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fiume della vita

domenica 21 luglio 2013

LA STRADA DELLA CURIOSITA' SPERIMENTALE

Se non potessi  conoscere altra via, mi obbligherei a immaginarla per inventarla piantonata  davanti alla  porta della realtà.
...e mi piacque pensare a quella forma indeterminata di foglia mantenendone inalterata la curiosità di prima gemma





 Quando dormo, solitamente mi raggomitolo come una copertina placentare. Altre volte, invece, dormo a pancia in su e con le braccia alzate verso l'alto, i pugni schiusi come da bambino. Ed è stato in quest'ultima posizione che all'orecchio mi è arrivata l'ennesima litigata (di grosso) dei vicini. Mi sono detta:"Stavolta l'ammazza oppure ce la fa veramente a buttarlo fuori di casa".  E' venuto il silenzio. Così non mi sono fatta più domande, inviandole al giorno in arrivo.

Cercavo degli oggetti, sicura di trovarli al solito vecchio posto, perché da lì non li  ho mai spostati. Non li ho trovati. Mi son detta:"Allora ho un ladro in casa!"  Mi sono arrampicata un poco sui due specchi, poi mi sono arresa al cerchio ormai chiuso, accettando anche quello da sempre rifiutato a considerare, perché, accettandolo o considerandolo avrei dovuto stare all'erta, e sbarazzarsi fermamente, di persone alle quali avevo accordato piena fiducia e non volevo modificare lo stato di tranquillità che questo mi creava.

Non sapevo nulla di lui se non che, era un astronomo e che amava guardare le stelle, col cuore e a studiarle col cannocchiale.      Mi colpì l'esatta precisione tecnica e intuitiva sull'analisi  di un pezzo musicale, difficile anche per l'orecchio del più fine musicista.   Testarda ho cominciato a cercarlo su ogni pista o traccia che lui lasciava.  Non volevo confondere il miraggio con la luce.   Servì?!...  Poco importa.      Perché ciò che mi colpì attivò in me l'esercizio alla scoperta, oltre la realtà stessa dei fatti e il fiuto che il setter ha per i tartufi.  Pensai:" Che fortuna essere miopi, ma avere l'occhio percettivo!"    Forse anche questo è Destino. Il mio Destino.    Non imparare ma immaginare d'essersi riuscita.   Ignoto è sempre il viaggio che si fa e, avventuroso.    Il rischio è pur sempre lo "zainetto" con dentro un poco di tutto.  Le verità ?...Mischiate al falso del l'autore.

Mirka


"Time after time" 











Foto da cell

20 commenti:

  1. Intanto complimenti per le foto. Splendide e originali nel loro simbolismo. Per tornare invece al contenuto del post,personalmente ho sempre pensato che,il carattere della mente dipende da come la si nutre. Se i pensieri sono positivi,anche quando si considera la realtà,nelle sue doppie facce,il nuovo sarà sempre sperimentale perchè sgombro del sovrappiù.T.V.B. Maria R.

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    1. Speriamo che sia così anche per me,cara MARIA che ringrazio con bacetti grondanti ripetuti e nuovi sudori.Mirka

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  2. Leggendo questo post,mi viene spontaneo di lasciare questo."Quando si smette di farsi domande,è allora che si ha capito quello che ci serve per continuare il nostro percorso di strada,consapevoli e insieme indifferenti degli ostacoli visti,intravvisti o semplicemente non visti". Foto bellissime,questa musica sempre piacevole all'ascolto. Un'abbraccio.Sergio

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  3. Non bisogna mai aver paura di farsi domande senza attendere che arrivino le risposte. Verranno. Oh se verranno!.....Più difficile è tener viva la curiosità per un viaggio che deve continuare,con le sue sorprese "rovesciate" in ogni caso, ma identificandosi con quello che fa crescere,soprattutto il cuore. F.B.

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    1. ...oh se verranno!...Anche stancandosi di "crescere" per non finire in contumacia o fra i vecchi libri di latino. Un grazie di prima giovinezza F e...sempre un'Evviva.Mirka

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  4. Sono le immagini interiori a costruire le nostre percezioni della realtà (?). Ed è così,anche, che ci si riedifica. Bacioni.Carlotta

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    1. Anche se ci si sente dei monumenti,dolce Carlotta? Beh io vorrei tanto riedificarmi in onda,nuvola o in pio pio,oggi più che mai.Baci,Mirka

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  5. Non è la prima volta che intervengo magari brevemente per evidenziare la bellezza delle foto pubblicate nel presente blog. Esse, le tue foto, costituiscono davvero a mio avviso una nuova, luminosa frontiera del tuo cammino artistico. Ti auguro che in questo "aer nefando", tale cammino venga debitamente valorizzato; in tutti i sensi, com'è giusto che sia.

    Andrea

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    1. E' un'augurio che rimando alla "Divinità justice" carissimo estimatore di bellezze diverse e che, col cuore abbraccio. Mirka

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  6. Foto sulle quali incantarsi e,che distraggono mentre si legge perchè si ritorna a guardarle. Un post di forza materica,scattante solo, quando passa a meditare su quegl'impulsi neuronali,sentiti come flusso attivo di possibilità,aperte,senza i lucchetti dei pregiudizi. Che sia un buon giorno,Mirka.Con tutto il cuore. Enrico S.

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    1. Troppo generoso d'apprezzamenti ENRICO anche se la GIOIA che metto nello scatto, mi fa accettare con altrettanta gioia ogni complimento. Si, sono restata quasi candida anche a quegl'impulsi neuronali circosritti solo a un'iniziale diffidenza per ricomporsi liberi e quasi dimentichi d'ogni sgarro di vita. Grazie infinite per l'augurio che ricambio anch'io con tutto il cuore.Mirka

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  7. "Le verita?.......Mischiate al falso dell'autore" "Non imparare mai ma immaginare d'esserci riuscita". Credo basti soffermarsi qui e riguardare quelle foto. Un abbraccio.Grazia

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    1. Le foto sono la felicità di un'istante intensamente vissuto. Tutto il resto "verità mischiate al falso d'autore unitamente ad immaginarsi veramente imparata.Bacio,Mirka

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  8. L'alternativa alla morte è la curiosità che,senza aspettarsi risposte,continua a farsi qualche domanda senza smettere di camminare,trattenendo solo i silenzi che ne seguono. Molto bello.Luciano V.

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    1. ...Il Silenzio che parla sussura o canta. Si.Grazie Lucio,Mirka

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  9. Ecco cosa vuol dire andare oltre l'invisibile,per possedere il sottile d'ogni velo strappato,fosse pure solo per l'attimo di un'uovo..V.P.

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    1. ...e far sorridere il mio orecchi,per provarmi che è davvero fine. Ciao V e...sempre un'Evviva.Mirka

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  10. Ecco arrivato il tempo dove le parole sono inutili,le spiegazioni anche,perchè la maturità è talmente ricca da trasmetterci l'esperienza con l'emozione degli occhi,di una foto,di una musica infinitamente dolente..Enrico

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    1. Proprio così carissimo ENRICO,quella maturità che di nulla ha bisogno fuor che la sincerità degli occhi. Grazie,Mirka

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