,consapevole atto che a "tutto" s'abbraccia o con luce o col temporaneo buio che l'avvolge,MARY che così sottilmente fai vibrare con l'arte un TuttoUno con te.Mirka
EliminaLa tua,qui, è un'architettura descrittiva che diventa lucido studio delle contraddizioni.a partire dalla realtà umana,senza mediazioni se non con l'aiuto di un contrappunto ironico senza escluderne l'amarezza.Bellissime le musiche.Complimenti.G.M.
RispondiEliminaGrazie caro G.M. che,se si vive in terra bisogna guardarla a tondo e a fondo e...speriamo che me la cavi,Bacio,Mirka
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